Testo della catechesi Nonostante ci sia una sottile differenza, oggi i termini fumetto e graphic novel sono quasi sinonimi. Se quest’ultimo è tecnicamente un “romanzo a fumetti”, il primo, più semplice – ma non per questo rivolto ad un pubblico solo infantile, anzi! – , ne è l’origine, a partire dall’irriverente monello Yellow Kid, creato dalla matita dello statunitense Richard Felton Outcault il 5 maggio 1895, inizialmente pubblicato come supplemento domenicale del quotidiano New York World. Ma il fumetto, termine che indica la “nuvoletta” in cui compare lo scritto, oggi più che mai è capace di veicolare anche il messaggio biblico. Le testimonianze a riguardo sono diverse, ad esempio La Bibbia edita dalla Panini Comics, che attraverso un tratto davvero bello, ma austero ed evocativo (la distruzione di Sodoma e Gomorra è spettacolare!), ha dato vita ai due volumi L’Antico Testamento e Il Nuovo Testamento (che rispetto al primo utilizza colori molto più vivaci, a tratti quasi liturgici) grazie ad autori come il disegnatore croato Damir Zitko, il franco-brasiliano Jean-Christophe Camus e il belga Michel Dufranne, che, laureatosi in psicologia per poi dedicarsi al mondo dei giochi di ruolo e a pubblicazioni di fantascienza, ama nascondersi sotto lo pseudonimo Miroslav Dragan. A loro si aggiungono Dušan Božić e l’altro croato Dalibor Talajić, passato dall’insegnare clarinetto a Zagabria a diventare una matita della Marvel, disegnando tra gli altri Deadpool, X-Force, Wolverine, Dracula, Punisher e Shang-Chi. Se la copertina del primo volume è rappresentata dalla scena in cui Mosè divide le acque del Mar Rosso – un vero capolavoro! – , in quella del secondo ecco un Gesù “alla Zeffirelli”, che, con un riflesso del sole a fargli da aureola, è immerso nelle acque – questa volta del Giordano – e guarda verso l’alto, luogo in cui è situato sia il Padre sia il potenziale lettore. Ma è la conclusione dell’intera opera a far riflettere: la quarta di copertina (il retro, tanto per intenderci) ritrae il sole che si fa largo tra le nubi, in cui capeggia la scritta «Si conclude la nuova, spettacolare versione a fumetti della Bibbia per i lettori del XXI secolo.. Un adattamento fedele e, allo stesso tempo, straordinariamente moderno». Confermiamo, è proprio così. Ancora più interessante è forse La Bibbia a fumetti. La storia della redenzione, la cui versione originale inglese è The action Bible, del 2010. L’opera, che utilizza un disegno più “animato” – cioè non troppo verosimile (il fisico di Gesù crocifisso non è da meno di quello di Sansone, né ha qualcosa da invidiare a un moderno body-builder) – , è curata dal pastore protestante Doug Mauss, mentre le illustrazioni sono di Sergio Cariello, fumettista residente in Florida, anch’egli passato tra le fila della Marvel. Tradotta in 29 lingue e distribuita in 32 paesi, è un estratto della Sacra Scrittura disponibile in più di 50 lingue, grazie anche allo Youth For Christ (YFC), un movimento cristiano giovanile che, nato nel 1940 a New York, opera su scala mondiale e si propone di evangelizzare in primis gli adolescenti. Di questi tempi, in cui l’ateismo giovanile prolifera, beh, davvero lodevole! Il curatore Doug Mauss introduce la sua opera rivolgendosi direttamente al lettore: «Anche se è difficile che si pensi a lui in questi termini, è Dio il primo grande eroe della storia. Si rimane tutti senza fiato quando Superman fa volare via un’auto con un soffio; con il suo soffio, però, Dio ha creato l’intero universo. Superman potrebbe salvarci da un guaio con la sua forza, ma Gesù ha salvato il mondo intero con la sua morte. Poi ci sono gli esseri umani che Dio ha scelto per compiere il suo piano divino: sebbene imperfetti, anche loro furono dei supereroi meravigliosi – marvel, aggiungiamo noi, non significa forse “meraviglia”?! E prosegue – Leggi il racconto di Sansone che si avventa su un esercito di filistei, uccidendoli tutti senza avere a disposizione nient’altro che una mascella d’asino. Sc...