Diciamoci la verità, le nostre camminate del weekend sono ormai un lontano ricordo.
Purtroppo la pandemia si è presa anche una delle poche opportunità di contatto con la natura. Ci ha tolto il piacere della condivisione delle esperienze. L'impagabile armonia addotta dal proprio respiro che si accorda con quello della terra.
Insomma tutto ciò per cui valga la pena lottare al mondo, oggi sfugge al nostro controllo e si riappropria dei proprio spazi tagliandoci fuori. Fuori dalla natura ma dentro quattro mura.
L'evasione impossibile, potremmo chiamarla (considerate le misure di contenimento della pandemia), dovrà, quindi, necessariamente avvalersi di armi nuove (inedite) e creative. Ed è proprio della fantasia (quella dell'infanzia) che dovremmo armarci per affrontare un viaggio che nella realtà appare impraticabile. In questa nuova avventura i bambini, nel loro essere la nostra memoria perduta, sapranno, forse, meglio di guide, mappe e gps, rivelarci un mondo fantastico in cui il viaggio ovvero l'esplorazione avviene senza mettere il piede fuori dalla porta, insegnandoci, magari, che l'avventura nasce nell'immaginazione prima ancora che nella reale traduzione.