Protestare in epoca digitale offre un ventaglio di possibilità che a loro volta celano numerose insidie sia per i manifestanti che per le forze dell’ordine. Hong Kong e Minneapolis, realtà lontanissime tra loro ma mai come ora unite dal grido di rivolta per la rivendicazione di diritti e libertà troppo a lungo ignorati, sono un vivido esempio della natura ambivalente della tecnologia impiegata nelle manifestazioni di piazza che stanno infiammando le strade di centinaia di città.