Il cristiano vive contatti vivi col Padre, col Figlio e con lo Spirito Santo. I pagani conoscono poco o nulla di Dio. Lui conosce in pienezza Dio. Per questo lo pratica in pienezza e ne è ogni giorno rafforzato e rallegrato.

Sopraggiunto lo Spirito Santo, i primi cristiani avvertono che sulla terra la vita è cambiata. E questa vita nuova sta anzitutto dentro di loro. Anche tu lo avverti e lo vivi, giorno dopo giorno? Gioisci di ciò esattamente come fu per loro?

Piuttosto di chiederti dove va Gesù, salendo al cielo, cerca di capire dove Lui vuole portare te. Quando, indeciso, magari schiacciato da dubbi, temi che Gesù non sia affatto in grado di estrarti dai pasticci che ti perseguitano, è proprio allora che tu devi prendere in seria considerazione il fatto che Gesù ha pubblicamente manifestato ai suoi discepoli di essere ormai entrato nel mondo di Dio. Così, non basta affermare in modo supreficiale e del tutto generico che Gesù è Dio, si fa decisivo il riconoscere il fatto dell'Ascensione e accettarne tutte le conseguenze.

Prima che essere una legge, la fede è per ogni cristiano una splendida prospettiva di vita che Gesù stesso di schiude davanti alla sua coscienza. Oggi, molti lo stanno pericolosamente perdendo di vista. Vivono dopo essersi abituati a stabilire un curioso rapporto con Dio. Non partono da Lui, ma da se stessi. Succede allora che, anziché essere loro a seguire Dio, loro pretendono che di continuo sia Dio a seguire i loro intendimenti. Così, non sono loro a lasciarsi convertire da Dio. Al contrario, loro pretendono che sia Dio a seguire loro. Pietro, pertanto, propone oggi a tutti un esempio prezioso e luminoso su ciò che il cristiano deve vivere per essere realmente cristiano.

Nel cristiano la fede non parte mai da lui, ma da Gesù. Tu da dove la fai partire? Ti chiedi mai cosa rappresentano in concreto per te le forze divine della resurrezione? Percepisci vicina a te la persona di Gesù, proprio come sentivano i primi cristiani? Avverti che Lui chiama anche te a realizzare in nome del Padre un qualche compito particolare nel mondo in cui vivi?

La fede non parte né dal pensare né dall'agire, ma dall'essere stati resi da Dio una "nuova creatura". Prova allora a valutare come stai vivendo i momenti nei quali la tua esitenza terrena si riempie di fatti cariche di animosità, insofferenza, disprezzo, ira, violenza? Quando ti capita tutto ciò, la vita dove finisce per portarti? Oppure sei tu a reagire e, allora, al contrario, tu dove sai portarla?

È che alcuni odiano il sacrificio mentre altri non ne possono fare a meno. Dietro questa affermazione sta un preciso dato di fatto.  Tu sai che il Signore non abbandona. Mai. Ma, talvolta, lo trovi al tuo fianco come tu proprio non ti aspetti né, tanto meno, vorresti. Infatti non elimina le difficoltà che ti complicano il vivere oppure non risolve i problemi che ti stanno angustiando. Qui, facilmente spunta un pasticcio: ritrovarsi a dovere affrontare questioni spirituali senza essere persone capaci di spiritualità. Allora si finisce per colorare difficoltà o problemi coi colori della polemica che contrappone sempre più a Dio. Ciò diventa presto fatale. Va corretto in fretta.

La risurrezione trasforma radicalmente i contenuti centrali della religione. Dio orienta nel credente la capacità di progettare la vita verso direzioni per lui assolutamente inedite. Parte dal trasformare la sensibilità. Procede con l'immettere forze sconosciute agli altri. Stabilizza la coscienza e la stessa volontà. Ciò porta gioia e anche pace. Ma, insieme, rivoluziona il pensare e lo stesso agire. Per questo la vita cambia.

Oggi, la città necessita di resurrezione. Sta attendendo chi gliela porti, nel nome di Gesù risorto.

All'inizio della Settimana Santa non  chiederti cosa "è" la Settimana Santa. Piuttosto, chiediti cosa Dio ti sta chiamando a "vivere". Cerca, allora, di scoprire come Dio ti sta cambiando nel profondo del tuo animo. Ciò ti consentirà di conoscere cosa toccherà a te cambiare nel mondo che concretamente ti circonda, dal momento che Dio ti fa rinascere proprio per realizzarlo fino fondo. Dio, infatti, interviene su di te semplicemente perché si sta aspettando qualcosa da te. Per te, ciò sarà senz'altro gioia. Grande. Meglio, unica.