In questa puntata, un sentito omaggio a Giorgio Armani a Milano, con la camera ardente al Teatro Armani e il ricordo della sua eredità come simbolo del Made in Italy e del valore del lavoro. Il Regno Unito è scosso dalle dimissioni della vicepremier e segretaria per l'edilizia abitativa Angela Rayner per una controversia fiscale legata alla vendita di un suo appartamento e a un trust, un evento che agita il governo Starmer e solleva dubbi sull'etica politica. In Francia, il governo Bayrou affronta un cruciale voto di fiducia l'8 settembre, essendo il terzo governo in un anno, cercando stabilità con un ambizioso piano di risanamento economico da 44 miliardi di euro entro il 2026 che include tagli alla spesa, lotta all'evasione e l'abolizione di due giorni festivi; questa instabilità preoccupa l'Europa e i mercati finanziari.Esploriamo anche i risultati di un sondaggio sull'allargamento dell'UE, che rivela un cauto ottimismo (più della metà dei cittadini è favorevole, soprattutto i giovani e paesi come Svezia, Danimarca e Lituania), con benefici percepiti come una maggiore influenza globale e opportunità economiche. Tuttavia, emergono significative preoccupazioni riguardo all'immigrazione incontrollata, alla corruzione nei nuovi stati membri e ai costi finanziari. Il sostegno per l'adesione dell'Ucraina è poco sopra il 50%, mentre quello per la Turchia è inferiore al 40%.Aggiornamenti purtroppo sulla tragedia della funicolare di Lisbona, dove sono state confermate le nazionalità di 11 vittime straniere su 16 morti totali, con indagini in corso sulle cause dell'incidente, avvenuto solo 9 ore dopo l'ultima ispezione. Tensione diplomatica per le parole della vicepresidente esecutiva della Commissione Europea, Teresa Ribera, che ha accusato Israele di genocidio a Gaza; la Commissione ha chiarito che si tratta di una posizione personale, sebbene simile a quella espressa dalla principale associazione di studiosi di genocidio.Infine, una multa salata di circa 3 miliardi di euro per Google dalla Commissione Europea per pratiche anticoncorrenziali nel settore della pubblicità online e abuso di posizione dominante. Google ha 60 giorni per mettersi in regola, ma ha già annunciato che farà ricorso contro la decisione.