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Oggi lo schermo OLED è una fighetteria da secondo modello della console da rivendere a chi ha preso quella base.
Nel 2011 su PlayStation Vita era il cazzo di standard. 249€ – lo stesso prezzo di 3DS, prima che Nintendo tagliasse il prezzo come mai più fatto nella sua storia – per essere proiettati nella Next Generation Portable, per continuare a sognare la stessa esperienza home comodamente nelle nostre tasche in perfetta continuità con quanto visto su PSP.
Rimarrà solo un sogno, perché appunto Nintendo pur di vincere quella competizione varerà una manovra lacrime & sangue e non contenta svilupperà alla chetichella killer application come Mario Kart e Smash Bros. per la sua portatile. Poco importa se poi quella versione di Smash Bros. per 3DS sia un mezzo insulto.
Le vendite, Giappone a parte, non ingraneranno mai, perché l’era delle console portatili così come le avevamo conosciute si stava avviando verso un tramonto ogni giorno sempre più chiaro. La gente voleva quello che poi c’avrebbero dato Switch e Steam Deck, gli stessi giochi da home console e fanculo all’idea di giocare al parco, a me interessa poter finire Skyrim tutto sul cesso.
Eppure PS Vita quasi 15 anni dopo è ancora un gran bel pezzo di hardware. Il software, beh, è un discorso a parte.