Ansa - di Massimo Sebastiani.
Invocata da (quasi) tutti in modo fin troppo generico, la parola pace, che ha una sua bandiera e una sua giornata internazionale, sembra avere un significato ovvio, scontato anzi: pacifico. Eppure l'etimologia ci dice anche altro. La radice indoeuropea di pax (la parola latina che nella nostra cultura ha prevalso su quella greca: eirini) rimanda a significati come 'pattuire', 'fissare' e addirittura 'legare'. Come minimo, dunque, include una relazione, una tensione, la costruzione di qualcosa che non è mai stabilito per sempre. Da Immanuel Kant e la sua 'pace perpetua' (tranquilli, la morte non c'entra affatto) a Lev Tolstoj, da Norberto Bobbio a John Lennon e Charlie Chaplin, con il suo monologo finale nel Grande dittatore, il lungo viaggio, mai terminato, della parola 'pace'.