“Quando la pietra scolpisce la mente” è un libro che parla dell’architettura delle comunità confinate e, quindi, anche del carcere (Editore ALPES). Ne parliamo con uno dei due autori, Domenico Alessandro De Rossi, architetto e urbanista. L’altro co-autore è Alfredo Di Risio, psicologo e psicoterapeuta. De Rossi ci racconta questa opera di conoscenza partendo dalla realtà penitenziaria italiana che, al momento della nostra conversazione, registra ben 87 suicidi avvenuti nel corso del 2024 (80 persone detenute e 7 agenti di polizia penitenziaria), un sovraffollamento in crescita (62.110 detenuti in 46.000 posti disponibili), un esercito di marginalità sociale che può contare su un personale decisamente carente negli organici, personale che dovrebbe prendersi cura, ai fini del previsto reinserimento, di ogni singola persona detenuta, così come previsto dalle norme vigenti.