Saluto la casa che mi ha accolto per tre anni.
È vuota, ma piena di ricordi.
Mi aspetta una nuova avventura, ma prima voglio concedermi il giusto tempo per le mie emozioni; servono anche a questo, i traslochi.

Perché ti alzi la mattina? Cos'è quella ragione che ti spinge a non mollare mai nonostante tutto? Ma soprattutto, perché dobbiamo partire dal "perché" per una nostra crescita?

Sogni e illusioni di una giornata che mi ha sempre ferito.
Ma il Natale cambia, perché tu sei cambiato.

Dicono che sia un giorno come tanti.
Eppure non è così, non è mai stato così.

Appunti tratti dalle prime settimane di soggiorno londinese, tra piatti (non) rotti e confusione.

La mascolinità è tossica? Oppure può essere sana? Spunti tratti da una lettura coinvolgente e da scorie passate che calzano con la tragica attualità.

Oggi ascolto il mio corpo, ascolto i segnali che mi ha lanciato negli anni; alcuni li ho ignorati, altri li ho capiti. Perché la conoscenza di sé stessi passa anche dalla comprensione del linguaggio del corpo.

Il 23 febbraio mi hanno diagnosticato la depressione. Ed è un momento, quello, che non ricorderò mai; da lì ho ricominciato a vivere, e a prendere consapevolezza di quanto la salute sia il bene più prezioso.

Ho fatto una chiacchierata col me stesso del 2016, ripercorrendo eventi e sensazioni di quel tempo. Siamo così diversi? Ma soprattutto, cosa vorresti chiedere al te stesso del 2016 se ne avessi la possibilità?

Ho impiegato un anno a scrivere questo episodio. Un anno di sacrifici, ricostruzioni, indagini, consapevolezze, cicatrici. Un anno in cui ho ritrovato il mio valore e, di valore, ne ho riconosciuto alla terapia. Quindi grazie. Alla psicologa, agli amici, a chi non mi ha voltato le spalle, a chi non sapeva cosa dire, a tutti.