In questo episodio:
- I mercati azionari hanno registrato un recupero impressionante, spinti dalla temporanea distensione dei dazi USA-Cina, dagli accordi strategici firmati da Trump in Medio Oriente e da un forte posizionamento tecnico, con flussi di acquisto da parte di fondi sistematici e investitori retail.
- Il mercato sta prezzando uno scenario molto ottimistico, con volatilità ai minimi e spread di credito compressi. Tuttavia, permangono elementi di debolezza, come i dazi ancora elevati, segnali di rallentamento dagli hard data e la perdita del rating AAA da parte di Moody’s.
- Valutazioni elevate e ritorno di attrattività dei bond: Con i rendimenti dei Treasury a 30 anni tornati al 5%, il confronto con l’S&P 500 — scambiato a 22 volte gli utili attesi — suggerisce una possibile rotazione verso le obbligazioni, in un contesto dove il margine per ulteriori rialzi azionari si assottiglia.
Nonostante l’apparente solidità della ripresa di mercato, l’attuale euforia sembra guidata più dalla narrativa politica che da fondamentali sostenibili. Con la volatilità ai minimi e l’esposizione ormai elevata, adottare un approccio più prudente e contrarian potrebbe rivelarsi una strategia lungimirante, in attesa di conferme concrete sugli accordi e sull’effettiva tenuta dell’economia.