Nella decima puntata di “Un altro podcast” raccontiamo la storia di Simone Alessio. 

La sua è una carriera costellata da record. È il primo italiano a conquistare un titolo mondiale nel taekwondo, il primo a vincere il Grand Prix di Roma, il primo a bissare l’oro iridato e il primo a restare al numero 1 del ranking per due anni consecutivi. Ma la sua vita non è fatta solo di successi. Per arrivare in alto ha dovuto fare i conti con il sapore della sconfitta e con un periodo buio in cui il talento sembrava non bastare più. Da ragazzino scapestrato a uomo risoluto: il grande lavoro fatto su se stesso ha trasformato la sua ambizione in realtà, coronando il sogno olimpico con il bronzo di Parigi. A 24 anni ha ancora tanta strada da percorrere e il navigatore è già impostato su Los Angeles…

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Nella nona puntata di “Un altro podcast” vi raccontiamo la storia di Ousmane Diop. Nato a Rufisque, in Senegal, a 13 anni lascia la sua famiglia per trasferirsi in Italia e inseguire il sogno di diventare un giocatore di basket professionista. Prima di partire promette ai suoi genitori che sarebbe tornato solo quando avrebbe potuto comprargli una casa nuova. Nove anni dopo, promessa mantenuta. Oggi Ousmane gioca tra i grandi dell’Olimpia Milano e, sistemata la famiglia, ora può dedicarsi esclusivamente alla sua carriera. Ma il viaggio per arrivare in alto è stato un saliscendi di affetto e mancanze, di infortuni e vittorie, di accoglienza e razzismo. Il tutto superato con la determinazione di chi non aveva niente e ha lottato per costruirsi un futuro migliore.

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Nell’ottava puntata di “Un altro podcast” vi raccontiamo la storia di Andrea Panizza e Giacomo Gentili.

La loro vita si intreccia nel 2017 quando, ritrovandosi sulla stessa barca, iniziano a condividere tutto: gioie, dolori e sogni. Ne nasce un’amicizia unica e vincente che li porta sempre sul podio. Nel mezzo, però, un anno nero che li cambia per sempre: nel 2021 perdono il loro compagno di squadra, Filippo Mondelli, venuto a mancare per una malattia a soli 26 anni. I due canottieri faticano a rialzarsi e la batosta finale arriva con la mancata medaglia ai Giochi di Tokyo. Tre anni dopo la rinascita con l’emozionante argento di Parigi nel 4 di coppia, frutto di tanto cuore, fatica e di una promessa che andava mantenuta.

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Nella settima puntata vi raccontiamo la storia di Riccardo Visconti.

Definito il “digital boy” del basket, è l’unico giocatore italiano attualmente in serie A che racconta il dietro le quinte della carriera da atleta su YouTube. La passione per i social è roba sua, ma quella per la palla a spicchi è una questione di famiglia. Se la sua carriera sul parquet fosse un film sarebbe “Sliding Doors” di Peter Howitt: dalla rinuncia a una high school americana al pensiero di smettere a soli 20 anni, passando per un argento mondiale u19 e uno scudetto, fino ad arrivare alla Virtus Bologna e a sognare l’Eurolega. Compreso che la via più semplice e giusta non necessariamente è la migliore, la sua esperienza insegna che bisogna affrontare le avversità per veder compiuto il proprio destino più luminoso.

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Nella sesta puntata di “Un altro podcast” raccontiamo la storia di Alessia Maurelli.

Da bambina a donna in un battito d’ali, quello di una Farfalla che crescendo si riscopre Guerriera. A 7 anni si innamora della ginnastica, a 17 fa le valige e parte per inseguire il suo sogno: quello di salire sul gradino più alto del podio mondiale. Oggi è una delle ginnaste più titolate in attività con oltre 130 medaglie, che l’hanno portata ad essere il simbolo di uno sport che è cresciuto con lei e anche grazie a lei. La ritmica le ha dato tutto e Alessia ha dato tutto alla ritmica, pagando il prezzo di non poter vivere una vita normale, tra hotel che diventano casa e compagne di squadra che diventano sorelle. Ma il suo viaggio verso la grandezza ha un prima e un dopo. Nel mezzo un transito doloroso per quello che è stato uno dei più grandi scandali dello sport italiano, districandosi tra inchieste, interrogatori e una quotidianità spazzata via dal caos. Il bronzo conquistato a Parigi racconta una storia di riscatto sportivo, la proposta di matrimonio ricevuta dal suo Massimo ne dà inizio a un’altra ancora tutta da scrivere.

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Nella quinta puntata raccontiamo la storia di Mattia Furlani. Figlio d’arte, il suo cuore pulsa per l'atletica e fin da piccolo ha dato prova di saper volare, in alto e in lungo. Si dice sia un predestinato, uno di quelli il cui percorso sembra già scritto nelle stelle. Soprannominato “Spiderman”, quest’anno ha rivelato al mondo intero i suoi superpoteri, prima brillando d’argento sia ai Mondiali che agli Europei, poi regalando all’Italia un bronzo olimpico che mancava da 40 anni. Con consapevolezza e maturità il ragazzo del futuro é atterrato nel presente. Ma nessuno ha più tempo di lui, che di anni ne ha solo 19, per realizzare l’impossibile: il sogno di diventare il primo uomo a saltare nove metri.

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Nella quarta puntata raccontiamo la storia di Chituru Ali. Nato da madre nigeriana e padre ghanese, viene dato in affido a una famiglia comasca che lo cresce a pane, amore e grinta. Dopo il calcio, scopre la passione per l’atletica e, dopo il lockdown, passa dagli ostacoli allo sprint. In poco tempo si ritaglia uno spazio nel panorama internazionale fino a conquistare uno strepitoso argento agli Europei di Roma 2024. È il terzo italiano di sempre a scendere sotto i 10” e il secondo più veloce della storia dopo Marcell Jacobs. Le leve lunghe, la corsa esplosiva e la sua struttura fisica ricordano quelle di Usain Bolt, l’idolo a cui si ispira. Se quel ramo del lago di Como potesse parlare, ci direbbe che siamo di fronte al futuro della velocità.

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Nella terza puntata raccontiamo la storia di Tommaso Marini, passato dall’essere un astro nascente della scherma a uno dei più forti fiorettisti al mondo. Cresciuto sportivamente nel Club Scherma Jesi, società marchigiana che ha formato l’élite del fioretto italiano, è il perfetto esempio di lucida follia, due anime che convivono in lui tanto sulla pedana quanto fuori. Un equilibrio coltivato nel tempo, liberandosi di ansie e turbamenti: dal voler lasciare tutto, ha ritrovato la leggerezza di divertirsi nel praticare lo sport che ama, arrivando a conquistare l’oro mondiale e l’argento olimpico a squadre. Estroverso e poliedrico, il suo “Planet” è fatto da tanti multiversi nei quali perdersi. E se è vero che noi tutti siamo meteore, la sua ha una scia capace di illuminare a lungo.

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Nella seconda puntata di "Un altro podcast" raccontiamo la storia di Alice Bellandi: un viaggio a cuore aperto attraverso momenti bui, disturbi alimentari e solitudine. Per coronare il sogno olimpico ha cambiato categoria, allenatore e ha iniziato un percorso con una nuova mental coach, ritrovando se stessa e circondandosi d’amore. Il suo oro nel judo a Parigi 2024 è la consacrazione di un ritorno alla luce, il premio alla sua forza di volontà e al coraggio di chiedere aiuto.

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Da un marciapiede davanti all’ufficio immigrazione di Roma al bronzo olimpico nel salto triplo a Parigi 2024. La storia di Andy Diaz è un vero esempio d’integrazione sportiva e sociale: costretto a lasciare il suo Paese, Cuba, ha trovato qui in Italia la sua nuova casa cambiando la sua vita e diventando uno tra i triplisti più forti al mondo.

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