Sotto le Procuratie Vecchie, nel 1638, fu aperta una bottega il cui nome, Il Rimedio, si doveva al vino Malvasia, che qui era venduto e che si sosteneva rinvigorisse le membra e risvegliasse lo spirito. Il vino Malvasia, importato da Cipro e da Creta fin dal Medioevo, tra il 1500 e il 1700, grazie ai veneziani, era diventato il vino più importante e apprezzato d’Europa. Non a caso a Venezia alcuni locali, che vendevano soltanto vini pregiati e Malvasia, prendevano il nome da questo vino. Le malvasie erano generalmente ritrovi di tono elevato e ben frequentati, a differenza dei bastioni o magazeni, di media o bassa categoria, dove si servivano vari tipi di vino, e dei samarchi o samarcheti, così chiamati dall’insegna di San Marco, locali d’infimo ordine, e delle càneve, che erano cantine o depositi di vino. Botteghe specializzate in vino erano anche le banderuole, dove veniva applicato l’apposito dazio per ogni gotto, bicchiere da 0,16 litri, che vi era servito. Per liberalizzarne il mercato, su richiesta dei mercanti di Cipro, il 27 luglio 1765 il Senato decise lo scioglimento dell’arte dei mercanti di Malvasia. Dieci anni dopo Giorgio Quadri acquistò Il Rimedio e lo trasformò in un elegante ritrovo che prese il nome dal suo proprietario.
Editoriale Programma - Maria Beatrice Autizi