Mi chiamo Nino Angelo e sono nato al Croppo di Trontano, vicino a Domodossola, il 25 luglio 1925.Fui partigiano della II Divisione Garibaldi “Redi”, Brigata “Comoli”, con il nome di battaglia “Lello”.
Svolgevo l’attività di geometra come professione e non rimpiango di non essermi adagiato nel mio lavoro e di aver invece lottato per la libertà dell’Italia. Purtroppo, assieme ad altri cari amici partigiani, morii nella battaglia di Gravellona il 14 settembre 1944, pochi giorni dopo la liberazione dell’Ossola! Sognavamo di allargare i confini della libera Repubblica dell’Ossola, ma pagammo con la vita i nostri ideali!
Pensate: ero entrato nella Resistenza da circa un mezzo e mezzo, che sfortuna! Allora non sapevo che un altro Nino Angelo esisteva e viveva in parte quasi le mie stesse esperienze! Dovete sapere che lui era di Cuneo, ma fu pure partigiano come me, non della mia Divisione ma della Brigata “Liguria” fornendo assistenza per gli aviolanci alleati in aiuto alle formazioni partigiane. Anche lui morì giovanissimo, il 25 agosto 1944, durante la battaglia di Pertuso, vicino ad Alessandria, perchè sbarrò la strada ai tedeschi, costringendoli alla ritirata. Rimasto però ferito nello scontro, venne trasportato in barella da suo padre, alla volta dell’ospedale partigiano di Bramaiano di Bettola, in provincia di Piacenza, ma morì durante il viaggio per la cancrena. Non è strano che due ragazzi con lo stesso nome e cognome hanno avuto lo stesso destino?
Noi abbiamo fatto la nostra parte, tocca a voi, oggi, fare in modo che i popoli vivano in pace!