GIUSEPPE “PEPPINO” GARIBALDI
Un eroe italiano nella rivoluzione messicana
di Francisco Antonio Enríquez Rojas[1]
Giuseppe “Peppino” Garibaldi, nipote del celebre unificatore italiano Giuseppe Garibaldi, è una figura emblematica della Rivoluzione Messicana, dove con passione e coraggio si distinse nella lotta per la giustizia sociale. Nato a Melbourne nel 1879, ereditò il carattere avventuroso della sua famiglia e partecipò a numerosi conflitti internazionali prima di unirsi al movimento rivoluzionario messicano contro il regime di Porfirio Díaz. Nel 1911 guidò la "Legione Straniera", un gruppo di combattenti internazionali, contribuendo strategicamente alla presa di Ciudad Juárez, un punto cruciale per il commercio di armi.Sebbene la sua origine straniera suscitasse sospetti tra alcuni leader, Francisco I. Madero, principale leader del movimento rivoluzionario, difese con fervore Garibaldi, paragonandolo ad altri eroi internazionali come Lafayette e Francisco Xavier Mina. Le parole di Madero cementarono il suo ruolo nella lotta per la libertà, evidenziando il valore del suo impegno per i diritti degli oppressi.La vittoria a Ciudad Juárez segnò un punto di svolta, portando alle dimissioni di Díaz e all’avvio di una nuova era democratica. Dopo la Rivoluzione, Garibaldi proseguì le sue battaglie nel mondo, ma il suo impatto rimase indelebile in Messico. Oggi, il suo nome vive in luoghi simbolici come Plaza Garibaldi, cuore pulsante della musica e cultura messicana, a testimonianza del suo lascito di giustizia e libertà.
[1] Maggior Generale, addetto militare presso l’Ambasciata del Messico in Italia.