Puntata del 24 ottobre 2019
In studio Andrea Caponeri con un’intervista a Francesco Paracchini (L’isola che non c’era) sul Premio Tenco 2019

E’ sempre un piacere parlare con Francesco Paracchini, direttore di una storica rivista di musica italiana di qualità (toh!) come “L’isola che non c’era”, che da qualche anno è trasmigrata sul web rappresentando per tutto questo mondo, specialmente per chi sta emergendo, un indiscusso punto di riferimento.
Questa volta abbiamo voluto disturbare Francesco per chiedergli un parere, da lui che c’era, sull’ultima edizione del Premio Tenco, andato in scena lo scorso weekend, non senza qualche strascico polemico. Da questa edizione abbiamo recuperato le esibizioni di Petra Magoni & Gnu Quartet e quella di Enzo Gragnianiello, ma anche passato un pezzo tratto dall’album di esordio di Fulminacci, folgorante vincitore della Targa Tenco per l’opera prima.
Sempre parlando di canzoni d’autore, abbiamo piazzato in apertura un Pierangelo Bertoli che continua a cantare a muso duro anche nei pieni anni ’80, ma anche ascoltato, tra luci e ombre, il disco del ritorno di Niccolò Fabi.
Spazio anche a Adriano Modica, un nostro vecchio pallino, e per un finale sorridente con Pippo Starnazza.
Buon ascolto!

SCALETTA
COSI’ – Pierangelo Bertoli (live) 
NELL’ANNO DEL TOPO- Adriano Modica e Fabio Genco
SCOTTA- Niccolò Fabi (Rubrica “Gradische le dische?”)
AMORI CON LE ALI- Niccolò Fabi (Rubrica “Gradische le dische?”)
GIOVANE GIOVANE GIOVANE – Petra Magoni & Gnu Quartet (live al Tenco ’19)
Intervista a Francesco Paracchini (L’isola che non c’era) sul Premio Tenco ’19
VASAME- Enzo Gragnianiello (live al Tenco ‘19)
BORGHESE IN BORGHESE- Fulminacci
VATTELAPESCA- Pippo Starnazza (Rubrica “Rido, quando mi pare rido”)

Puntata del 16 ottobre 2019
In studio Andrea Caponeri con un’intervista a Piercarlo D’Amato su Lucio 48

Ci sono puntate che non sono uguali alle altre (ammesso che una nostra puntata lo sia…). Ecco, questa è una di quelle, perché siamo davvero felici di poter presentare in anteprima nazionale due brani da “Come un film sul muro”, l’album postumo inedito di uno dei più sfortunati e sottovalutati cantautori di questo paese. Parliamo di Lucio Quarantotto (o 48, come si fece chiamare per qualche tempo), cantante/poeta di Mestre che incise tre interessanti album tra il 1983 e il 1990, amato e sostenuto da gente come Fabrizio De André e Franco Battiato, per dire.
Già qualche anno fa ci prese voglia di raccontare la sua storia e far ascoltare la sua musica, così particolare, così fuori dagli schemi della stessa canzone d’autore. Gli dedicammo uno Speciale con una lunga intervista a Piercarlo D’Amato, suo stretto collaboratore, quello stesso D’Amato che abbiamo voluto ancora con noi per parlarci di questo disco, in fase avanzata di lavorazione quando Lucio 48 decise di andarsene.
Un lavoro che finalmente vede la luce, dopo tanti sforzi da parte delle persone (e sono tante) che hanno voluto bene a Lucio 48 e hanno amato le sue canzoni. Insomma, un disco della settimana particolare, che siamo orgogliosi di poter presentare per primi ai nostri ascoltatori.
Il resto della puntata ha proposto un bel pezzo di Pilar, da poco tornata con un nuovo album, così come è fresco di stampa il secondo disco di Andrea Romano (Aka Il Fratello) che proporremo a breve. Nel frattempo ci siamo riascoltati un grande pezzo dal primo album (di ben 6 anni fa).
E poi Alessio Lega che rilegge un brano di Pierre Perret di drammatica attualità, purtroppo, e un Paolo Conte di struggente bellezza.
Buon ascolto!

SCALETTA:
COS’HA IL MIO MONDO CHE NON HA- Andrea Romano (Il Fratello)
LA PICCOLA KURDA- Alessio Lega (Rubrica “Cover the rainbow”, da P.Perret)
Intervista a Piercarlo D’Amato 
MONTE DI PIETA’- Lucio Quarantotto (Rubrica “Gradische le discese?”, anteprima nazionale)
GUERRA E PACE- Lucio Quarantotto (Rubrica “Gradische le discese?”, anteprima nazionale)
ANGIOLINO- Paolo Conte
A META’- Pilar

Puntata dell'8 ottobre 2019
in studio Andrea Kappa Caponeri

Allora facciamo così: ormai è la dodicesima volta che riprendiamo una nuova stagione, e ormai abbiamo finito tutto l’armamentario retorico che avevamo a disposizione, sicché, se proprio ci tenete, andate a leggervi la presentazione di una qualunque delle prime puntate, e buona lì.
In questi tre mesi circa in cui ci siamo riposati sono successe un po’ di cose, nevvero? Tralasciando le vicende legate ai beach party, andiamo alle cose serie: a fine giugno è uscito un bel disco omonimo a nome di due delle artiste che da queste parti più amiamo, vale a dire Cristina Donà e Ginevra di Marco. E’ un album che, pur palesando il suo fine (biglietto da visita per i concerti) non è certo da considerare lavoro minore, con tre inediti di tutto rispetto e altre riletture dai rispettivi repertori. Vale la pena di ascoltarlo a fondo.
A corollario abbiamo messo una serie di nuove uscite di singoli che promettono assai bene per gli album che verranno, da Brunori SAS a Dente, fino a Tricarico, questa volta affiancato, nientepopodimenoche da Francesco De Gregori. Ma non ci siamo fatti mancare i nostri ormai proverbiali tuffi carpiati nel passato. Fede ne sono i Matia Bazar più avventurosi, un Renato Zero meravigliosamente surreale e dadaista e i Grosso Autunno, un gruppo minore dei ’70 che qua omaggiano con una fitta serie di riferimenti testuali i quattro ragazzi di Liverpool in un clima un po’ West Coast molto Seventies.
Permetteteci infine di segnalarvi il pezzo finale che innesta il samba sullo swing, una canzone di quell’incredibile talento che era Caterina Valente, l’artista italiana che ha venduto di più al mondo. Come, pensavate Mina? Tsè. Ah, questa piccola chicca non è mai stata incisa.
Buon ascolto, e buon anno di Sprassolati e di Radio Orvieto Web!

SCALETTA:
AL DI LA’ DEL’AMORE- Brunori SAS
PALESTINA- Matia Bazar
BARATTO- Renato Zero
UN PASSO ALLA VOLTA- Cristina Donà e Ginevra di Marco (Rubrica “Gradische le dische?”)
CAMMINARE- Cristina Donà e Ginevra di Marco (Rubrica “Gradische le dische?”)
HOTEL BELLA ITALIA- Marco Ongaro (Rubrica “Cover the rainbow”, dagli Eagles)
A MILANO NON C’E’ IL MARE- Tricarico feat. Francesco De Gregori
OMAGGIO- Grosso Autunno
ANCHE SE NON VOGLIO- Dente
NEI GUAI- Caterina Valente

Puntata del 23 maggio 2019
in studio Andrea Kappa Caponeri

La clessidra sta per precipitare i suoi ultimi grani, sicché per questa penultima puntata della stagione ci siamo giocati diverse carte di notevole entità, su tutte il disco della settimana, “Ballate per uomini e bestie”, osannatissimo dalla critica (e come fai a stroncare Vinicio Capossela? Chi sarebbe così stronzo?), ennesimo lavoro peso di un autore che ha deciso di smettere di far canzoni e di far uscire dischi come fossero radiodrammi, colonne sonore di azioni sceniche, musica da libro, sonorizzazioni delle sue ossessioni. Poi non lamentiamoci della trap.
A contorno, in occasione dell’uscita dei suoi vinili in edicola, un Guccini d’annata, poi Paolo Mei (artista tra i più sottovalutati di questo decennio), e a seguire un viaggio in musica in tre tappe attraverso i gesti bianchi (cit. Clerici) del tennis con Corrado Castellari, Flavio Giurato e Virginiana Miller.
Ma c’è stato spazio anche per un Olden che dà a Joan Manuel Serrat quello che Paolo Limiti con “Bugiardo e incosciente” gli aveva tolto, e, a chiudere, per i Diaframma del sempre simpaticissimo Federico Fiumani.
Appuntamento alla prossima settimana per la grande chiusura di stagione!

SCALETTA:
PICCOLA STORIA IGNOBILE- Francesco Guccini
NELLA SCATOLA- Paolo Mei
QUINTO SET- Corrado Castellari (Rubrica “Muschio nel cancello del giardino abbandonato”)
ORBETELLO- Flavio Giurato (Rubrica “Muschio nel cancello del giardino abbandonato”)
LA VERITA’ SUL TENNIS- Virginiana Miller (Rubrica “Muschio nel cancello del giardino abbandonato”)
LA TIETA- Olden (da J.M.Serrat, rubrica “Cover the rainbow”)
BALLATA DEL CARCERE DI READING- Vinicio Capossela (rubrica “Gradische le dische?”)
LE LOUP GAROU- Vinicio Capossela (rubrica “Gradische le dische?”)
VERDE- Diaframma

Puntata del 16 maggio 2019
in studio Andrea Kappa Caponeri con
Eleonora Passeri e Alexandra Rosati

Grandi sorprese in questa puntata sprassolata di fine stagione, una puntata impreziosita da due ospiti graditissime che ci hanno portato le loro parole e la loro musica del cuore.
Ma andiamo in ordine: Eleonora Passeri è una giovane scrittrice orvietana che ha dato da poco alle stampe il suo primo romanzo, “Ascolta musica” (Edizioni Il Seme Bianco), che fin dal titolo ci fa capire che la presenza della sua autrice in questa trasmissione non è affatto casuale.
Con Eleonora abbiamo parlato un po’ di questa interessante opera di esordio in cui la musica, appunto, ha un ruolo importante, da un vecchio classico di Baglioni a un nuovo classico di Jovanotti a una canzone di trasformazione come “Di domenica” dei Subsonica.
Nella seconda parte della puntata ci è venuta a trovare una grande amica, Alexandra Rosati, che, oltre a bazzicare da autrice il rutilante mondo del cinema, scrive di cose orvietane nel sito http://www.itorvieto.it, uno spazio aperto a più collaborazioni, per chi ha voglia di raccontare la nostra città in modo diverso. Con lei abbiamo ascoltato un Vecchioni di rara intensità, un Brunori che regge benissimo il confronto e, colpo maligno del Kappa, un Franco 126 di inconsueto lirismo.
A contorno di questa puntata brulicante, un ricordo del Maestro Giampiero Boneschi, una figura centrale, pur se operante dietro le quinte, di un bel pezzo della nostra migliore discografia, una Cristina Donà con un pezzo che nasconde qualche mistero, e un giovane cantautore come Cortellino che si cimenta con un pezzo nascosto di Ivan Graziani (chapeau!)
Buon ascolto!

SCALETTA
MI SONO INNAMORATO DI TE- Luigi Tenco
Intervista con Eleonora Passeri
LE TASCHE PIENE DI SASSI- Jovanotti
E TU- Claudio Baglioni
DI DOMENICA- Subsonica
TREGUA- Cristina Donà
Intervista con Alexandra Rosati
FIGLIA- Roberto Vecchioni
LA VERITA’- Brunori SAS
IERI L’ALTRO- Franco 126
140 KM/H- Cortellino (Rubrica “Sulle spalle dei giganti”, da I.Graziani)

Puntata dell'8 maggio 2019
in studio Andrea Kappa Caponeri
con l’Ospite Grato Matteo Sacco


Ospite Grato della puntata il bravissimo Matteo Sacco, chitarrista e cantautore che sta percorrendo una sua personale strada tra canzone d’autore e pop. Romano di nascita, ma ormai da anni orvietano di adozione, ci ha portato il suo singolo “E tu dormi” (da vedere il video dal forte sapore da videogame retrò), poi un brano dal suo precedente album e infine una gustosa anticipazione in esclusiva di “Connessione”, il suo secondo lavoro a giorni in uscita.
Matteo ci ha portato anche tanta bella musica proveniente dalla galassia dei suoi autori preferiti, da Franco Battiato ai Baustelle, fino a Lucio Dalla.
A tutto ciò abbiamo aggiunto come contribuio un Piero Ciampi raro (così pare) e prezioso, e un Claudio Lolli che nel 1983 omaggiò, attraverso la penna di Roberto Roversi, il grande Gilles Villeneuve (che scomparve proprio in un triste 8 maggio, 37 anni or sono).

SCALETTA:
E TU DORMI- Matteo Sacco
LA TORRE- Franco Battiato
VILLENEUVE- Claudio Lolli
LE ANIME MORTE- Matteo Sacco
IL VANGELO DI GIOVANNI- Baustelle
CANTO UNA SUORA- Piero Ciampi
CONNESSIONI- Matteo Sacco
CARA- Lucio Dalla

Puntata del 2 maggio 2019
in studio Andrea Kappa Caponeri

E anche questo Primo Maggio se ne è andato, con il suo consueto carico di polemiche, di distinguo, di concertoni e controconcertoni. Ce ne siamo occupati a modo nostro, con un  finale che è un’autentica chicca di Gualtiero Bertelli, uno che il mondo del lavoro, con le sue fatiche, i suoi sfruttamenti e le sue lotte, l’ha cantato come pochi altri.
In questa puntata senza disco della settimana ci siamo sbizzarriti tra la canzone romanesca (Sergio Centi e Mariano Laurenti) e quella indie (i Sick Tamburo, evoluzione degli storici Prozac +, The Morras, con le loro sonorità retromaniache, Eugenio in Via di Gioia, visto ieri sul palcone di S.Giovanni), tra la nuova canzone d’autore (Nico Maraja), quella vecchia (Flavio Giurato) e quella così e così (Leandro Barsotti).
Notevolissimo l’omaggio che Riccardo Sinigallia ha fatto a un pezzone del compianto Enzo Carella e non banale quello che Caterina Caselli nel ’72 fece a un classico dei Lindisfarne.
Buon ascolto!

SCALETTA:
CHE LITIGAMO A FA’ – Sergio Centi e Alberto Laurenti (Rubrica “L’editoriale”)
AGHI E SPINE- The Morras 
MALAMORE- Riccardo Senigallia (Rubrica “Sulle spalle dei giganti”)
IL RONDONE- Flavio Giurato
PUOI ANCORA- Sick Tamburo
COVER THE RAINBOW
LADY ELEONORA- Caterina Caselli (rubrica “Cover the rainbow”, dai Lindisfarne,)
LEOPARDI- Nico Maraja
ROSSO SANGUE SALATO- Leandro Barsotti
ALTROVE- Eugenio in Via di Gioia
ALLA LEBOLE- Gualtiero Bertelli (Rubrica “Son fanatico, ma son simpatico”)

Puntata del 24 aprile 2019
in studio Andrea Kappa Caponeri

Puntata che si avvita fortemente sulla Festa della Liberazione, questa degli Sprassolati, dal nostro Editoriale iniziale (per cui ringraziamo vivamente gli amici Max Manfredi, Claudio Roncone e Cristiano Angelini) all’intenso finale dei Marlene Kuntz.
In mezzo, abbiamo ascoltato il nuovissimo singolo di un dolente Vinicio Capossela, recuperato dal tempo che fu un allora giovane Zucchero e un sempre giovane come Beppe Chierici (che a 82 anni è ancora in scena a cantare e a raccontare impareggiabilmente il suo amico Georges Brassens).
C’è stato anche modo di ascoltarci una Roberta Carrieri sempre brava e un Andrea Gioia che rilegge un bel pezzo di Ivano Fossati, con un video di intimità orvietana che ci piace condividere:

Ah, dimenticavamo! Il disco della settimana! Dopo l’assaggino della scorsa puntata, ecco a voi “Afrodite” di Dimartino, l’album della svolta easy che si va a bagnare nelle acque del miglior pop anni 80 (pur con cadute di gusto alla Raffaella Carrà che vi abbiamo risparmiato).
E’ tutto amici, buona Liberazione!

SCALETTA:
FUTURO BELLA SPOSA (CANTO DELLA NUOVA RESISTENZA)- Max Manfredi, Claudio Roncone e Cristiano Angelini (Rubrica “L’Editoriale”)
UN PICCOLO AIUTO- Zucchero
CI DIAMO UN BACIO- Dimartino (Rubrica “Gradische le dische?”)
FESTE COMANDATE- Dimartino (Rubrica “Gradische le dische?”)
CANZONE PER LA GENTE ANONIMA- Beppe Chierici (Rubrica “Cover the rainbow”, da Georges Brassens)
IL POVERO CRISTO- Vinicio Capossela
C’E’ TEMPO- Andrea Gioia (Rubrica “Sulle spalle dei giganti”, da I.Fossati)
BATMAN- Roberta Carrieri
HANNO CROCIFISSO GIOVANNI- Marlene Kuntz
 

Puntata del 17 aprile 2019
In studio Andrea Kappa Caponeri

Con la stagione che volge al termine, diverse novità premono alle porte, per esempio la proposta, classica finché si vuole, ma suadente come poche, di un esordiente come la marchigiana Marta de Lluvia, o quella, più update ed etno-synth di un altro esordiente come Libero. Ma sempre in tema di novità non potevamo certo passare sotto silenzio il ritorno di un piccolo culto come Dimartino con un pezzo assai dance hall, ma grandioso, o  il secondo album di Giorgio Poi, nostro disco della settimana, anch’egli alla ricerca di platee più vaste dopo la rivelazione di “Fa niente”.
In quota “musica dietro le spalle” abbiamo invece la riscoperta di un Mario Lavezzi funkeggiante anni ’70, la rilettura di un pezzo dei Diaframma fatta da quel magnifico dropout di Paolo Zanardi, un Angela Baraldi che stupì tutti in un lontano Sanremo 1993 e un incredibile Duilio del Prete (sì, il Necchi di “Amici miei”) che, archiviata l’esperienza seminale dei Cantacronache, nel suo primo album “Dove correte!” proponeva la divertente “Czar” (parecchio prima di “Quello che perde i pezzi” di Gaber).
E poi un duetto di Susanna Stivali con l’immenso Chico Buarque: che volete di più?
Buon ascolto, e buona Pasqua!

SCALETTA:
I DERVISCI – Marta de Lluvia
CUORE INTERO- Dimartino
SERENADE- Mario Lavezzi 
NON MI PIACE VIAGGIARE- Giorgio Poi (Rubrica “Gradische le dische?”)
SMOG- Giorgio Poi (Rubrica “Gradische le dische?”)
LA MUSICA ITALIANA- Giorgio Poi (Rubrica “Gradische le dische?”)
MORENA OCCHI D’ACQUA- Susanna Stivali con Chico Buarque de Hollanda (Rubrica “Cover the rainbow”, da C.Buarque)
A PIEDI NUDI- Angela Baraldi
AU MAGHREB- Libero
CZAR- Duilio Del Prete (Rubrica “Rido, quando mi pare rido”)

Puntata dell'11 aprile 2019
In studio Andrea “Kappa” Caponeri

Puntata solitaria, ma non finale (per quello c’è ancora da aspettare un po’) che ha felicemente basculato tra ultime uscite (il disco della settimana di Pacifico, il notevole progetto di Cesare Malfatti ex La Crus, i giovani Levia, il nostro GianMarco Giaccio Fusari con un pezzo da urlo e un video ancora più bello) e vecchi leoni come Franco Califano (che ringraziamo per l’editoriale della settimana), Paolo Conte, Rettore,

Non sono mancate le nostre solite extravaganze: una versione inglese di “E penso a te” di Battisti ad opera di Tanita Tikaram (ve la ricordate?) e un trio sgangherato come i Frizzi-Comini-Tonazzi recuperati dall’oblio.

SCALETTA:
SECONDO ME L’AMORE- Franco Califano (Rubrica “L’Editoriale”)
LA DONNA D’INVERNO- Paolo Conte
AVREI- Cesare Malfatti
LE PAON- GianMarco Fusari
ESTASI- Donatella Rettore
I THINK OF YOU- Tanita Tikaram (Rubrica “Cover the rainbow”,  da L. Battisti)
CANZONE FRAGILE- Pacifico (Rubrica “Gradische le dische?”)
SALTO ALL’INDIETRO- Pacifico (Rubrica “Gradische le dische?”)
PERCHE’ NON MI FATE ARRESTARE? – Frizzi- Comini- Tonazzi (Rubrica “Son fanatico, ma son simpatico”)
L’ELICOTTERO E IL SILENZIO- Levia