Il secondo episodio del podcast ci porta dietro le quinte del Festival, dove i veri protagonisti sono i volontari, gli educatori, gli artisti e i bambini che tengono viva la magia del racconto. 🧙‍♂️ Alessandro Lucci, in arte Omo Zero, apre l’episodio con il suo progetto Farò Filò: 177 carte, ognuna una storia, un oracolo narrativo che ricorda come le storie vivano da sole, indipendenti da chi le racconta.
📖 Con Sabrina Mazzantini della scuola dell’infanzia, scopriamo le Storie a Gettoni e le Storie del Pozzo: racconti che si scelgono, si scambiano e si ascoltano, come un gioco prezioso.
🌿 Emanuele Andreoni, Agnese, Patrizia e Clara ci accolgono nella Biblioteca Raul Bartoli, cuore culturale del paese, tra laboratori, alberi di carta e un omaggio a Pippi Calzelunghe per i suoi 80 anni.
🍲 Rosaria del Centro Sociale trasforma la favola della Zuppa di Sasso in un laboratorio di cucina condivisa, dove grandi e piccoli impastano gnocchi e solidarietà.
🎭 Con Lisa Bencivenni, artista di strada e formatrice, entriamo nel mondo delle Guarattelle – antica arte dei burattini napoletani – e scopriamo la Ludopedagogia, il gioco come linguaggio per risolvere conflitti e ritrovare sé stessi.
🏛️ Chiude l’episodio la voce del Sindaco Davide Fiorini, che racconta il valore di un festival capace di unire una comunità intera attorno alla cultura e alla fantasia. 🎙️ Il gioco, la narrazione, la comunità: tre parole che diventano una sola esperienza.
Perché, come dice Lisa, “Il gioco non è un lusso. È un bisogno umano, un modo per ricordarci chi siamo.” 📍 Registrato tra le voci, le risate e i laboratori del Festival delle Storie di Camerata Picena, seconda edizione. 👉 Ascolta ora “Il potere del gioco e della comunità” su radioincredibile.com

A Camerata Picena, le storie non si raccontano soltanto. Si vivono, si trasformano, si tramandano.
Nel primo episodio del podcast dedicato al Festival delle Storie, Radio Incredibile ci porta nel cuore di una piazza che profuma di parole e fantasia. 👧👦 Con Martina e Angelo riscopriamo una ninna nanna antica – quella che “alla fine van tutti morti” – e il modo in cui le generazioni di oggi la riscrivono per i propri figli, trasformando la paura in tenerezza, la fine in un sonno sereno.
🎭 Con Fausto, in arte Carletto, entriamo nel suo teatrino di carta, dove il cuoco Carletto e la sua amata Eufrasia cucinano sogni e risate, e dove inventare storie è un modo per dimenticare le cose brutte.
📚 La Regina dei Libri ci racconta il potere dei libri come rifugio e compagnia, mentre Rosanna, piemontese trapiantata nelle Marche, fa incontrare due mondi con le sue filastrocche: la “Taccia minaccia” marchigiana e la “Trata biurata” valsesiana.
👑 Mariella, la “Regina di Scozia”, ci insegna che ogni abito usato e ogni oggetto dimenticato può rinascere se trova una storia nuova.
🏴‍☠️ E poi c’è Lorenzo, il pirata Freddy Occhimonchi, che con il suo amico Bob Manimonche ci ricorda che l’amicizia – come la fantasia – nasce sempre da un po’ di sana stranezza. 🎙️ È un episodio fatto di voci autentiche, sorrisi e memorie che si intrecciano.
Perché, come dice una delle protagoniste, “Le storie racchiudono il passato e fanno capire meglio il futuro.” 📍 Registrato al Festival delle Storie di Camerata Picena, un evento che unisce gioco, creatività e comunità, promosso dall’Associazione Culturale Aciapacci e dal Comune. 👉 Ascolta ora “Le storie che cambiano, le storie che restano” su radioincredibile.com

Ci sono spettacoli che non si guardano soltanto.
Si ascoltano, si respirano, e – come in questo caso – si portano dentro. 🎭 “Si morde l’attesa” è molto più di un reading teatrale. È il racconto vero, nudo, e ancora pulsante dell’esperienza di tredici giovani che, tre anni fa, hanno vissuto cinque giorni nei campi profughi lungo la Rotta Balcanica, tra Bosnia e Serbia.
Cinque giorni bastano, a volte, per cambiare per sempre lo sguardo sul mondo. Sul palco, i protagonisti sono loro stessi — i ragazzi e le ragazze che hanno toccato con mano la precarietà, la speranza, la paura e la forza di chi cerca un futuro migliore.
Non attori, ma testimoni.
Non storie inventate, ma vite incontrate. 💬 “Non è una fiction – raccontano – ma quello che abbiamo vissuto.”
E a ogni replica quella vita ritorna, si riaccende, si rinnova. Lo spettacolo nasce come progetto educativo sostenuto da Caritas Marche, con l’obiettivo di mantenere accesi i riflettori su una rotta spesso dimenticata e su una tragedia quotidiana che i media raccontano a singhiozzo.
Perché, come spiega Simone Breccia, direttore regionale Caritas: “Le leggi e i confini possono cambiare, ma il fiume umano che cerca una vita migliore è inarrestabile.” 🎙️ In questo podcast, raccogliamo le voci dei protagonisti, le loro emozioni, e le riflessioni del pubblico di Macerata, dove “Si morde l’attesa” è arrivato con la sua terza replica, dopo Ancona e Pesaro.
Un pubblico commosso, spesso spiazzato, che parla di “esperienza che cambia la vita” e di “occhi finalmente aperti”. C’è anche chi, tra una lacrima e un sorriso, confessa: “È un peccato che non ci sia più pubblico. Dovrebbero vederlo i ragazzi, le scuole. Tutti.” ✨ Dentro un’ora di parole, immagini e poesie – quelle di Tulia, lette con voce tremante ma ferma – c’è tutto: il dolore e la speranza, la paura e la solidarietà, la consapevolezza che non si può restare indifferenti.
Perché, come dice una delle interpreti, “Anche nel buio dei campi profughi, la speranza spinge da dietro, con forza.” 🎧 Ascolta ora il podcast di Radio Incredibile:
“Si morde l’attesa” – Quando il teatro racconta l’umanità oltre i confini.
Un viaggio di parole e coscienza, tra le voci di chi ha scelto di guardare davvero. 👉 Disponibile su radioincredibile.com

C’è chi la radio la ascolta.
E c’è chi la radio la abita — la porta con sé, come una lumaca porta la sua casa.
Così si è presentato Linus ieri sera al Teatro dell’Aquila di Fermo, alla vigilia del suo spettacolo Radio Linetti, in una chiacchierata sincera, leggera e piena di quella consapevolezza che solo cinquant’anni di radio possono dare.Con la sua ironia garbata e quella voce che da mezzo secolo accompagna le mattine italiane, Linus ci ha parlato di radio come casa, di pubblico come vicini di appartamento, di emozioni condivise e di quella meraviglia che accade quando la voce incontra i volti, dal vivo. “Io la mia casa me la porto dietro” – dice – “come le lumache.
E questa sera la mia casa si è fermata qui, in un teatro bellissimo, con un pubblico che è parte della mia storia.”Da Radio DJ a Radio Linetti, Linus racconta un viaggio intimo e musicale, dove la colonna sonora è solo un pretesto per parlare di sé, dei sogni, e di quella cameretta interiore in cui ognuno ha bisogno, ogni tanto, di chiudersi per ritrovarsi. Con lui, il fidato Matteo Curti, “il gran genio dell’amico” che lo accompagna e lo rende – parole sue – “più simpatico, anche a me stesso”.E poi c’è l’amore per le Marche, una terra che Linus conosce “da una vita di serate, pedalate e accenti”, e che definisce “una regione umana, dove si respira ancora un clima rilassato, non contaminato dalla fretta delle grandi città”.Un’intervista breve ma piena di vita, che ci ricorda quanto la radio – anche quando sale su un palco – resta una faccenda di cuore, voce e umanità. Ascolta ora il podcast completo su Radio Incredibile
Linus, la sua radio che si porta dietro casa, e un saluto speciale tutto per noi:

In questo episodio vi portiamo tra le voci e le emozioni delle associazioni sportive e culturali che rendono Jesi una città viva e appassionata.Dalla Pallacanestro Jesi, che ha scelto di integrare il progetto Baskin come strumento straordinario di inclusione sociale, fino agli Armati dell’Antica Marca, custodi delle discipline medievali e dell’eredità di Federico II, lo sport si intreccia con valori, storia e comunità.Scopriamo anche come il Tennis Club Circolo Cittadino coniuga tradizione e innovazione, aprendo le porte al Pickleball, una disciplina accessibile e divertente, e come la Jesi Basket Academy Taurus punta tutto sui giovani, con oltre 200 ragazzi coinvolti e il sogno, un giorno, di unire tutte le forze cestistiche della città.Un viaggio che racconta lo sport non solo come competizione, ma come strumento di crescita, inclusione e identità collettiva.

👉 Ascolta l’episodio completo su Radio Incredibile e su tutte le piattaforme di podcast.

Nel cuore della festa dello sport jesino, Radio Incredibile accende i microfoni e dà voce a chi lo sport lo vive davvero, dentro e fuori dal campo.In questo episodio incontriamo:
🎾 MTA Tennis & Multisport – una realtà in forte crescita, dove il settore agonistico attrae giovani da tutta Italia e l’offerta multidisciplinare rende lo sport accessibile a tutti.
🏓 Clementina Tennis Tavolo – un’associazione che sfata miti e promuove inclusione, accessibilità e partecipazione femminile attraverso la velocità e la tecnica di una disciplina olimpica.
🏛️ Samuele Animali, Vicesindaco e Assessore allo Sport di Jesi – che racconta la sfida delle infrastrutture e l’impegno dell’amministrazione per sostenere lo sport di base e le eccellenze del territorio.
📌 La Notte Azzurra 2025 non è solo un evento: è la fotografia di una città e della Vallesina che respirano sport, passione e comunità.

👉 Ascolta l’episodio e scopri i volti, le storie e le sfide dietro le luci di una delle notti più azzurre dell’anno.

In questo episodio di abbiamo raccolto la voce e l’esperienza della dottoressa Raffaela Baiocchi, ginecologa di Emergency appena rientrata da Gaza, dove ha trascorso lunghi mesi in missione umanitaria. La sua testimonianza è un racconto lucido, diretto e profondamente umano di una crisi che troppo spesso ci arriva solo attraverso numeri e immagini frammentarie. Baiocchi ci porta dentro la quotidianità della Striscia: la mancanza di cibo, acqua ed elettricità, gli ospedali al collasso, la difficoltà di reperire farmaci essenziali e le soluzioni disperate messe in atto dalla popolazione per sopravvivere. Racconta il peso psicologico del conflitto, l’assenza di testimoni indipendenti e l’importanza del ruolo degli operatori umanitari come “terzi credibili”. Ma emergono anche storie di resistenza, dignità e speranza: dai medici e infermieri che non smettono di curare, alle famiglie che continuano a lottare per un futuro diverso, fino al simbolo di Yaya, un bambino paraplegico che rappresenta il desiderio di non arrendersi. Un podcast che non si limita a descrivere l’orrore della guerra, ma ci interroga sul nostro ruolo: scegliere il silenzio o farsi voce. Con parole che arrivano dritte al cuore, la dottoressa Baiocchi ci invita a non restare indifferenti e a continuare a testimoniare, discutere, manifestare.
👉 Un episodio necessario, che trasforma l’ascolto in coscienza.

Intervista esclusiva a Davide Calabrese nel nostro podcast live per il Festival Pergolesi Spontini Cinque voci, una chitarra e un’energia travolgente: gli Oblivion hanno conquistato Jesi domenica 20 luglio con Oblivion Collection, il loro spettacolo-evento ospitato nella suggestiva Piazza Federico II per il XXV Festival Pergolesi Spontini. Una serata che ha miscelato comicità, musica e cultura pop, trasformando la città in un palcoscenico di parodie irresistibili. Nel nostro podcast speciale, realizzato live durante il festival, abbiamo incontrato Davide Calabrese, una delle anime del gruppo, per ripercorrere i vent’anni di carriera degli Oblivion e scoprire il dietro le quinte di una band che ha rivoluzionato il modo di fare comicità musicale. 20 anni di follia creativa: da YouTube ai grandi palchi «Il nostro spettacolo è un’antologia – racconta Davide – una sorta di “Omnia Oblivion in versione estiva”: dai classici come I Promessi Sposi in 10 minuti alle ultime parodie del Festival di Sanremo».
Dal 2009, quando YouTube era agli albori, i cinque hanno saputo sfruttare il web per portare il loro teatro musicale a un pubblico globale. «YouTube ci ha dato quella libertà che le TV non ci offrivano. E noi amiamo la democrazia dei social, anche se viviamo la “schiavitù dell’algoritmo”», confessa Davide con ironia. Il segreto? Anticipare i tormentoni e riderci sopra Il gruppo è diventato maestro nell’arte di “oblivionizzare” le hit, anticipando spesso i tormentoni prima che esplodano. «Ci piace pensare che gli artisti si divertano, ma anche se qualcuno si arrabbia va bene così: significa che abbiamo colpito nel segno».
Nel mirino di quest’anno? «I fan del Volo si arrabbieranno come sempre. Ma che ci vuoi fare, è bello così». Da Zelig a Jesi, con la stessa voglia di sperimentare Dopo i successi in TV (Zelig, Only Fun), migliaia di repliche teatrali e un ritorno in prima serata con lo special Ti sfascio una canzone, gli Oblivion confermano la loro identità unica: un mix di cultura, comicità e genialità musicale che continua a rinnovarsi. 🎧 Ascolta il podcast completo per scoprire:

• Le origini della band e l’evoluzione del loro stile
• Il rapporto con i social e la viralità
• Come nasce una parodia perfetta
• I momenti più esilaranti (e le polemiche) della loro carriera

👉 Vai su Radio Incredibile per ascoltare l’intervista e rivivere il festival con le nostre voci!

Nel nuovo episodio del nostro viaggio ad Ascoli Comics & Games 2025, diamo voce a chi ha reso speciale questa edizione: appassionati, organizzatori, illustratori e cosplayer che raccontano con entusiasmo una manifestazione tornata a far battere forte il cuore della cultura nerd ad Ascoli. 🌀 Dopo 13 anni di pausa, l’evento è rifiorito grazie all’impegno dell’associazione Experience Plus e alla partecipazione attiva della comunità. Tanti stand, luoghi simbolici della città animati da costumi e fumetti, e soprattutto una folla calorosa che ha risposto con entusiasmo. 📚 Con Jessica, Giusy e Silvia scopriamo il mondo dello shojo anni ’90, tra nostalgia, collezionismo e critica al panorama contemporaneo. Sailor Moon, Nana, Marmalade Boy sono più che fumetti: sono ricordi, ispirazioni, riscatto. 🎨 Con Gli Schizzati, laboratorio di disegno intergenerazionale, si parla di arte come strumento di liberazione e crescita culturale. Andrea e i suoi ci raccontano come il disegno possa diventare dialogo familiare, viaggio interiore, forma di educazione e accesso a mondi complessi come manga e videogiochi. 🎮 E poi c’è la passione, quella vera. Quella che spinge gli organizzatori Edoardo, Luca e Giuseppe a credere in un progetto che unisce gioco, cosplay, collezionismo e divulgazione. Ognuno con la propria scintilla d’origine – da Goldrake a Pokémon – oggi lavorano per farla brillare nei cuori degli altri. 💥 Tra una critica sull’appiattimento dei contenuti moderni e l’elogio dell’animazione di qualità (sì, anche Demon Slayer!), emerge un messaggio forte: Ascoli Comics non è solo una fiera, ma un punto di incontro per generazioni diverse unite dalla creatività. 🎧 Ascolta l’episodio completo su radioincredibile.com o sulla tua piattaforma preferita!

In questa nuova puntata dal cuore del festival ascolano, i microfoni di Radio Incredibile raccontano un’edizione ricca di talento, entusiasmo e storie da ricordare. A parlare con noi: illustratrici, esordienti, cosplayer e creativi che ci dimostrano quanto la cultura nerd sia viva, inclusiva e capace di unire mondi e generazioni. 🎨 Anna Chiara Quinzi ci racconta il suo debutto come espositrice, la passione per i fumetti anni ’70 ereditata dal padre, e una pratica artistica libera e sperimentale, che spazia dall’acquerello agli acrilici, fino alla pittura su stoffa… anche recuperata dai cassonetti! 📚 Laura Martellini, in arte Martella, ha lasciato la carriera giuridica per dedicarsi al fumetto. Oggi illustra dal vivo in stile manga e ha firmato una guida turistica per bambini su Ascoli Piceno, con protagonisti… un’oliva ascolana e un cremino kawaii! 👗 E poi loro, i cosplayer: Ilaria, Eugenio, Sara & Sara ci spiegano cos’è il cosplay, come nasce la scelta del personaggio e cosa significa interpretarlo con dedizione, anche senza somiglianza fisica. Che tu sia Sailor Mercury o Aizawa, se lo senti tuo… sei sulla strada giusta! 🌟 In comune, tutti gli ospiti hanno una cosa: la passione come motore. Che si tratti di arte, scrittura o performance, ognuno trova nel proprio mondo nerd un rifugio, un’identità e uno spazio per esprimersi. 🎧 Ascolta l’episodio su radioincredibile.com o su Spotify, Apple Podcast e tutte le principali piattaforme!