P-TECH Digital Experts’, il progetto avviato in Italia il 21 novembre 2019 da IBM in collaborazione con partner pubblici e privati con l’obiettivo è quello di creare un legame più stretto tra scuola secondaria di primo grado, università ed ecosistema industriale.

“Il progresso può rendere possibile un mondo migliore se è unito al bene comune».

I mass media diventano sempre più la fabbrica del consenso e il terreno della lotta per il potere. Dopo la carta stampata e la televisione, chi detiene oggi il maggior controllo nella diffusione delle informazioni? Chi ha la capacità di orientare il consenso?

Capacità di volo autonomo, controllo vocale sulla navigazione, risposta ai compiti affidati, gestione dello stress dell’isolamento: sono questi, in sintesi, i compiti a cui Cimon-2 è stato sottoposto sulla Stazione Spaziale Internazionale dal comandante Luca Parmitano.

Dall’esordio sul cloud del primo computer quantistico programmabile da chiunque non sono trascorsi che quattro anni.
Una frazione di tempo, governata da processi tecnologici a crescita esponenziale, in cui IBM non ha mai smesso di alzare l’asticella della sfida, sperimentando con un approccio di piena apertura nei confronti della comunità internazionale.

Nel corso del 2020, IBM ha conseguito 9.130 brevetti, confermando così una leadership incontrastata da 28 anni con innovazioni nei settori dell’intelligenza artificiale, del cloud, del quantum computing e della security.

Vodafone ha presentato una nuova soluzione di Smart Agriculture e Food che grazie a 5G, all’intelligenza Artificiale ed alla blockchain traccia l’intera filiera di produzione del pane - dalla coltivazione nel campo alla vendita al consumatore - e consente di elevare gli standard qualitativi dei prodotti agricoli e ridurre l’impatto ambientale.

Chi non si è mai chiesto da dove provenga il cibo che porta ogni giorno in tavola? Spesso le informazioni che si trovano sui prodotti non sono sufficienti a dare una risposta a tutte le nostre domande sul prodotto che ci apprestiamo a comprare o a consumare.

Nella vita quotidiana siamo ormai abituati a essere circondati da oggetti connessi e a scambiare dati e informazioni attraverso i vari dispositivi mobili. Anche un ambito “tradizionale” come quello agricolo può ora trarre beneficio dalle nuove potenzialità offerte dal digitale.

La tecnologia è ormai parte integrante della nostra vita, capace com’è di supportarci in tantissime attività quotidiane. Durante questa pandemia, con il lavoro da remoto o la didattica a distanza, abbiamo realizzato ancora di più quanto sia indispensabile. A volte, però, capita di non renderci conto se siamo noi ad utilizzare lei o viceversa.