Riassunto dell'omelia
L'interpretazione dell'età avanzata e della morte
Un recente incontro con un gruppo di adulti e anziani ha portato a una riflessione sull'età avanzata e sulla morte, partendo dal libro del Qoèlet. Esistono due modi di vivere questa fase: con cinismo, ritenendo tutto vano, oppure con intensità, vedendola come un'opportunità per continuare a donare. L'omelia di Don Giovanni Nicolini del 2017, ha offerto una chiave di lettura preziosa: la paura della morte si supera concependo la vita come un’offerta. In questa prospettiva, la morte diventa un’amica da accogliere con serenità.
L'offerta di Maria e Giuseppe: la presentazione di Gesù al Tempio
Maria e Giuseppe, seguendo la legge mosaica, portano Gesù al Tempio dopo 40 giorni dalla nascita per offrirlo a Dio, in quanto primogenito. La pratica deriva dall’Esodo, quando Dio dichiarò che ogni primogenito era Suo, ricordando la notte della Pasqua ebraica. Per riscattare Gesù, Maria e Giuseppe offrono due tortore o due giovani colombe, sottolineando che tutto ciò che è prezioso, persino un figlio, appartiene a Dio. Questo gesto invita ogni credente a considerare ciò che possiede, inclusi i figli, come un dono da restituire al Signore.
Simeone e Anna: esempio di vita consacrata
Simeone e Anna, due anziani che hanno dedicato la loro vita a Dio, sono illuminati dallo Spirito Santo. Simeone, un servo fedele, aveva ricevuto la promessa di vedere il Messia prima di morire. Quando finalmente prende Gesù tra le braccia, pronuncia il "Nunc dimittis", la preghiera che la Chiesa ripete ogni sera. Anna, una profetessa di 84 anni, ha trascorso la sua vita tra digiuni e preghiere nel Tempio. La loro testimonianza mostra che la consacrazione a Dio non è solo per monaci e suore, ma è una chiamata universale a vivere ogni aspetto della vita come un’offerta a Lui.
L'offerta come dimensione universale della fede
Il profeta Malachia annuncia che l’offerta del popolo sarà gradita a Dio grazie alla purificazione portata dall’Angelo. La vita di ogni credente può essere un’offerta al Signore, non solo attraverso la preghiera, ma anche tramite azioni concrete di carità e dedizione. Anna, per esempio, non si limita a ricevere il dono dell'incontro con Gesù, ma lo annuncia con gioia, invitando tutti a riconoscerlo.
Gesù, l'offerta perfetta per la salvezza dell’umanità
La vita di Gesù infine è un’offerta totale, dal momento della sua presentazione al Tempio fino alla croce. La Lettera agli Ebrei sottolinea come, attraverso la sua morte, Egli abbia sconfitto colui che ha il potere della morte, il diavolo, liberando l’umanità dal peccato. Gesù è sacerdote misericordioso e sacrificio vivente, che porta luce e salvezza a tutte le genti.
L’Eucaristia e la vita quotidiana come offerta
La celebrazione dell’Eucaristia è il momento in cui ogni credente è chiamato ad associare la propria vita al sacrificio di Cristo. Al pane e il vino, trasformati nel corpo e sangue di Gesù, assiociamo l’offerta della nostra esistenza. Ogni gesto di carità, cura e attenzione verso gli altri diventa un atto di donazione a Dio. Questa consapevolezza permette di superare la paura della morte e di vivere ogni istante con pienezza. L’offerta è la via della pace per tutti, giovani, anziani, malati e sofferenti.
Ringraziamo Maria, Giuseppe, Simeone, Anna e soprattutto Gesù per averci mostrato questa strada di dono e pienezza di vita.