A Roma è il Verano, anche se il nome e cognome completo sarebbe Cimitero del Verano. L’epiteto qui tiene, poi, senza falsa modestia, è Cimitero Monumentale del Verano. E se ci tiene lui, ha studiato, e si è preso questo pezzo di carta, chi siamo noi per non tributargli il titolo che gli spetta?
Monumentale. Detto così, potrebbe apparire un luogo serioso, e la nomea di essere abitato da gente non dall’allegria contagiosa, certo non gli giova. Ma nella vita, si sa, è sempre questione di punti di vista. Vogliamo dunque ignorare il continuo andirivieni di grandi e piccini e financo anziani che lo anima? Così come la vegetazione lussureggiante e le lucine, che gli donano quel certo qualcosa tra il nostalgico e il romantico? Perdetevi dunque, mano nella mano, nel dedalo di viuzze che si articola all’interno, tra i profumi di incenso e suoni della natura, potrebbe anche capitarvi di imbattervi in qualcuno di vostra conoscenza. Un unico avvertimento: non prendetevela troppo nel caso non risponda al vostro saluto.