Il Petit Cabaret 1924 nasce dalla passione e dalla infaticabile volontà di inseguirla di Matteo Romeo Zanaboni Dina.
Affascinato dai mitici Anni Ruggenti di Parigi dove l’ arte performativa iniziava davvero a prendere l’importanza sociale che gli si da ora, e dove gli animi, dopo lunga guerra, stavano finalmente riprendendo a vivere, e le donne tornavano a fiorire come boccioli nella primavera della società che si affacciava a nuova vita; decide che è questo periodo di pace e grinta che vuole raccontare.
Si ispira quindi al Caffè Chantant, che a sua volta si ispirava ai Cabaret Parigini.
Quello che ne nasce è uno splendido Varietà itinerante (c’è chi lo definisce anche Nuovo Circo) che si svolge su una pista circolare attorniata da eleganti tavolini, ove il pubblico viene accomodato e servito come come in locale della Belle Epoque.
Sulla pista tra Equilibristi e Giocolieri non mancano la Danza, la Poesia, il Canto, la Comicità, la Grinta... Le discipline più varie si susseguono con l’ obbiettivo di staccare il pubblico dalla sua quotidianità e catapultarlo nella leggerezza e bellezza di quegli anni magici che hanno dato brio alla nostra storia