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In questa puntata ti parlo dell’Apple Vision Pro, del perché mi affascina ed anche degli “errori” commessi da Apple.
Come sempre, se ti è piaciuto quel che hai letto, ascoltato o visto e non l’hai già fatto, ti suggerisco di iscriverti alla mia newsletter.
Ti avvertirò dei nuovi articoli che pubblico (oltre ai podcast e video su YouTube) e, mensilmente, ti segnalerò articoli che ho raccolto nel corso del mese ed ho trovato interessanti.
Ti ricordo che la sinossi è generata dalla IA in particolare usando la trascrizione del podcast con l’app Transcriber dell’amico Alex Raccuglia e NotebookLM.
La puntata si concentra sull'Apple Vision Pro, a circa un anno dal suo lancio. Viene descritto come l'innovazione di Apple degli ultimi 10-15 anni, ma anche come un oggetto strano. Attualmente, il Vision Pro è acquistabile in Francia e Germania. Il presentatore sottolinea che, abitualmente, non si dovrebbe partire dal costo, ma questo oggetto lo rende quasi obbligatorio. Il prezzo base, 3.999 euro in Francia, è considerato "agghiacciante" e decisamente inusuale anche per Apple, paragonabile al costo di un Mac Studio, che però costa di meno. È visto come un prototipo di tecnologia, con molti "angoli da smussare".
Sebbene non si addentri nei dettagli tecnici, viene menzionato che il visore di realtà aumentata ha due schermi 8K, uno per occhio. Questo lo rende tecnologicamente una "meraviglia" con capacità innegabili.
Vengono elencati diversi limiti significativi:
Nonostante i limiti, il Vision Pro presenta utilizzi interessanti:
VisionOS, il sistema operativo dedicato, derivato da iPadOS, è visto come un punto debole. Sebbene sia giunto alla seconda versione, eredita i limiti di iPadOS, che il presentatore considera "tremendi" per certi tipi di lavoro, come l'attività legale. L'unico limite minore rispetto a iPadOS è la possibilità di avere potenzialmente infinite finestre aperte contemporaneamente, rispetto alle otto massime di iPadOS.
Viene criticato l'approccio di Apple per il Vision Pro:
Nonostante i limiti, il presentatore trova il Vision Pro "grandemente affascinante". È particolarmente attratto dalla possibilità di utilizzarlo per la scrittura, creando una "bolla virtuale" priva di distrazioni. Tuttavia, il costo non è giustificato, ed è il motivo per cui non intende acquistarlo. Aspetta una potenziale "versione 2", sperando in un prezzo inferiore (anche se 2.000 euro sarebbero comunque tanti). Un ulteriore problema personale è legato alla vista: chi porta gli occhiali potrebbe avere difficoltà, limitando ulteriormente il mercato potenziale.
In questa puntata ti parlo dell’Apple Vision Pro, del perché mi affascina ed anche degli “errori” commessi da Apple.
Come sempre, se ti è piaciuto quel che hai letto, ascoltato o visto e non l’hai già fatto, ti suggerisco di iscriverti alla mia newsletter.
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Ti ricordo che la sinossi è generata dalla IA in particolare usando la trascrizione del podcast con l’app Transcriber dell’amico Alex Raccuglia e NotebookLM.
La puntata si concentra sull'Apple Vision Pro, a circa un anno dal suo lancio. Viene descritto come l'innovazione di Apple degli ultimi 10-15 anni, ma anche come un oggetto strano. Attualmente, il Vision Pro è acquistabile in Francia e Germania. Il presentatore sottolinea che, abitualmente, non si dovrebbe partire dal costo, ma questo oggetto lo rende quasi obbligatorio. Il prezzo base, 3.999 euro in Francia, è considerato "agghiacciante" e decisamente inusuale anche per Apple, paragonabile al costo di un Mac Studio, che però costa di meno. È visto come un prototipo di tecnologia, con molti "angoli da smussare".
Sebbene non si addentri nei dettagli tecnici, viene menzionato che il visore di realtà aumentata ha due schermi 8K, uno per occhio. Questo lo rende tecnologicamente una "meraviglia" con capacità innegabili.
Vengono elencati diversi limiti significativi:
Nonostante i limiti, il Vision Pro presenta utilizzi interessanti:
VisionOS, il sistema operativo dedicato, derivato da iPadOS, è visto come un punto debole. Sebbene sia giunto alla seconda versione, eredita i limiti di iPadOS, che il presentatore considera "tremendi" per certi tipi di lavoro, come l'attività legale. L'unico limite minore rispetto a iPadOS è la possibilità di avere potenzialmente infinite finestre aperte contemporaneamente, rispetto alle otto massime di iPadOS.
Viene criticato l'approccio di Apple per il Vision Pro:
Nonostante i limiti, il presentatore trova il Vision Pro "grandemente affascinante". È particolarmente attratto dalla possibilità di utilizzarlo per la scrittura, creando una "bolla virtuale" priva di distrazioni. Tuttavia, il costo non è giustificato, ed è il motivo per cui non intende acquistarlo. Aspetta una potenziale "versione 2", sperando in un prezzo inferiore (anche se 2.000 euro sarebbero comunque tanti). Un ulteriore problema personale è legato alla vista: chi porta gli occhiali potrebbe avere difficoltà, limitando ulteriormente il mercato potenziale.
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