𝐋𝐀 𝐌𝐔𝐒𝐈𝐂𝐀 𝐂𝐎𝐌𝐄 𝐏𝐑𝐀𝐓𝐈𝐂𝐀 𝐃𝐄𝐋𝐋'𝐈𝐌𝐏𝐎𝐒𝐒𝐈𝐁𝐈𝐋𝐄 - Monografie oltre ai generi
𝗙𝗿𝗮𝗻𝗰𝗼 𝗗𝗼𝗻𝗮𝘁𝗼𝗻𝗶 - 𝗳𝗼𝗿𝗺𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮 𝗶𝗻𝗳𝗶𝗻𝗶𝘁𝗮
Dopo l'ultimo episodio incentrato su Patti Smith (disponibile qui: https://bit.ly/mcpdi-smith), come primo protagonista del 2022 l’autore Michele Selva racconta la figura di uno dei "mostri sacri" del contemporaneo musicale italiano e internazionale, Franco Donatoni (1927 - 2000). Con un carisma e personalità fuori dal comune e spesso sottovalutato in certi ambienti accademici, alla vasta figura di Donatoni corrisponde un'altrettanto complessità musicale: un’esperienza iniziata nell’orbita bartókiana e petrassiana, per poi confrontarsi con il serialismo e con l’indeterminismo di John Cage, giungendo infine, alla soglia degli anni Ottanta, a una stilizzazione radicale, offrendo l’occasione di affrontare alcuni dei più importanti nodi teoretici della storia della musica nella seconda metà del ventesimo secolo.
In questa puntata di La Musica come Pratica dell’Impossibile si parla delle tre anime del Donatoni, quella accademica, che lo porterà ad insegnare nei conservatori e negli istituti di Milano, Torino, Siena e Bologna; quella del compositore, come detto radicale in età matura nel approccio all'indeterminismo e allo sviluppo linguistico della composizione; e quella dello scrittore e intellettuale: nei suoi libri, tra gli altri “Questo” e "Antecedente X” (rispettivamente 1970 e 1980, Adelphi edizioni) parole barocche e profonde sulla musica ma non solo, anche tanti temi biografici e intimità.
Un programma a cura di Michele Selva
Regia di Alessandro Renzi