“Noi non ereditiamo che l’orgoglio e l’accecamento della mente, l’indurimento del cuore, la debolezza e l’incostanza dell’anima, la concupiscenza, la rivolta delle passioni e le malattie del corpo. Siamo per natura più orgogliosi dei pavoni, più attaccati alla terra dei rospi, più brutti dei capri, più invidiosi dei serpenti, più voraci dei porci, più rabbiosi delle tigri, più infingardi delle tartarughe, più deboli delle canne e più incostanti delle banderuole. Non abbiamo nel fondo dell’animache il niente ed il peccato, e non meritiamo che l’ira di dio e l’inferno”.