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Dopo The Veilguard volevi il woke fuori dai giochini e adesso EA si è venduta agli arabi. E al genero di Donald Trump, che ad occhio e croce non mi sembra una delle 10 personalità più inclusive d’America.
Gran ficata, vedrai che adesso Dragon Age torna ad essere una cosa per very giocatory lasciando perdere tutte quelle porcate che ci hanno voluto infilare di forza nel gozzo.
Solo che ne sei sicuro? Perché l’idea della nuova proprietà è di recuperare quei 20 miliardi di debito che hanno accumulato lasciando a casa un sacco di gente e facendo fare tutto il possibile all’Intelligenza Artificiale.
I risultati sono disastrosi già adesso, perché le IA (quantomeno per ora) non possono sostituire un programmatore, un grafico, un designer: producono roba che si vede già ad occhio essere evidentemente sbagliata e finiscono per abbassare la qualità di quello che poi pretendi di vendere ad 80€ su PSN.
E sarà anche peggio, perché questa idea di avere degli asset stock da riciclare tra le varie produzioni era già venuta ad Ubisoft nella sua parentesi che va dal 2017 al 2020, quella dove il drone di Ghost Recon Wildlands era identico all’aquila che usavi su Assassin’s Creed per spottare i nemici negli avamposti. Ti ricordi com'è finita? Ad un certo punto ti sei rotto il cazzo di comprare e giocare sempre lo stesso gioco e adesso Ubisoft ha dovuto chiedere i soldi a Tencent per continuare a fare Assassin’s Creed, Rainbow Six e Far Cry. Che poi com’è che Far Cry faccia ancora i soldi visto che dal 3 in poi so tutti uguali è un mistero, ma è un altro discorso.
L’acquisizione di EA è uno di quei casi in cui devi stare attento a quello che desideri, perché potrebbe avverarsi.
E forse tra qualche anno dovremmo rimpiangere quel periodo storico in cui il peggio che faceva EA erano le microtransazioni.