FastLetter - il futuro nella tua emaila cura di Giorgio TavernitiN. 39 - 23 Ottobre 2023Di cosa parliamo* Una nuova esperienza umana di Ricerca* Addio motore di ricerca* Gli impatti devastanti dell’AI Generativa in Ricerca e la leadership di Google* L’Internet a pagamento* I nostri prossimi eventi gratuiti ed a pagamento* Segnalazioni sparse* SalutiPremessa: come promesso ecco La Settimana della Formazione sull'Intelligenza Artificiale, per cosa la useremo DAVVERO?Visto che c'è un sacco di rumore sull'AI è importante fare un punto su SEO, Analytics, Content Creation, Advertising ed E-commerce. Così cerchiamo di delineare un momento zero.Per chi vuole invece aggiornarsi sulla SEO del Futuro, consiglio di guardare questo Seminario Verticale: La SEO Liquida è Esplosa. Ed è incredibile perché nelle ultime settimane sono uscite cose troppo in linea con il Seminario. Una è questa newsletter che sta per leggere, l’altra è l’aggiornamento sul Messy Middle. UNA NUOVA ESPERIENZA UMANA DI RICERCASurprise: questo sarà un pezzo della seconda Edizione del libro Google Liquido.È importante focalizzare cosa sta accadendo. La Ricerca non è un’attività da relegare solo ad Internet. La Ricerca è da intendere in modo più ampio, in modo umano. La Ricerca è un cammino e su questo cammino l’essere umano lo è da sempre.La tecnologia ha aiutato l’essere umano nel cammino della ricerca.E abbiamo avuto varie tecnologie. La pietra è una tecnologia. L’abbiamo usata per cacciare e con questa abbiamo disegnato nella roccia delle mappe che hanno aiutato i nostri antenati a cercare sentieri, campi coltivati e altro. Famosa, in Italia, è quella di Bedolina del 500 A.C.Negli anni ci siamo evoluti. Ma questi 2.500 anni che ci portano da Bedolina a Google Maps non sembrano poi così tanti.Con l’arrivo di Internet il primo aiuto nella Ricerca sono state le Directory, con Yahoo in testa, ma non per primo.Poi sono arrivati i Motori di Ricerca, con Google in testa, ma non per primo.Se nel primo caso (Directory) l’esigenza era trovare i siti più importanti, con I motori di ricerca si è passato al mondo delle informazioni che poi si è frammentato in tanti altri mondi. Le news, i video, i prodotti dell’e-commerce. E poi le diverse esigenze che si sono ancora più frammentate: fonte Google 2018. Il grafico mostra le diverse tipologie di aspettative e intenti come Educate Me o Help Me.Alcune di queste si sono staccate da Google per finire in altri posti. Perché non era la tecnologia giusta. La più forte ricerca portata in campo dall’Umanità prima dell’AI Generativa è quella della fase Ispirazionale, quella che ha lanciato TikTok. Qui la spiego bene spiegando come Fare SEO su TikTok.Tutto questo è avvenuto perché l’essere umano ne aveva bisogno. Non riusciva più ad affrontare il mondo così com’era. Quindi la domanda da porsi è: di cosa abbiamo bisogno oggi nella fase della Ricerca?No, non abbiamo bisogno di risposte. E non esistono i motori di risposta. So che da quando c’è ChatGPT non si pensa ad altro, ma questo passaggio mentale Motori di ricerca > Motori di risposta lo abbiamo fatto più di 10 anni fa ed è totalmente sbagliato. Non c’entra un tubo. Altro che Boomer, qui siamo nella preistoria della comprensione.Internet si sta preparando ad entrare in una nuova fase umana dell’approccio alla ricerca che viene dalla liquidità delle informazioni che oggi esiste e da un’altra categoria di ricerca che è esplosa.Questa nuova necessità umana è…umana. Ed è una risposta a ciò che noi essere umani abbiamo fatto, MALE, con i contenuti in tutti gli anni passati. Ma che sarebbe avvenuto comunque, nessuno si senta in colpa.Oggi, per alcune ricerche che facciamo da un po’, non troviamo risposta. È diventato troppo complesso farlo con qualsiasi strumento tecnologico tanto è vero che molti, su casi specifici, sono tornati al passaparola. Anzi di più, al chiedo ad un amico o amica.Ciò che c’è da focalizzare è che al mondo delle informazioni che è diventato molto liquido, stiamo piano piano aggiungendo anche il mondo delle soluzioni. Quel “Educate Me” e “Help Me” non trovano molto spazio in Google.Ecco perché i primi licenziamenti riguardando proprio questi campi. Il campo degli studi (Riassunti) e il campo della programmazione (Stackoverflow) sembrano nel mondo delle informazioni, ma invece sono soluzioni.Possiamo usare le aree con le quali Google Ricerca classifica le ricerche, aggiungendo robe nostre per classificare meglio.* Classica: ricerca generica.* Informazionale: informazioni semplici.* Navigazionale: pagine specifiche di siti internet o app.* Commerciale: prodotti o servizi.* Di movimento: andare in un luogo.* Sociale: collegarsi agli altri o ai propri interessi.* Ispirazionale: lasciarsi ispirare.* Risolutiva/Assistenziale: trovare una soluzione per sé.Una persona che lavora in questo campo deve comprendere qual è il percorso utente non per arrivare da qualche parte, ma per vivere la Ricerca. E poi capire come inserirsi.Da Google non sono stupidi. Nelle ultime tre hanno provato a prenderle ancora prima che uscissero fuori. Sociale: per fortuna che hanno YouTube, perché con Google Plus hanno fallito, poi si sono ripresi, prendendo un intero mercato che ancora non è evidente, con Google Discover. Dove sono unici e leader.Ispirazionale: ci hanno provato con qualche funzionalità. Qui è TikTok che l’ha fatta esplodere, YouTube Shorts, insegue, ma c’è.Risolutiva/Assistenziale: sono stati i primi a muoversi in questa direzione, ma la richiesta è esplosa e non sono pronti. Hanno fatto qualcosa con Assistant, ma OpenAI con ChatGPT ha superato di gran lunga tutti (in attesa di Gemini). Google e Microsoft stanno recuperando terreno con funzionalità specifiche che ovviamente ChatGPT non può avere. Sarà una bella lotta.La liquidità delle informazioni che ci fa venire il mal di testa quando iniziamo a cercare mentre pensiamo “non lo troverò mai” e la ricerca di Soluzioni e Assistenza possono essere aiutati con l’AI Generativa. Che potrebbe anche coprire una fase di Ispirazionale, Informativa, Commerciale e via dicendo.Ma il tutto sarà condito dal nostro mondo. Da noi, da ciò che siamo e che vogliamo. Non è l’AI Generativa in senso ampio, ma ciò che a noi serve per chi siamo.E questa, attenzione attenzione, non finisce né in ChatGPT né in Bard. Ecco perché stiamo assistendo all’esplosione delle integrazioni su tutto. Nel Software dei sistemi operativi, nell’Hardware. Nei browser. Nei CMS. Nelle piattaforme. Nei siti. Nello Smartphone.OVUNQUE. Ovunque avremo un “assistente”. Sempre più incentrato su di noi. Perché questa ricerca di soluzioni non è solo informativa come dicevo. Se l’AI Generativa mi aiuta direttamente su Spreadsheet a trovare la formula giusta o dentro Google Ricerca trovare la scarpa da running adatta a me che devo fare 20km al giorno a piedi per 15 giorni su terreno piano, non sono alla ricerca di informazioni, ma di soluzioni.E non ci sarà uno switch, ma un affiancamento. Non smetteremo di andare su Google, su Google ci andremo e avremo anche questa opzione. Non smetteremo di andare su ChatGPT, ChatGPT ci offrirà più opzioni (infatti plugin, web browsing, immagini e via dicendo).Quindi come sta reagendo Google?ADDIO MOTORI DI RICERCANon esistono più i motori di ricerca quindi. Così scrivevo nel mio libro Google Liquido, Giugno 2022, prima che l'AI Generativa rivoluzionasse il nostro mondo e prima che Google pensasse a modificare la sua home.Ma nemmeno i motori di risposta, espressione morta ancora prima di essere nata.Oggi la parola ecosistema è talmente tanto diffusa che viene usata ovunque, anche da Google stessa per definirsi, almeno nelle ultime settimane.Il mio impegno per spiegare questo nuovo mondo è partito nel 2018, in quella Plenaria al Search Marketing Connect che negli anni successivi è diventato il luogo per raccontare i cambiamenti; poi si è trasformata in un libro.Che i motori di ricerca non esistono più, oggi è realtà evidente. O meglio, è una realtà che non ha più bisogno di essere evidenziata.Il punto di svolta è stato il 2019, quando ho spiegato che il widget da mobile di Google andava ad evidenziare che non era più un motore di ricerca. Ma per chi ancora resiste, arriva un test di Google sulla sua home da Desktop. Anche perché sebbene il traffico predominante è da mobile, nell'immaginario collettivo la home da desktop è iconica.Cambiarla, significa cambiare davvero il prodotto. Significa farlo percepire anche alle persone che hanno la testa un po’ dura. È come aprire il vaso di Pandora. E purtroppo, lo sarà.Il test evidenzia come in home, oltre ai classici pulsanti in più come il microfono e Lens, sia attiva una parte in basso con Google Discover, ciò rende Google.com e Google.qualsiasi lingua un prodotto evidentemente diverso da un motore di ricerca.Lo diffonde TheVerge, ma è di MSpoweruser lo scoop così come l’immagine.Se fossimo Boomer diremmo portale, diremmo che somiglia a Bing e Y