Dopo aver guardato ai due principali regimi totalitari dell'Europa degli anni '30, questo episodio prende in esame l'altra dittatura, non meno sanguinaria e feroce: quella dell'URSS, nata con la rivoluzione bolscevica del 1917.

Dal 1936 al 1939 Germaina e Italia si avvicinano fino a stringere la sciagurata alleanza con la quale entrarono nella Seconda guerra mondiale. Nello spirito di emulazione verso Hitler, anche il Fascismo emana in Italia le leggi razziali.

Il Fascismo degli anni '30. Il picco dei consensi. La politica economica, la politica demografica e la politica estera.

1925 - 1929 Dalle leggi fascistissime, alla soppressione delle libertà fondamentali. Il regime si fa totalitario attraverso la forza e la propaganda. I patti lateranensi e la conciliazione con la Chiesa Cattolica del 1929.

Dalla Marcia su Roma al 1925, i primi anni del governo Mussolini. Il governo di coalizione, le prime leggi finanziarie, legge Acerbo, le elezioni del 1924 e la vittoria Fascista. Il discorso di Matteotti e il suo omicidio. L'accordo fra fascismo e Santa Sede e la svolta autoritaria del 1925.

In questo episodio, un po' più lungo del solito, si affrontano gli ultimi drammatici mesi che portarono alla Marcia su Roma e alla assegnazione da parte del Re a Mussolini dell'incarico di capo del governo.

In questo episodio si analizza il nascere dello squadrismo fascista che a partire dal 1920, usando la violenza si sostituì allo Stato nella lotta contro il pericolo del Bolscevismo. Si parla anche delle elezioni del 1921 che, con la complicità di Giovanni Giolitti, portarono i primi deputati fascisti in Parlamento.

Il biennio in cui l'Italia andò più vicina ad una rivoluzione di carattere socialista-proletario. In questo e nel seguente episodio si esamina il contesto politico-sociale che fornirà il terreno sul quale nascerà e si svilupperà il fascismo fino ad arrivare alla Marcia su Roma e alla presa del potere da parte di Benito Mussolini nel 1922

In questo episodio si parla della fine della guerra e, dal punto di vista dell'Italia, del passaggio dalla disfatta di Caporetto alla vittoria finale contro l'esercito Austro-Ungarico. L'episodio continua poi toccando le principali decisioni della conferenza di pace del 1919

In questo episodio si parla della condotta dell'Italia nel conflitto sotto la direzione del generalissimo Luigi Cadorna, che dopo due anni e mezzo di ostinati attacchi sull'Isonzo, riporta la più grande e umiliante sconfitta della storia d'Italia: la disfatta di Caporetto. L'episodio esamina anche la battaglia di Verdun, la più sanguinosa di tutto il conflitto.