Quest'anno il nostro didascalista è andato in pensione.

ATTACCATEVI AL TRAM.

#OnlyJoke #asdasd

"La camera dei segreti è stata aperta, nemici dell'erede temete!"

Chi si rivelerà il degno e stimato eroe che riuscirà a decriptare il codice pavonico attraverso cui, infine, sarà possibile raggiungere quella che Ponce de Leòn chiamava "Aqua de Vida" ("Elisir di Lunga Vita")?

Quali sfide dovrà affrontare tale eletto per conquistare la benevolenza del condottiero di un impero improntato alla coltivazione di grano, perlopiù nei territori dell'Ovest?

Risulterà efficiente districarsi attraverso variegati giochi di parole per l'accettazione nello sconfinato Regno dei Cieli ad opera dell'Onnipotente?

Domande inutili. Domande senza una risposta. Domande pleonastiche. Domande a cui, a causa della presenza dei soliti idioti, non viene affibbiato alcun fondamento. Il dispiacere più grande, però, è di un ragazzo, Gerry Cassano, che si presta ad essere lapidato dalle parole meschine e taglianti di due (s)talker inesperti, costretti a mettersi in gioco per riuscire a portar da mangiare alle proprie misere famiglie.

Tra di voi. vi è qualche anima pia che comunichi loro che le piattaforme sulle quali condividono questo scempio non fanno parte di quella categoria di siti che stipendiano poveri lavoratori part-time? 

Se sì, che si faccia avanti.

"Vabbè is the same!"

L'arrogarsi il diritto di poter esprimersi in questi termini beceri è sicuramente il marchio di fabbrica di due mentecatti, fieri del loro sporco operato, come fieri erano i briganti che nel passare da una campagna all'altra usurpavano i poveri vassalli di ogni bene. Antonio e Leonardo, figli illegittimi dell'ormai storico Carmine Crocco, si ritrovano soli, abbandonati, lasciati perire nella loro stessa misera comicità che tende, come una linea retta, verso un'infinito ignoto, ma pur sempre macabro e oscuro, data la possibilità di averne potuto conoscere il punto di partenza.

In questo episodio, che tratterà da vicino le conseguenze di un approccio errato, vi sentirete come reclusi in un delle famigerate celle di Alcatraz, pervasi dalla volontà di evadere, ma consapevoli dell'impossibilità di creare un valido piano di fuga. Spero solo che all'interno della vostra 'stanzetta di prigione' sia presente un oggetto contundente con il quale potervi togliere la vita ed evitare così che lo facciano due voci irritanti.

Le Forze dell'Ordine devono sapere il rischio che corrono i prigionieri sventurati, devono sapere che questa è una tortura, e come tale, è illegale in tutti (o meglio quasi tutti) gli stati del mondo.

Le Forze dell'Ordine devono sapere.

Tutti devono sapere.

Lasciatevi trasportare verso gli inferi più gelidi da una sinfonia avvilente composta da rumori gravi e perpetui che raccolgono in sé lo struggimento caratteristico di una preda posta nella situazione di riconoscimento del suo mattatore. Questi 12 minuti di solfeggio mortale non faranno altro che arrecare più dolore di quanto abbia fatto una pandemia che, in poco più di un anno, ha stravolto il processo naturale di una vita artificiosa (considerando anche le conseguenze che essa stessa comporterà); arpeggi molesti, arrangiamenti scomodi e accordi spiacevoli accompagnano tragicamente l'andatura sconnessa di un episodio straordinariamente abominevole, nel quale i due scienziati esaltati scelgono di condurre un esperimento malsano (consistente nella somministrazione di 50cc di interrogativi) sulla povera figura di un pianista affermato: Costantino Carrara.

Alla luce di tutto questo, qualora mi stessi leggendo, vorrei sincerarmi delle tue condizioni.

Attendo sue.

God bless the Master.

Al giorno d'oggi si possono definire certe soltanto due sfere: la prima è quella  che comprende tutto il 'ricollegabile' al concetto di fatalità; la seconda, invece è rappresentata dal raccapricciante concatenarsi di parole volte a creare un episodio come questo. "FIGHT CLU3" è l'errore primordiale, il peccato originale evocato dall'arroganza, dall'invidia e dai pensieri sbagliati che, in un certo qual modo, governano le tristi esistenze dei fondatori, vittime di quella che possiamo definire "schiavitù sociale".

A farne le spese è una povera ragazza, attrice di professione, che cerca di sdoganare la veridicità degli ideali ingiustificati al fine di rendere nota la facilità con cui è possibile annientare il  non-acume di alcune figure che abitano ogni angolo del nostro mondo degradato.

Ciao Gaia, mi auguro tu stia bene. 

Scusa.

Se il pubblico dovesse chiedere di concentrare questi 18 minuti immondi in un unico termine che riesca anche a dare una visione ideale dell'argomento trattato, sarebbe del tutto ottimale scegliere: 'tempesta di pensieri'; un tornado dalla letalità di eguale portata dei raggi Γ venuti fuori dopo la disastrosa esplosione del reattore 4 della centrale nucleare di Černobyl', complessivamente il riassunto di un'opera malriuscita riguardante quelle che sono le fobie più singolari che affliggono una copiosa percentuale di una razza ormai prossima all'estinzione. Voi, uditori, sarete vittima di un difficile dialogo non fruibile, costellato di errori grammaticali e genetici (quali i due stessi portatori di sapere non richiesto) che renderanno la vostra esistenza di durata paragonabile alla velocità con cui la stessa grafite presente all'interno del marchingegno ucraino sopracitato (per di più costruito malamente) si riversò sull'allora ridente cittadina di Прип'ять (traslitterato: Pryp'jať).

Siete davvero sicuri di condannarvi a tale scempio?

decurtazione

/de·cur·ta·zió·ne/

sostantivo femminile

Diminuzione, riduzione, spec. riferito a somme di denaro o a operazioni finanziarie.

Questa: l'unica definizione possibile di un ennesimo episodio sconcertante prodotto dalla mente spostata di due garzoni, che cercano, invano, di allietare il tempo vitale dell'ormai non-più-utopico pubblico, ricorrendo alla memoria di un'età oscura e lugubre, capostipite della famiglia di problemi che maggiormente scuotono il globo terrestre. Giunti a cotanta sofferenza, l'interrogativo che noi comuni mortali ci poniamo è senza dubbio:

"Si potrà  un giorno considerare sovvertita questa dittatura mediatica impostaci da due ignobili fallocefali?"

"Pilotiamo il vostro pomeriggio verso nuovi orizzonti"

Un composto chimico che genera reazioni imbarazzanti prodotte dal connubio sbagliato di due personalità brutte e sottosviluppate, "00Brutto" rappresenta l'esordio di quella che tra qualche anno definiranno come generazione 'da buttare nel cesso'. Leonardo e Antonio si cimentano nel raccontare all'utopico pubblico situazioni malsane per il quieto vivere, dopo, ovviamente, aver presentato un progetto disastroso, destinato allo sfacelo.