La puntata è dedicata al grande armonicista blues James Cotton, scomparso il 16 marzo 2017 a Austin, Texas.
James Cotton nacque il primo luglio 1935, a Tunica, Mississippi. Era il più giovane di otto fratelli e sorelle che sono cresciuti nei campi di cotone, lavorando accanto a loro madre, Hattie ed il loro padre, Mose. La domenica Mose era il predicatore nella Chiesa Battista della zona. I primi ricordi di Cotton sono quelli di sua madre che riproduce i versi di pollo e treno sulla sua armonica e per alcuni anni che ha pensato che quelli erano gli unici due suoni che lo strumento poteva fare. Come regalo di Natale ebbe un’armonica, costo 15 centesimi e non passò molto tempo che iniziò a imitare i suoni del pollo e del treno.
“King Biscuit Time”, uno show radiofonico di 15 minuti, iniziò a trasmettere in diretta su KFFA, una stazione appena oltre il fiume Mississippi a Helena, in Arkansas. La star della trasmissione era una leggenda dell’armonica, Sonny Boy Williamson (Rice Miller). Il giovane Cotton accostò l’orecchio all’ altoparlante della radio. Riconobbe subito il suono di armonica e scoprì che con l’armonica si poteva fare qualcosa di più che imitare i versi del pollo e i rumori del treno! Presto fu in grado di riprodurre la canzoni di Sonny Boy Williamson.
Cotton era troppo giovane per lavorare nei campi di cotone, così portava acqua a chi lavorava. Quando era il momento per lui di prendere una pausa dal suo lavoro, si sedeva all’ombra del cavallo del caporeparto di piantagione a suonare la sua armonica.
Quando compì nove anni entrambi i suoi genitori si trasferirono e uno zio di Cotton lo portò a Sonny Boy Williamson. Quando si incontrarono, il giovane Cotton non perse tempo – iniziò a suonare la canzoni di Sonny Boy Williamson. Cotton si ricorda bene quel primo incontro: “Suonai per lui nota per nota. E lui guardava e prestava attenzione”. I due armonicisti furono da allora in poi come padre e figlio. “Io osservavo le cose che avrebbe fatto, perché volevo essere come lui. Quello che faceva lui, lo facevo anch’io”, ricorda ancora Cotton.
Sonny Boy Williamson nel suo peregrinare in cerca di ingaggi, suonò molto spesso nei vari juke joint del Mississippi e dell’Arkansas, accompagnato dal giovane Cotton che però non poteva entrare nei locali a causa della giovane età. Dopo che Sonny Boy Williamson decise di partire per Milwaukee, Wisconsin, per ricongiungersi con la moglie, Cotton ereditò la band, ma non riuscì a tenerla insieme perché era troppo giovane.
Si trasferì, quindi, a Memphis dove trovò lavoro come musicista di strada in Beale Street. Mentre si trovava a Memphis, Cotton incontrò Howlin’ Wolf, che dopo averlo sentito suonare, lo ingaggiò per suonare insieme a lui. All’età di 15 anni incise quattro canzoni per la Sun Records: “Straighten Up Baby”, “Hold Me In Your Arms,” “Oh, Baby,” e “Cotton Crup Blues”.
La KWEM, una radio di West Memphis, in Arkansas, scritturò Cotton per un programma di 15 minuti nel 1952. Questo fu un grande risultato per un bluesman che aveva solo 17 anni. Lo fece conoscere ad un pubblico più ampio: non tutti andavano nei juke joint, ma la radio trasmetteva tutti i giorni dalle 15 alle 15,30.
Cotton suonava ogni fine settimana, ma per contribuire a guadagnare di più, trovò lavoro a West Memphis come autista di un camion di ghiaccio durante la settimana. Nel dicembre del 1954, un venerdì mentre teneva un concerto presso la “Lounge Dinette”, e quando la band si prese una pausa, si avvicinò un uomo e porgendo la mano a Cotton disse: “Ciao, io sono Muddy Waters”. Aveva sentito parlare del giovane James Cotton. “Non sapevo com’era Waters, ma conoscevo la sua voce, perché avevo ascoltato la sua musica”, disse Cotton. Waters aveva bisogno di un’armonicista… Junior Wells aveva improvvisamente lasciato la band. C[...]