Essere a casa in due culture e due lingue… È possible? Certo che sì.
La situazione in Sudtirolo è molto cambiata dagli anni ’70 – dal Secondo Statuto di Autonomia. La conflittualità è andata scemando e con essa sono cambiati i problemi latenti di una società etnicamente varia… che però non riesce a percepire la diversità come opportunità. Ne parlo con Aldo Mazza, editore e pioniere della convivenza, uno che ha perseguito nella sua vita professionale e familiare il concetto di casa comune per l’Alto Adige Sudtirolo. Parliamo di radici e di identità, di storie di vita e di paure. Constatiamo che la conoscenza dell’altro e dell’altra non è cresciuta col tempo o col benessere pazzesco di una provincia di frontiera, né è cresciuta la curiosità nei confronti dei nostri vicini (anche più recenti).
Rimane così un po’ di amarezza, soprattutto per chi sogna una vita stereo per tuttƏ, un Miteinander vero, non un Nebeneinander, con uno sforzo ulteriore per scardinare un sistema, nella quotidianità, nei mass media, nel tempo libero e le amicizie, nella scuola e cultura.
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