Hai mai sentito parlare di una leggenda che unisce il destino di una giovane principessa con la nascita di un'intera isola?

C'è una storia che aleggia sulla Sicilia, una storia di bellezza e solitudine, di oracoli e mostri marini.

Una principessa, una predizione e un viaggio attraverso il Mediterraneo che sembra uscito da un incubo.

Eppure, c'è qualcosa di magico che trasforma la paura in speranza, e la speranza in mito.

Vieni con me, mentre ti racconto di Sicilia, la fanciulla che ha dato il nome a una terra incantata. Ma attenzione, non è solo una favola...


Se questo racconto ti ha lasciato con un brivido lungo la schiena, condividilo con i tuoi amici.
Magari anche loro rimarranno svegli stanotte, con la sensazione che qualcosa o qualcuno stia osservando... 
Dopotutto, il mistero è più intrigante quando lo si vive insieme. 
Noi ci risentiamo presto, con altre storie da raccontare.

Nascosti tra le mura antiche di monasteri, chiese e santuari italiani giacciono frammenti di storie perdute, reliquie che raccontano di santi e miracoli... ma non sempre.

Alcune custodiscono segreti più oscuri, leggende che sfidano il tempo e la fede.

Questa è la storia di una costola, ma non di un santo. È il mistero del Drago di Sombreno, una creatura che sembra uscita dai confini della realtà.

Vieni a scoprire ciò che si cela nelle ombre del sacro e dell’ignoto. 🐉

Immaginate di essere bambini. È sera, la casa è silenziosa e vi state preparando ad andare a letto.

Ma qualcosa non va. Il silenzio diventa troppo profondo, l’oscurità nella stanza sembra troppo buia. 

Poi, una voce – quella di vostra madre o vostro padre – dice: "Se non dormi, arriva l’Uomo Nero".

E allora, da quel momento, tutto cambia. 

Le ombre sembrano muoversi, il battito del vostro cuore aumenta, e ogni rumore diventa un presagio.

L’Uomo Nero. Lo conosciamo tutti, ma chi o cosa è veramente? Una minaccia reale o solo una storia?

E soprattutto… quanto è lontana questa figura dalle paure più universali che ci accompagnano da bambini fino all'età adulta?

Oggi, vi portiamo in un viaggio tra le ombre di questa figura leggendaria, esplorandone le varianti nel mondo, e scoprendo come in ogni cultura, il buio abbia il suo incubo pronto a emergere


Se questo racconto ti ha lasciato con un brivido lungo la schiena, condividilo con i tuoi amici.
Magari anche loro rimarranno svegli stanotte, con la sensazione che qualcosa o qualcuno stia osservando... 
Dopotutto, il mistero è più intrigante quando lo si vive insieme. 
Noi ci risentiamo presto, con altre storie da raccontare.

Immaginate questa scena: siamo nel 1954, in piena estate, all’aeroporto di Tokyo. Fra i tanti viaggiatori stanchi, un uomo distinto e sicuro di sé si presenta al controllo passaporti. Fin qui, nulla di strano, ma presto un dettaglio fa fermare tutto. I documenti dell’uomo provengono da un Paese che nessuno ha mai sentito nominare… Taured.

Nessuna traccia di Taured esiste sulle mappe del mondo. Nonostante l’incredulità, l'uomo sembra sinceramente stupito di trovarsi in un mondo che non riconosce il suo Paese d'origine. Si scontrano due realtà apparentemente incompatibili. Chi era l’uomo di Taured? Un viaggiatore da un mondo parallelo? Un’interferenza temporale? O qualcosa di ancora più misterioso?

Mettetevi comodi, perché in questo episodio cercheremo di fare luce su uno dei più grandi misteri moderni.

Nelle nebbie avvolgenti del Delta del Mississippi degli anni '30 risiede un enigma musicale avvolto nell'oscurità: Robert Johnson.

Celebre per il suo talento sovrumano, la sua leggenda racconta di un patto con il diavolo, la sua musica, un lamento struggente di passioni e tormenti, continua a echeggiare nei secoli.

La storia narra di un incrocio di strade remoto, di un uomo misterioso vestito di nero.

L'anima di Johnson, cullata dall'abisso, fu reclamata in circostanze misteriose, ma il suo legato con il maligno vive ancora, inciso nei solchi profondi del blues, nell'eterna ricerca della verità celata dietro le note.

Nel borgo di Castropignano, tra le maestose mura del Castello d'Evoli, si cela un segreto avvolto dall'ombra del tempo.

Tra l'eco dei lamenti notturni e la triste danza delle fate nel bosco, la verità si dissolve nelle spirali d'ombra, mentre il passato risveglia antichi misteri, attirando viaggiatori desiderosi di svelare il destino intricato di coloro che hanno osato sfidare il fato.

Benvenuti a un nuovo episodio di "Storie e Leggende", il podcast che vi porta nel cuore delle città per scoprire i segreti nascosti tra le pietre antiche e le ombre dell'oscurità.

Oggi vi condurremo attraverso i vicoli misteriosi di Padova, dove una storia avvolta nell'ombra attende di essere rivelata.

Preparatevi ad immergervi nella leggenda del fantasma di Tartini e del suo amore proibito che continua a sussurrare attraverso i secoli.

Nel cuore di Otranto, avvolto dall'ombra ancestrale che si snoda tra le strette strade acciottolate, giace un oscuro segreto, celato dietro le imponenti mura del Castello Aragonese. 

È qui, tra le pieghe del tempo e dell'oblio, che si risveglia il mistero nelle notti d'estate, quando il vento sussurra antiche leggende e le ombre danzano al chiaro di luna.

La leggenda del conte Giulio Antonio Acquaviva, eroe dai lineamenti scolpiti dalla tragedia, si staglia come un'ombra incombente nel tessuto della storia millenaria della città. 

Racconti antichi narrano di un tempo lontano, quando le lance sibilavano nell'aria densa di tensione e il sangue bagnava le pietre del castello. 

Il conte Giulio Antonio, figura eroica e misteriosa, venne decapitato dalle insidie delle forze nemiche, ma il suo spirito errante continua a vagare tra le mura, intessendo il suo destino con quello della città.

Nel fitto buio della notte, quando il mondo è avvolto da un velo di mistero e i contorni delle cose si confondono tra le ombre, il Castello di Giomici si erge imponente, maestoso e avvolto da una strana aura.

Si dice che il castello sia popolato da presenze invisibili, creature che danzano tra le rovine del passato, custodi di segreti sepolti nell'oscurità dei secoli.

Tra tutte le leggende che avvolgono quel luogo, c'è una storia che risuona più cupa e inquietante: quella dello spettro di Gastaldo, un fantasma che, si narra, possieda la straordinaria capacità di scrutare nell'animo umano.

È questa la storia che mi appresto a narrare, una vicenda intrisa di mistero e di tenebra, in cui l'incerto confine tra realtà e leggenda si fa sottile come un filo di ragnatela al vento.

Prima dell'avvento dei social network, il potere di plasmare e condizionare l'opinione pubblica apparteneva ai libri, portando ogni nazione a compilare nel corso dei secoli una "lista nera" di opere vietate.

Questa pratica, mirante a controllare l'accesso a determinati testi, rifletteva la consapevolezza del potenziale impatto culturale e politico della letteratura.

Oggi, sebbene i social network abbiano assunto un ruolo predominante nella comunicazione, l'influenza dei libri persiste nel modellare le idee e nella formazione delle opinioni.

Le liste nere di un tempo testimoniano della costante preoccupazione delle società nel gestire il flusso di informazioni, evidenziando come il controllo sulla conoscenza sia stato un tema ricorrente attraverso i secoli.