Sulla questione migranti è scontro tra il governo e potere giudiziario, anche a causa di una mail di un magistrato pubblicata dal presidente del Consiglio. Ma la magistratura si occupa di giustizia o di politica? Ne parliamo con il giornalista Gigi Moncalvo.

“Il nostro compito non è terminato” così il primo ministro israeliano Netanyahu ha commentato l’uccisione da parte dell’Idf di una delle teste di Hamas, Yahya Sinwar. Si trattava di un leader politico e il più importante capo militare. Di questo e delle ricadute che ciò può avere sul conflitto mediorientale e soprattutto sul genocidio in corso a Gaza parliamo con Bruno Scapini, ex ambasciatore e autore.

I cittadini della valle del Vanoi, nel territorio del Trentino orientale al confine col Veneto, si oppongono alla costruzione di una diga sul torrente perché l’area interessata è classificata come a massimo rischio geologico. 
Ne parliamo con Daniele Gubert, del Comitato Difesa del Torrente Vanoi e Ezio Roppolo, del Coordinamento Grande Idroelettrico

Nella parte orientale degli Stati Uniti, tra la fine dell’estate e l’autunno, è stagione di uragani. Dal famigerato Katrina, che nel 2005 ha causato oltre 1800 vittime ai recenti Helene e Milton, di cui ancora si sta valutando il pesante bilancio, questi fenomeni meteorologici influenzano la vita di milioni di persone e, inevitabilmente, anche la politica americana. Cerchiamo allora di far chiarezza sugli aspetti che contraddistinguono questi eventi, di capire come si formano e come vengono definiti, valutati e categorizzati, e di approfondire le ripercussioni che hanno sulla vita degli americani e sulla loro politica, a meno di un mese dalle elezioni del nuovo Presidente. 
Ne parliamo con il meteorologo Lorenzo Tedici e con il giornalista Luca Marfé

Chi comanda dentro l'Oms (Organizzazione mondiale della sanità)? Chi ha deciso e decide il nostro destino in materia di emergenze sanitarie (vecchi e nuovi virus)? Chi sono veramente i "filantropi" che ci spiegano cosa dobbiamo o non dobbiamo fare (fra nuovo cibo, auto elettriche e cosiddetto "green")? Ne parliamo con Raffaella Regoli (giornalista, regista e scrittrice)

Antonio Porto è già noto al pubblico di Byoblu: in qualità di segretario del Sindacato OSA Polizia si è battuto contro gli obblighi vaccinali e ha denunciato l’aumento delle morti improvvise tra fila delle forze dell’ordine. In questa intervista, però, racconta un’altra storia, una vicenda giudiziaria che lo ha tormentato per anni: la querela da parte di un tossicodipendente che, a partire dal 2003, gli è costata un’ordinanza di custodia cautelare, 18 anni di processo, la sospensione dal servizio e ingenti spese. Una storia che si è conclusa nel febbraio 2021 con l’assoluzione in Corte d’Appello. Sentenza poi confermata dalla Corte di Cassazione. Una storia che, al di là della vicenda personale, rivela le condizioni di incertezza in cui spesso sono costretti ad operare i rappresentati delle forze dell’ordine.

La ragazza che uccide due neonati, ma che fuori era una babysitter modello, il ragazzo con il sogno del rap, quello di buona famiglia: tutti uniti dalla stessa scia di sangue, cioè aver ucciso “per noia”, per “vedere cosa si provava” o senza apparente motivo. Nel giro di poco tempo la cronaca nera è stata letteralmente invasa dai volti di giovani assassini, anche minorenni, che distruggono la propria vita e quella degli altri senza apparentemente provare nulla.  Perché e quali sono i fattori scatenanti? Ne parliamo con lo psicologo Giampiero Sartarelli.

L’intervista di oggi la dedichiamo alla delicata situazione in Medio Oriente, tutta in divenire. Situazione precipitata dopo l’uccisione del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah che ha portato a un raid iraniano su Tel Aviv.  Finora abbiamo assistito a risposte molto contenute da parte di Teheran: è in atto una reciproca sottovalutazione del nemico? Ne parliamo con il giornalista Max Civili

In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Andrea Monorchio, Ragioniere generale dello Stato dal 1989 al 2002, ha svelato dei retroscena su una delle pagine più inquietanti della storia repubblicana: il prelievo sui conti correnti degli italiani da parte del governo Amato nel luglio del 1992. La lira era stata presa d’assalto da un attacco speculativo senza precedenti e il famigerato “divorzio” tra Banca D’Italia e Ministero del Tesoro, avvenuto nel 1981, aveva reso l’Italia priva di armi per affrontarlo. Secondo le ultime rivelazioni, Giuliano Amato, che aveva giurato come Presidente del Consiglio pochi giorni prima, assunse la decisione di prelevare lo 0,06% dai conti correnti degli italiani consultandosi solo con l’allora ministro dell’economia. Byoblu ha intervistato sull’argomento il professor Nino Galloni, allora Direttore generale presso il Ministero del Lavoro.

Il Dicastero per la Dottrina della Fede riconosce i frutti positivi spirituali di Medjugorje, dopo 43 anni dalla prima pronuncia. Tuttavia, la Chiesa rimane ancora cauta sui fenomeni sovrannaturali. Ne parliamo su Byoblu con il giornalista Marco Paganelli.