PRIMA PARTE 
Il bisturi è affilato, i vetrini sono pronti, e questa volta ci assicuriamo di completare il lavoro rimasto in sospeso. Ci leghiamo i camici e torniamo in sala operatoria per vivisezionare la puntata 2 della serie Qui non è Hollywood, quella dedicata a Sabrina. Scena per scena, continuiamo la nostra analisi critica, esplorando cosa questa fiction denuncia e come lo fa. Il nostro obiettivo? Mettere i puntini sulle 'i' e sottolineare che ogni prodotto che contribuisce a formare una narrazione collettiva porta con sé la responsabilità di come questa verrà percepita e interiorizzata dal pubblico.

Il bisturi c'è, i vetrini anche. Ci leghiamo i camici, assicuriamo le mascherine e clicchiamo play per iniziare la vivisezione scena per scena della serie Qui non è Hollywood, puntata 1 dedicata a Sarah. Disclaimer: siamo consapevoli che si tratta di fiction, e non di un documentario. Siamo però consapevoli anche che un prodotto di denuncia sui media dovrebbe sapere molto bene l'effetto che i media hanno sul pubblico, soprattutto quando in ballo c'è un possibile ricorso alla CEDU. E a noi piace mettere i puntini sulle "i".

Sei un operatore del 118, arriva una chiamata, rispondi. Dall'altra parte una donna ti dice: "Sono la suocera di mia nuora". Ed è così che inizia la leggenda del caso Rullo, il processo che affronteremo in questa nuova serie di UGIP Reaction!

Live di approfondimento sul caso Avetrana: abbiamo analizzato il ruolo della SIM, il soliloquio, le celle telefoniche, gli spostamenti in casa e gli SMS cruciali. Se ti sei perso qualche dettaglio, scopri con noi nuove prospettive su questi elementi chiave.

In questo talk, abbiamo esplorato insieme a Roberta della pagina IG "Potevo essere io" il complesso tema della percezione delle molestie e degli abusi da parte di chi li subisce. Attraverso testimonianze autentiche inviate dai suoi follower, abbiamo discusso l’impatto profondo che questi episodi lasciano sulle vittime e i meccanismi con cui spesso vengono minimizzati o fraintesi dalla società. Inoltre, abbiamo riflettuto su come, anche attraverso vicende di cronaca, emergano i limiti della società nel comprendere e dare il giusto peso alle esperienze delle vittime, evidenziando la necessità di ascolto e consapevolezza.

Avviso: Questo episodio contiene discussioni su molestie, abusi e altre esperienze traumatiche. I contenuti trattati potrebbero risultare sensibili o potenzialmente scatenare reazioni emotive intense. Consigliamo l’ascolto a un pubblico consapevole e invitiamo chiunque si senta a disagio ad ascoltare con cautela o a interrompere l'ascolto se necessario.

Live del 4 novembre '24 in cui parliamo della nuova serie "Qui non è Hollywood", esplorando gli aspetti che non convincono e le domande lasciate in sospeso. Durante la live abbiamo analizzato insieme agli spettatori le scelte narrative, i personaggi e i dettagli tecnici, evidenziando gli elementi che lasciano perplessi e i momenti che sembrano poco chiari.
Attenzione: la live contiene spoiler sulla serie.

In questa live talk andata in onda il 27 ottobre 2024 affrontiamo gli ultimi aggiornamenti sul caso Sarah Scazzi, con un focus particolare sulla sospensione della tanto attesa serie TV che avrebbe raccontato questa tragica vicenda. Discuteremo insieme i motivi della sospensione e le reazioni del pubblico. Inoltre, dedicheremo uno spazio alla recensione del libro "Sarah - La ragazza di Avetrana" dal quale la serie è tratta, che offre un approfondimento dettagliato sul caso e sulle persone coinvolte.

In questo episodio Silvia affronta un tema delicato che molti ascoltatori hanno sollevato negli ultimi mesi: la scomparsa di Erika dal progetto. Con sincerità e vulnerabilità, Silvia condivide come ha vissuto questa assenza, le difficoltà incontrate e il rispetto per la decisione di Erika di prendersi una pausa. Pur rimanendo aperta e disponibile a un ritorno, Silvia esprime la sua comprensione per le scelte dell’amica e le difficoltà personali. Questo episodio è una riflessione sulla forza interiore e sul valore del supporto della community, senza commenti o monetizzazione, come segno di rispetto per le persone coinvolte.

Nel secondo episodio dedicato al caso di Marco Mariolini, approfondiremo ulteriormente la sua mente contorta e il suo modus operandi. Esploreremo il lato più oscuro della sua ossessione, analizzando il rapporto malato con le sue vittime e le dinamiche che lo hanno portato a diventare noto come "il collezionista di anoressiche". Con l'aiuto di Carlotta, cercheremo di comprendere meglio i segnali di allarme che avrebbero potuto fermare la sua discesa nella follia e come la giustizia ha affrontato questo caso così disturbante. Un racconto che continua a scuotere anche a distanza di anni.

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Come è nato il podcast Crime Aut, come parlano di Crime (e non solo) le persone nello spettro autistico, come si è sviluppato il progetto e come continuerà: di questo parla Silvia nell'intervista condotta da Storytime Podcast!
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