In Svizzera Giorgio in un primo tempo viene internato nel campo di lavoro di Travelan, dove pela patate e crede che la guerra finisca da un momento all’altro. In seguito viene mandato a Trevano, presso Lugano. Intanto la guerra continua imperterrita. Nel castello di Trevano organizza dei corsi per i ragazzi italiani profughi. Anche in Svizzera fa amicizie che dureranno nel tempo col drammaturgo e filosofo Alessandro Fersen e col giovane Eugenio Casin, che sarà nel dopoguerra il primo editore di Primo Levi. Finalmente il 25 aprile del 1945 gli strilloni annunciano sul lungolago i titoli dei giornali: la guerra è finita.
Con Raffaele Farina (Giorgio Colli), Davide Garbolino (Giorgio Colli giovane), Edoardo Camurri (voce fuori campo), Massimo Loreto (Friedrich Nietzsche), Mario Cei (Mazzino Montinari), Jacopo Sarno (Mazzino Montinari giovane), Roberta Petrozzi (il Nou), Sara Dho (il Nou giovane), Luca Sandri (Giuseppe Colli), Massimiliano Zampetti (Pietro Colli), Antonello Governale (Luciano Foa), Elia Schilton (Giulio Einaudi) Marco Cortesi (Paolo Boringhieri), Enrico Bertorelli (Giovanni Agnelli) e con Roberto Albin, Alan Alpenfelt, Lucia Angella, Alessandro Castellucci, Marco Cortesi, Riccardo Buffonini, Davide Farronato, Ketty Fusco, Diego Gaffuri, Simone Lupinacci, Luca Maciacchini, Jasmine Mattei, Valentina Mignogna, Giuseppe Palasciano, Margherita Saltamacchia, Dario Sansalone, Maria Vittoria Scarlattei, Anahì Traversi, Simon Waldvogel, Antoinette Werner, Tatiana Winteler. Presa del suono, editing e sonorizzazione: Thomas Chiesa Produzione: Francesca Giorzi (RSI 2016)