Il mattino successivo, Mathias ed Urquhart si ritrovano ad un appuntamento nei pressi delle rovine del vecchio Duomo per definire i dettagli del loro accordo iniziale. Jacop la sera stessa, decide di andare nel giardino dell’Arcivescovo di Colonia per rubare le sue mele. Nel salire su un albero, assiste alla caduta di un uomo dall’impalcatura della Cattedrale in costruzione e nello stesso istante, intravede con il bagliore della luna, l’ombra di un altro uomo che si allontana a passi decisi. La rottura del ramo su cui era poggiato lo fa precipitare. Dolente in più punti per le contusioni, sente il malcapitato gemere, si avvicina e lo riconosce essere il Mastro costruttore Gerhard Morart. Questi, in un ultimo anelito di vita, gli sussurra qualcosa all’orecchio. Spaventato, fugge con le mele e con le monete trovate proprio sul terreno accanto al corpo di Gerhard. Però l’ombra dell’uomo lo segue sino ad un’osteria e lì lo attende appostandosi all’esterno. Jacop rivela l’accaduto ai due proprietari: Clemens e Maria. Poco dopo, lo stesso Clemens, nell’uscire dal locale, viene scambiato per Jacop ed assassinato poco lontano per errore. Jacop esce dall’osteria irritato per le incredule parole di Maria e per le sue derisioni. Per un soffio non incrocia l’ombra che entra nell’osteria. Questi, con la scusa di voler cenare, prende informazioni su Jacop e, per una improbabile fatalità, comprende di aver ucciso l’uomo sbagliato. Jacop nel frattempo, pentito del rancore nei confronti di Maria, torna all’osteria per chiederle scusa, ma la trova trafitta da una freccia di balestra. Terrorizzato fugge inciampando nel cadavere di Clemens.