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Protagonista dell'episodio è un tiranno che fatto uccidere un terzo della popolazione, che ha assassinato il 91% dei medici del paese, che ha dato fuoco ai veicoli a motore e alle biblioteche e che ha riportato il suo paese all’Età della Pietra trascinando i cittadini in una puntata dei Flintstones.

Il risultato è stata la creazione di una tiranna totalitaria perfetta.

Ancora oggi il simbolo della sua autocrazia è un’inquietante montagna di teschi. Il malamente della puntata si chiama Pol Pot, tiranno della Cambogia, nella top 3 dei migliori cattivi di tutti i tempi.

In questo episodio assisterete con stupore a un appoggio innovativo degli Stati Uniti: Nixon e Kissinger, gli 883 della Guerra Fredda, sostengono un comunista, anzi il più radicale dei comunisti.

Testi di Antonio Losito

Sigla della puntata “Vota a Milei”

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Dopo Milano, il primo live nella Capitale davanti ai fan di Tyranny che insieme ad Antonio Losito, Riccardo Haupt e Raffaele Coriglione hanno partecipato a un workshop emozionale. Titolo: “Come sabotare una democrazia”.

Lo abbiamo fatto con la masterclass che arriva dal Paese che ha inventato la parola “Masterclass”: gli Stati Uniti. Una serie di foto iconiche che raccontano tutte le sveltine tra Casa Bianca, CIA e le dittature più crudeli.

In questo episodio scoprirete:

Come didascalia è abbastanza clickbait, buon ascolto!

Testi di Antonio Losito

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In questo episodio parliamo di uno psicopatico che ha scritto un romanzo rosa da 1 milione di copie dopo aver gettato armi chimiche. È un dittatore che ha fatto scrivere una copia del Corano utilizzando il suo sangue come inchiostro, che ha ricevuto le chiavi della città di Detroit pur avendo ammazzato migliaia di americani. Un despota con cui gli Stati Uniti hanno commesso il loro peggior errore di politica estera secondo i più autorevoli quotidiani americani.

Stiamo parlando di Saddam Hussein, tiranno iracheno ma anche creative director della Cia.

Testi di Antonio Losito

Sigla della puntata

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Questa è una storia così assurda che a un certo punto il governo americano butterà in campo i Black Sabbath, i Guns N' Roses e gli Iron Maiden.

Nel nuovo episodio di Tyranny dedicato al rapporto tra Stati Uniti e tirannie, parliamo di un despota che girava con gli slip rossi anti-malocchio, che faceva comizi in tv brandendo un machete, che aveva in casa vasche di sangue animale per i riti voodoo e che per anni è riuscito a governare un paese malgrado abbia pippato come un cavallo.

Lui è il creatore della prima "narco-cleptocrazia" dell'emisfero occidentale: Manuel Noriega, playboy e truffatore, il Manuel Fantoni della tirannia. Il tiranno è stato prodotto dagli Stati Uniti ed è il würstel della CIA: un insaccato dove gli americani hanno ficcato dentro le peggiori cose.

Testi di Antonio Losito

Sigla della puntata

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Il 29/10 registriamo un episodio di Tyranny live. Insieme ad Antonio Losito, Riccardo Haupt e Raffaele Coriglione ripercorriamo il rapporto tra USA e tirannie attraverso 10 foto iconiche. Iscriviti qui

Il tiranno di questo episodio sembra uno di quei tipi tornati dalle Baleari con una nuova malattia venerea. Il New York Times lo ha definito “un uomo con un ego colossale”. Quanti possono contare su un Tripadvisor del genere?

Nella bio LinkedIn troverete cleptocrazia, violenza dissoluta e tutto ciò che sarebbe dovuto stare nel bagno chimico di un concerto e che invece è stato portato in un governo. È un despota alto quasi 2 metri che cavava gli occhi ai dissidenti, che impiccava i ministri davanti a 50 mila spettatori e che ha preso la democrazia e l’ha trasformata in uno smash burger. Per lui la Casa Bianca era come la farmacia per un quarantenne come me: un posto dove ci si va sempre molto volentieri.

Il suo nome è Mobutu, tiranno dello Zaire, uno degli amori più importanti della Casa Bianca.

Testi di Antonio Losito

Sigla della puntata

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Speciale USA di Tyranny dedicato a tutte le sveltine tra Stati Uniti e le peggiori dittature del mondo. È una puntata che vi farà scendere una gocciolina di sudore sulla fronte, la stessa di quando il vostro collega mette il salmone coi cavoli nel microonde dell’ufficio.

In questo episodio parliamo di una tirannia fondamentale nata a pochi passi dalle nostre svapate. Forse è la più luciferina perché è spuntata nella terra che ha inventato la democrazia: la Grecia. È una dittatura a libro paga della Casa Bianca che ha torturato circa 30 mila persone, che ha costruito lager dove oggi noi italiani divoriamo tzatziki e compriamo souvenir fallici, che ha fatto uno dei colpi di stato più leggendari di sempre.

A capo della dittatura non una donna o un uomo ma i Take That del dispotismo, una boy band passata alla storia come la Dittatura dei colonnelli.

Testi di Antonio Losito.

Sigla della puntata

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Chiunque sta facendo un podcast sulle elezioni americane, forse anche Kim Jong-un, ma noi abbiamo pensato a un progetto diverso. Uno speciale di Tyranny dedicato all’ ambiguo rapporto degli Stati Uniti con le tirannie. Racconteremo tutti i flirt ma soprattutto le sveltine tra più la grande esportatrice di democrazia, l’America, e le dittature più crudeli.

In questo primo episodio una storia che sarà come la tendina della doccia negli alberghi dell’overtourism: ti si appiccia addosso una volta e ti rimarrà attaccata per sempre. Il protagonista è la celebrity crush di Washington: noto alle cronache (e alla magistratura) come Il macellaio di Santiago che gettava gli oppositori da quota 1500 metri e che ha creato nel suo paese una Gardaland di nazisti. Col Governo degli Stati uniti che prima lo ha bonificato e poi si è girato dall’altra parte come fanno i camerieri quando ti danno il Pos.

ll suo nome è: Augusto José Ramón Ugarte Pinochet.

Testi di Antonio Losito

Sigla della puntata

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Perchè i tiranni hanno creato un ministero per governare “la galassia, la Luna e gli altri corpi celesti"? In questa puntata alziamo l’asticella di una storia già profondamente violenta e demenziale. I due autocrati hanno creato un’economia in cui il settore trainante è quello delle pompe funebri. Parafrasando un grande film, gli Ortegas hanno una mentalità tipo “Lascia la pistola e pigliami i cannoli”. Sono più vicino al Padrino che a Gheddafi. Dopo aver fatto accordi con lo Steve Jobs della malavita, in questo episodio scopriamo il rapporto dei tiranni col paese più bello del mondo, l’Italia. Risponderemo, inoltre, a questa domanda: come ha fatto la tirannia coniugale a sconfiggere la Casa Bianca, la democrazia e a creare uno dei regimi più solidi del mondo? Testi di Antonio Losito.

Il Compleanno Will era il 20 gennaio, ma fino a fine mese festeggiamo e vi facciamo un regalo: sconto del 20% su tutti i piani annuali per la nostra membership usando il codice sconto "COMPLEANNOWILL". Con la membership sostieni il nostro lavoro e hai accesso a contenuti speciali a te dedicati. Per saperne di più clicca qui!

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Loro sono i Coma Cose della tirannia. Una coppia di dittatori indie che hanno creato un panorama repressivo sperimentale. Questo special sarà la vostra rom-com preferita. Se il loro regime fosse un latticino, sarebbe una zizzona di Battipaglia: megalomane, maliziosa e impossibile da divorare. Sono dittatori che hanno resistito ad anni di tortura (subita), che ai poveri che muoiono di fame offrono cure New age e che hanno trasformato il paese in un Airbnb che accoglie gli ergastolani italiani. Li abbiamo chiamati gli Ortegas, con la “s” alla Sopranos, tiranni del Nicaragua. Testi di Antonio Losito.

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In questo episodio un coleottero che uccide i tiranni, Gerard Depardieu che balla tutto fatto in Cecenia e una scuola fondata da Salazar per imparare a torturare, assassinare, indagare e spiare. Il protagonista di questo special ha scritto la stele di Rosetta della tirannia, le sue tecniche sono ancora oggi applicate nelle migliori dittature, quelle approvate da 9 dentisti nordcoreani su 10. Così come non puoi parlare di letteratura italiana se non conosci Dante, lo stesso concetto si può applicare all’autocrazia con Salazar. Il portoghese è la guida morale degli psicopatici di oggi. La sua tirannia e’ come un concerto reggaeton: martellante, nauseante e spesso finisce che qualcuno si prende una pistolettata. Testi di Antonio Losito.

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