Non passa settimana senza colpi di scena sul fronte della vita. Purtroppo questa volta le brutte notizie prevalgono sull’unica buona, che giunge dagli Stati Uniti: col disegno di legge denominato «Nebraska Human Life Protection Act», presentato dalla senatrice Joni Albrecht, repubblicana, si intende assicurare piena tutela ad ogni vita umana dal momento del concepimento, compresa quella dei bambini non ancora nati, in tutto lo Stato del Nebraska, dove si prevede l’abolizione totale dell’aborto non appena la Corte Suprema revocherà la sentenza Roe versus Wade. Unica eccezione consentita, quando la vita della madre sia in pericolo. Ciò consentirebbe di salvare oltre 2 mila vite ogni anno. In attesa di tale traguardo, si sta valutando l’adozione di altri provvedimenti quali una legge sul battito cardiaco, proposta dalla senatrice Julie Slama, pure repubblicana. Secondo un sondaggio Gallup, ormai oltre il 52% degli americani sarebbe pro-life e contrario all’aborto.
Le brutte notizie giungono invece dalla Colombia, dove la Corte Costituzionale ha usurpato il potere legislativo, proprio del Parlamento, e negato la sovranità popolare su di un tema fondamentale quale quello della vita, depenalizzando l’aborto fino alla 24ma settimana di gestazione. È il quinto Stato dell’America Latina ad aver compiuto questa tragica scelta. La decisione è giunta al termine di una sessione straordinaria, conclusasi con i voti favorevoli di cinque magistrati e quelli contrari di quattro.