Giuspin, il figlio del Cavalier Colli, ne ha fatta di strada dai tempi in cui frignava sotto i portici di Piazza Castello! A quindici anni è entrato a “La Stampa” come fattorino, a trentacinque è Direttore Amministrativo del giornale e uomo di fiducia del proprietario, Alfredo Frassati. Entrambi sono antifascisti. L’avvento del fascismo è accompagnato da fatti e misfatti che la gente vuol conoscere, i giornali vanno a ruba. Giuspin fa un patto con Frassati: una lira in più per ogni copia in più che venderà. Investendo sulla distribuzione capillare, sugli edicolanti e gli strilloni, e sfruttando al massimo i fatti della cronaca (la marcia su Roma, il delitto Matteotti, l’attentato di Bologna al Duce) “La Stampa” si diffonde sempre più e il ragionier Colli diventa ricco. Giuspin e sua moglie Enrica hanno quattro figli. Il più grande è Giorgio che da ragazzo non pensa che alla Juventus e poi diventerà filosofo. Giuspin è famoso per la sua estrema attenzione nello spendere, è capace di infinite trattative coi giornalisti per contenere anche di poco le loro note –spese. Quando però si tratta di spendere per arrivare primi su una notizia, non bada a spese. Mussolini lo ha preso di mira, insieme a Frassati. Quest’ultimo viene costretto a vendere al senatore Agnelli. Giovanni Agnelli acquista la Stampa e rassicura Colli che farà di tutto per proteggerlo dalle ire del Duce. Quando però Colli litigherà col nuovo Direttore, il prodigo Curzio Malaparte, fascista della prima ora, Mussolini otterrà la sua testa e Giovanni Agnelli si dovrà accontentare di licenziare Malaparte.Coi soldi guadagnati e ben investiti Giuspin continuerà la sua vita agiata senza più poter lavorare fino alla caduta del fascismo.
Con Raffaele Farina (Giorgio Colli), Davide Garbolino (Giorgio Colli giovane), Edoardo Camurri (voce fuori campo), Massimo Loreto (Friedrich Nietzsche), Mario Cei (Mazzino Montinari), Jacopo Sarno (Mazzino Montinari giovane), Roberta Petrozzi (il Nou), Sara Dho (il Nou giovane), Luca Sandri (Giuseppe Colli), Massimiliano Zampetti (Pietro Colli), Antonello Governale (Luciano Foa), Elia Schilton (Giulio Einaudi) Marco Cortesi (Paolo Boringhieri), Enrico Bertorelli (Giovanni Agnelli) e con Roberto Albin, Alan Alpenfelt, Lucia Angella, Alessandro Castellucci, Marco Cortesi, Riccardo Buffonini, Davide Farronato, Ketty Fusco, Diego Gaffuri, Simone Lupinacci, Luca Maciacchini, Jasmine Mattei, Valentina Mignogna, Giuseppe Palasciano, Margherita Saltamacchia, Dario Sansalone, Maria Vittoria Scarlattei, Anahì Traversi, Simon Waldvogel, Antoinette Werner, Tatiana Winteler. Presa del suono, editing e sonorizzazione: Thomas Chiesa Produzione: Francesca Giorzi (RSI 2016)