Da decenni una ossessiva propaganda sinistroide ha inculcato nella gente la viscerale avversione alla cultura economica, all'etica del lavoro, alle imprese private, all'organizzazione aziendale, alla ricerca, all'innovazione, al mercato.
L'imprenditore è visto come un bieco sfruttatore, nel migliore dei casi, e come un delinquente nel peggiore.
Da questa incultura originano un fisco confiscatorio, delle regolamentazioni demenziali, un sistema giudiziario farneticante e una pervicace persecuzione di qualsiasi logica economica.