Questo è l’ultimo dei racconti di Mowgli. Si svolge tutto in una sola giornata e si incentra sull’arrivo della Primavera nella Giungla. È un momento magico per tutti i Popoli, ma per Mowgli sarà un’occasione di grande conflitto interiore in cui dovrà scegliere come proseguire il suo cammino. Lo vediamo correre a destra e a manca nella Giungla, prima infastidito, poi di nuovo energico, poi profondamente triste. Così confuso che penserà di essere stato avvelenato. Il Tempo della Parlata Nuova lo renderà inquieto e mentre tutti i suoi amici – Ferao, Mor, Mysa, Bagheera, Bigio – saranno presi dai canti della Primavera, lui sarà sospinto da una forza incomprensibile verso il Villaggio degli Uomini.

I Cani Rossi è il racconto che completa la storia del Branco di Seeonee, che ne La Tigre! La Tigre! avevamo lasciato sciolto e privato del Capo del Branco, per colpa dell’opportunismo dei Lupi che ne avevano fatto parte. Lo ritroviamo ora ricreato dai giovani Lupi che al tempo di Shere Khan erano poco più che cuccioli, i quali, su suggerimento di Akela, si sono riuniti sotto un nuovo capo branco, Phao. Mowgli ha ripreso a fare una vita regolare e serena, siede ora accanto ad Akela sulla Rupe, sulla roccia più in alto di Phao, ed è lieto che il nuovo riformato Popolo Libero non abbia dimenticato le vecchie usanze.

In questo Racconto, ritorniamo con Mowgli e Kaa in un luogo conosciuto, le Tane Fredde. Ora un Mowgli saggio, adulto, misurato, si trova ad avere a che fare con una cosa di cui non conosce il senso né la dimensione: l’avidità umana. Per prima cosa abbiamo modo di conoscere meglio il rapporto tra Kaa e Mowgli: i due, infatti, dopo tanto tempo, sono amici di Caccia e di gioco, si pungolano e si provocano ad ogni occasione, e sarà proprio Kaa a voler mettere alla prova il Cucciolo d’Uomo, portandolo dal Cobra Bianco, custode del tesoro delle Tane Fredde.

Data la sua complessità, L’Invasione della Giungla è un racconto opzionale per la nostra Associazione. È infatti importante che l’Akela che lo racconta abbia la capacità di smussarne gli angoli, avendo chiaro che il racconto non va edulcorato, bensì veicolato con proprietà di rielaborazione nei suoi concetti chiave. Il racconto segue di poco, a livello temporale, gli eventi de La Tigre! La Tigre! ed è proprio a seguito di quegli eventi che Messua e suo marito sono stati imprigionati dagli abitanti del villaggio, considerati colpevoli di aver dato protezione e sostegno al Demonio della Giungla.

Il racconto inizia in un luogo diverso, che non ci è familiare. Come Mowgli, anche noi siamo trasportati nella realtà del Villaggio degli Uomini, con tutte le sue difficoltà, complicazioni, incongruenze. Mowgli non fa fatica, però, ad impararne gli usi e costumi. Le leggi e le regole della Giungla, che Baloo gli ha insegnato con tanta fatica, si rivelano fondamentali per prendere contatto con questo nuovo Popolo, che tanto somiglia a Mowgli nell’aspetto quanto gli differisce nel modo di fare.

Sono passati 10 anni dalla Tregua dell’Acqua. Mowgli è ora esperto di tutte le cose della Giungla e ha guadagnato un posto alla Rupe del Consiglio. Ma ancora la sua crescita non è conclusa. È infatti questo il momento della consapevolezza e della ricerca di sé per il Cucciolo d’Uomo. Ripudiato dal Branco, perché uomo, non riesce ancora a trovare la propria strada.

Il racconto si apre con l’introduzione della Tregua dell’Acqua, la più grande espressione della grandezza e della perfezione della Legge della Giungla, che senza dubbio corre “come la liana avanti e indietro” a regolare tutte le cose del mondo. La siccità ha colpito la Waingunga e, per poter sopravvivere, tutti i popoli mettono da parte il proprio istinto e si stringono assieme in questo momento di difficoltà.

Nel secondo racconto, Mowgli sta iniziando a cacciare nella Giungla grazie agli insegnamenti dei suoi Maestri. Appare subito chiaro come la conoscenza della Legge della Giungla, che regola la vita di tutti quelli che la abitano, sia fondamentale per poter vivere in sicurezza e in armonia. Espressione di queste tante e nuove regole da imparare sono anche le Parole Maestre, che permettono a Mowgli di “presentarsi” con la doverosa cura a tutti i Popoli che potrà incontrare nel proprio cammino

Questo è il primo Racconto dove viene introdotto il lungo percorso di Mowgli, che inizia dall’incontro casuale con Babbo Lupo e Mamma Lupa, quando il Cucciolo d'Uomo sfugge da Shere Khan e da morte certa. Un percorso che lo condurrà verso la maturità e l’età adulta con tutto quello che ne consegue: da “bimbo nudo dalla pelle scura che aveva appena imparato a camminare” a “Signore della Giungla”

Introduzione del Commissario Nazionale di Branca L, Francesco Lizza, all’audiolibro I “Racconti di Mowgli” in cui viene raccontata la genesi del progetto e come utilizzarlo al meglio per potenziare la tecnica del Racconto Giungla in Branco.