In un video girato ieri al consiglio comunale di Genova, la sindaca Silvia Salis legge alcuni insulti e volgarità che riceve quotidianamente sui social, sintomo di una mentalità sessista e maschilista ancora pervasiva. E c’è ancora chi dice che non serva educare fin da bambini nelle scuole all’affettività.

Giulia Cecchettin è stata uccisa due anni fa, l’11 novembre del 2023. Suo padre Gino ha dato vita a una Fondazione per aiutare a contrastare la violenza di genere. Ieri ha annunciato un’iniziativa: video formativi per gli insegnanti della scuola primaria. E ha chiesto al ministero dell’Istruzione: supportateci anche voi.

Avrete visto tutti il video girato a Parma, probabilmente la sera del 28 ottobre, anniversario della marcia su Roma: cori al Duce e “camicia nera trionferà” provenienti dalla sede di Fratelli d’Italia di borgo del Parmigianino, intonati da un gruppo di ragazzi del movimento giovanile, Gioventù nazionale. Mi sarebbe piaciuto leggere una parola di condanna della leader del partito, Giorgia Meloni.

Ieri Luca Zaia, ancora per poche settimane presidente del Veneto, ha detto la sua sulla vicenda dello stop della Corte dei conti al ponte sullo Stretto. E ha forse dato ragione al suo leader, Matteo Salvini, che aveva usato toni durissimi contro i magistrati? Manco per niente.

Oggi arriva al traguardo parlamentare la riforma della giustizia, con il voto finale in Senato. Non potrebbe arrivare in una giornata più simbolica, dopo che ancora ieri c’è stata una polifonia di attacchi da parte del governo verso i magistrati, stavolta quelli contabili della Corte dei conti.

Il primo ministro ungherese Viktor Orban è stato due giorni a Roma. Un incontro con il papa, uno con la premier Giorgia Meloni e uno, definito “affettuoso” ma carico di tensioni dentro la maggioranza, con il vicepremier leghista Matteo Salvini.

“La nostra generazione deve preparare le condizioni perché la prossima possa parlare di pace in modo credibile”, dice il patriarca di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa. Da decenni in Medio Oriente, sa che la ricostruzione deve partire dalla fiducia negli altri e nel futuro, devastata dall’odio della guerra.

Con l’assemblea dell’Associazione nazionale magistrati che si è svolta sabato, è stato dato il via a una lunga campagna elettorale, quella per il referendum sulla giustizia. Il fronte del no è attraversato da una domanda: come spiegare ai cittadini la posta in gioco? Come non farlo sembrare semplicemente un derby tra politica e magistratura?

Puntuali come il Natale a dicembre, con la sessione di bilancio riaffiorano le tensioni che la maggioranza riesce più o meno a tenere sotto controllo lungo tutto l’anno. Ieri i due vicepremier Salvini e Tajani hanno passato la giornata a punzecchiarsi. Perché con la manovra finanziaria ognuno vuol fare bella figura col proprio elettorato, e perché la gara tra Lega e Forza Italia per il secondo posto nella coalizione è sempre aperta.

Ha riaperto ieri il museo del Louvre, tre giorni dopo l’incredibile furto che ha sconvolto la Francia. Nella fase più delicata della Quinta repubblica, ci mancava solo quello, il tempio laico della cultura e della grandeur francese violato come fosse un gioco da ragazzi.