Checkpoint della Fame: come Israele umilia i civili palestinesi per una razione di pane
🔎 Denudazione di civili palestinesi ai checkpoint per ottenere cibo: analisi giuridica ❗️1. Violazione della dignità umana (civili, non detenuti) "Thousands… have taken their shirt off" – Netanyahu 🔴 Se si tratta di civili affamati, non combattenti, costretti a spogliarsi per dimostrare di non avere armi prima di ricevere cibo, siamo di fronte a un caso evidente di:
- Trattamento degradante e inumano, vietato dall’art. 3 comune alle Convenzioni di Ginevra.
- Violazione dell’art. 27 della IV Convenzione di Ginevra, che tutela i civili anche sotto occupazione: «Essi saranno trattati con umanità e protetti contro ogni atto di violenza o intimidazione, contro gli insulti e la curiosità pubblica.»
👉 La denudazione sistematica non può essere giustificata da misure di sicurezza, se fatta in modo indiscriminato e privo di base razionale individuale. ❗️2. Uso del cibo come arma Netanyahu usa come "prova" il fatto che i corpi non siano emaciati per negare che ci sia fame, ma questo:
- Smentisce dati ONU, OMS, MSF e altre fonti, che parlano di carestia imminente, malnutrizione grave e bambini morti di fame a Gaza.
- Svela una strategia di controllo, in cui il cibo viene concesso solo dopo umiliazione e dimostrazione fisica di “innocenza”.
- Questo rientra nella fattispecie del crimine di guerra definito dall’art. 8(2)(b)(xxv) dello Statuto di Roma: "Utilizzare la fame della popolazione civile come metodo di guerra, impedendo intenzionalmente il passaggio dei soccorsi."
❗️3. Campi alimentari come checkpoint di controllo, stile detentivo La descrizione corrisponde a una struttura non neutrale di distribuzione del cibo:
- Gestita da contractors USA, non da enti umanitari indipendenti.
- Protetta militarmente da Israele.
- Condizionata all’attraversamento di checkpoint e umiliazioni.
⛔️ Questo configura una forma di apartheid alimentare e controllo selettivo dell’accesso ai beni di sopravvivenza. ⚖️ Conclusione: possibile crimine contro l’umanità ❌ La denudazione sistematica dei civili affamati per accedere al cibo:
- Viola l’art. 7(1)(k) dello Statuto di Roma: "Altri atti inumani di gravità analoga, intenzionalmente causanti grandi sofferenze o danni gravi alla integrità fisica o alla salute mentale o fisica."
- Assieme al blocco degli aiuti umanitari e all’uso del cibo come leva di controllo, potrebbe costituire crimine contro l’umanità, crimine di persecuzione e crimine di guerra.
Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/geopolitica-decodificata--6262622/support.