Libro: L'etica della libertà
Autore: Murray N. Rothbard
Editore: Liberilibri
Anno di pubblicazione: 1982
Solitamente, i liberals preferiscono riservare l'appellativo di "diritti" a diritti "umani", come la libertà di parola, e in tale concetto non comprendono la proprietà privata.
E tuttavia è vero l'esatto contrario: il concetto di "diritti" ha senso soltanto se li si considera come diritti di proprietà. Infatti, non solo non esistono diritti umani che non siano al tempo stesso diritti di proprietà ma, se questi ultimi non rappresentano la norma alla quale rapportarsi, i diritti umani perdono il loro valore assoluto e la loro chiarezza, facendosi confusi e vulnerabili.
Iniziamo coll'affermare che i diritti di proprietà possono essere considerati identici ai diritti umani in due sensi: in primo luogo, la proprietà può derivare soltanto dalle persone, cosicché i loro diritti alla proprietà sono diritti che appartengono agli esseri umani; inoltre il diritto al proprio corpo, alla libertà personale, è un diritto alla proprietà della persona, oltre che un "diritto umano". Ma, e questo ha una maggiore importanza per il nostro esame, i diritti umani, quando non vengono espressi in termini di diritti di proprietà, si dimostrano vaghi e contraddittori, facendo sì che i liberals indeboliscano quegli stessi diritti in nome della "politica pubblica" o del "bene generale".
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