Quante volte ci siamo chiesti: "ho detto qualcosa di stupido?". In questa puntata intraprendiamo un viaggio attraverso l'ansia da prestazione sociale, facendo la conoscenza della maschera che indossiamo nelle interazioni quotidiane e cercando il coraggio di accettare la nostra imperfezione. Riflettiamo sulla nostra continua ricerca di approvazione e su come possiamo imparare a liberarci dal peso di essere sempre interessanti.

Cosa significa diventare adulti senza perdere il cuore bambino? In questa puntata esploriamo l'equilibrio delicato tra responsabilità e meraviglia, tra la contabilità delle bollette e lo stupore dell'infanzia. Un breve viaggio tra filosofia, psicologia e poesia per riscoprire il valore del gioco, dell'empatia e della maturità come atto d'more verso il nostro io più profondo. Con citazioni da Winnicott a Terry Real, proviamo a capire come costruire una casa per il nostro bambino interiore.

Siamo tutti sovrani di un piccolo regno interiore, spesso governato da un ego ansioso di apparire, difendersi, controllare. Ma cosa succede se quel re, invece di essere temuto o idolatrato, viene gentilmente detronizzato?

In questa puntata esploriamo la natura dell'ego - non come nemico da combattere, ma come aiutante da rimettere al suo posto. Parliamo di ombra, maschere sociali, vulnerabilità, di quanto sia rivoluzionario e liberatorio dire di tanto in tanto: oggi non ho bisogno di brillare.

In questa puntata proviamo a smontare la rabbia pezzo per pezzo, capendo che non è quasi mai un sentimento nei confronti di un nemico bensì un'occasione d'incontrare un'infanzia non guarita che parla attraverso di noi. Dietro ogni sfuriata si nasconde un bisogno inespresso, una richiesta mal formulata d’amore o di riconoscimento, un trauma irrisolto. E se imparassimo a tradurre la rabbia come si traduce una poesia? Oggi proviamo a ridimensionare il dramma, a riconoscere i nostri automatismi emotivi e, perché no, a guardare le nostre crisi con gli occhi di un alieno, sorridendo di quanto spesso prendiamo sul serio cose di pochissimo conto.

Scendiamo nel sottosuolo: un luogo mentale, emotivo, teatrale. Parliamo con Luca Avallone, protagonista dello spettacolo Depravazione (ispirato a Memorie del sottosuolo di Dostoevskij), di quelle zone d'ombra in cui si agitano le domande che non riusciamo a formulare ad alta voce. L'inconscio, l’attesa, la morte, il ruolo, l'identità. Una conversazione tra teatro e vita interiore - perché, a volte, è solo andando a fondo che possiamo iniziare davvero a risalire.

Oggi siamo satur* di consigli pronti all’uso, guru e ricette per “diventare la versione migliore di te”. Questa puntata è un invito a fermarsi davanti allo scaffale dimenticato, quello della poesia e dei miti antichi, delle fiabe e dei simboli che contengono tesori di saggezza. Parliamo di bellezza come forma profonde di conoscenza. L'essere umano non guarisce a colpi di slogan motivazionali ma di simboli, immagini e metafore: linguaggi che non spiegano, ma rivelano, perché lo stesso codice dell'inconscio. Riscopriamo il potere trasformativo dell'invisibile. Ciò che sembra non attinente alla realtà spesso è solo una verità così profonda da potersi dire solo in forma astratta. Forse, in fin dei conti, i sogni ci consigliano meglio dei manuali.

In questa puntata esploriamo il concetto di “normalità” come costruzione fragile, spesso spietata, Capovolgiamo per un attimo il senso comune: il mostro non è il diverso, ma chi giudica senza comprendere. Celebriamo il freak, l’irregolare, il cuore selvaggio che ci abita. Ognuno di noi è un albero unico che dà frutti propri, a volte strani, a volte dolcissimi, sempre necessari. Lì sta la nostra profonda bellezza.

Fantasmi, spettri, ombre che ci seguono nei corridoi della mente. E se il fantasma non fosse solo qualcosa di terrificante, una figura che abita i nostri incubi, ma il riflesso di tutto ciò che non vogliamo affrontare? A volte, per trovare pace, non dobbiamo fuggire dal fantasma, ma imparare ad amarlo.

Ti è mai capitato di sentirti sopraffatto dai pensieri come se la tua mente saltasse da un’idea all’altra senza tregua? Questo è il fenomeno della mente scimmia, un concetto della filosofia buddhista che descrive l'instabilità mentale e la tendenza alla distrazione. In questa puntata esploriamo il significato di questa metafora, osservando da più vicino questa strana creatura e imparando a prendercene cura.

Ultima puntata prima della pausa estiva, parliamo del nuovo film della Pixar "Inside Out 2" e di cosa possiamo imparare dalla storia della sua protagonista Riley.