Si chiamano deadstock e sono quelle grandi quantità di tessuti e capi invenduti che sono il segno più evidente di uno dei mali del modello di business attuale della moda: la sovrapproduzione. Un problema che con il Coronavirus diventerà ancora più evidente. Ci sono dei designer che però trasformano in ricchezza quello che per altri è scarto: è la magia dell’upcycling. Un tipo di moda che sta tra il lusso e il second-hand, prodotto in tirature limitate a volte su misura: tutti ingredienti che ne aumentano il fascino. Ne parleremo nell’intervista di oggi con Rafael Kouto, uno dei designer più interessanti nel panorama dell’upcycling in questo momento.