𝐋𝐀 𝐌𝐔𝐒𝐈𝐂𝐀 𝐂𝐎𝐌𝐄 𝐏𝐑𝐀𝐓𝐈𝐂𝐀 𝐃𝐄𝐋𝐋'𝐈𝐌𝐏𝐎𝐒𝐒𝐈𝐁𝐈𝐋𝐄 - Monografie oltre ai generi
𝗣𝗮𝘁𝘁𝗶 𝗦𝗺𝗶𝘁𝗵 - 𝗟𝗮 𝗽𝗼𝗲𝘀𝗶𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗹𝗶𝗻𝗴𝘂𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹'𝗲𝗻𝘁𝘂𝘀𝗶𝗮𝘀𝗺𝗼
Ci siamo lasciati con il compositore italiano Luciano Berio (puntata qui: https://www.bit.ly/mcpdi-berio) e ora, proseguendo con la consueta alternanza tra autori classici contemporanei e artisti rock, ecco la nuova puntata monografica dedicata alla cantautrice americana Patti Smith.
In quest’ultimo episodio di La Musica come Pratica dell’Impossibile andiamo alla scoperta insieme a Michele Selva, della poetica della “sacerdotessa” del rock: un’icona che in oltre quarant’anni di carriera ha attraversato il punk, analizzando il mondo in tutte le sue forme d’arte, attraverso la musica, la fotografia, la poesia, i romanzi, la pittura e la scultura.
Erano gli anni ’60 quando la giovanissima Patti Smith, poco più che ventenne, si trasferisce nella vibrante New York per trovare la sua strada: comincia la sua carriera musicale nello storico CBGB’s di Manhattan, già teatro di debutti come quello dei Talking Heads, di cui si è parlato nell'episodio dedicato alla band: https://www.bit.ly/mcpdi-talkingheads
Nel 1975 incide il suo primo album, prodotto da John Cale, dal titolo “Horses”, a esso seguono gli altri tre importantissimi LP della sua discografia: Radhio Ethiopia, dedicata all’amato “primo poeta punk” Arthur Rimbaud (1976) e Easter (1978), che le porta il successo commerciale per la hit Because the Night, scritta con l'amico Bruce Springsteen.
In pochi anni la musicista americana sale all’olimpo del rock e nel bel mezzo di questa ascesa, nella primavera del ’79, lascia New York per Detroit, per seguire la famiglia e ritirarsi per lungo tempo dalle scene.
Non abbandonerà mai il suo impegno per i diritti civili e la vocazione per la sperimentazione musicale che con l’avvento degli anni ’00 si farà ancora più intensa e creativa con produzioni etnico musicologhe contaminate da suoni ambientali - come nel caso della collaborazione con i Soundwalk Collective e Philipp Glass - per un risultato assolutamente inedito e originale.
Un programma a cura di Michele Selva
Regia di Alessandro Renzi
Grafica elaborata da un'opera di Bret Polok - tutti i diritti riservati