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In questa puntata torniamo agli anni in cui l’Italia sembrava scivolare nel caos. Mentre i rossi crescono nei consensi, i neri avanzano nelle piazze. Le squadre d’azione picchiano, incendiano, umiliano. Non è ancora un regime, ma è già paura. Mussolini, intanto, stringe patti, conquista spazi, si allea coi liberali e prepara la mossa finale: la marcia su Roma. E il re? Vittorio Emanuele III potrebbe fermare tutto con una firma, ma sceglie di non farlo. Una lezione che intreccia violenza e strategia, cinismo e calcolo, giovani esaltati e vecchi politicanti. È il momento in cui il fascismo smette di essere un movimento e diventa potere. E l’Italia, in silenzio, cambia pelle.
By Stefano D'AmbrosioIn questa puntata torniamo agli anni in cui l’Italia sembrava scivolare nel caos. Mentre i rossi crescono nei consensi, i neri avanzano nelle piazze. Le squadre d’azione picchiano, incendiano, umiliano. Non è ancora un regime, ma è già paura. Mussolini, intanto, stringe patti, conquista spazi, si allea coi liberali e prepara la mossa finale: la marcia su Roma. E il re? Vittorio Emanuele III potrebbe fermare tutto con una firma, ma sceglie di non farlo. Una lezione che intreccia violenza e strategia, cinismo e calcolo, giovani esaltati e vecchi politicanti. È il momento in cui il fascismo smette di essere un movimento e diventa potere. E l’Italia, in silenzio, cambia pelle.

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