La dichiarazione di questo versetto descrive il momento in cui il profeta Daniele si troverà a rivolgere la propria preghiera a Dio riguardo la realizzazione della completa desolazione di Israele agli occhi del mondo e del popolo stesso. Il sentimento vissuto è di un'uomo che realizza pienamente la situazione invalidante che la desolazione produce nella vita degli individui, vuole rimediare a questa situazione con la sua supplica che richiederà a Dio di illuminare il luogo dove non viene più elevato nessun culto e nessuna espressione di fede, il santuario era desolato.
Questa situazione porta a riflettere il lettore su come la disciplina che il popolo ha vissuto è riuscita a preservare alcuni ma rese altri indifferenti alla fede, la spiritualità dei singoli viene presentata come inesistente da parte di Daniele "Apri gli occhi e guarda le nostre desolazioni, guarda la città sulla quale è invocato il tuo nome; poiché non ti supplichiamo fondandoci sulla nostra giustizia, ma sulla tua grande misericordia." Versetto 18.
La tristezza di Daniele è legata all'incapacità dell'uomo di pentirsi nonostante la fermezza di Dio nelle vita della persona che vuole disciplinare per amore "questo disastro ci è piombato addosso; tuttavia, non abbiamo implorato il favore del SIGNORE, del nostro Dio. Non ci siamo ritirati dalla nostra iniquità e non siamo stati attenti alla sua verità." Versetto 13.
La reazione di Daniele alla notizia che Dio stava per benedire Israele è sicuramente degna di attenzione, una preghiera così sentita e una confessione così sincera sono prodotte dalla consapevolezza che Dio è misericordioso nonostante le nostre infedeltà " meditando sui libri, vidi che il numero degli anni di cui il SIGNORE aveva parlato al profeta Geremia e durante i quali Gerusalemme doveva essere in rovina, era di settant'anni. Volsi perciò la mia faccia verso Dio, il Signore, per dispormi alla preghiera e alle suppliche, con digiuno, con sacco e cenere." Versetto 2-3.
Consapevole che Dio avrebbe benedetto il popolo, dopo il pentimento e la preghiera, confidando nella misericordia di Dio chiederà qualcosa di speciale che farà risplendere la desolazione.
Signore, ascolta! Signore, perdona! Signore, guarda e agisci Versetto 19Uno splendore illuminante riuscirà a dissolvere la desolazione perché Dio riprenderà ad Ascoltare!
Isaia 1:15 "Quando stendete le mani, distolgo gli occhi da voi; anche quando moltiplicate le preghiere, io non ascolto;
le vostre mani sono piene di sangue".
Uno splendore illuminante riuscirà a dissolvere la desolazione perché Dio riprenderà a Perdonare!
Marco 11:26 Ma se voi non perdonate, neppure il Padre vostro che è nei cieli perdonerà le vostre colpe.
Uno splendore illuminante riuscirà a dissolvere la desolazione perché Dio riprenderà ad Agire!
Isaia 59:1-2 "Ecco, la mano del SIGNORE non è troppo corta per salvare, né il suo orecchio troppo duro per udire; ma le vostre iniquità vi hanno separato dal vostro Dio; i vostri peccati gli hanno fatto nascondere la faccia da voi, per non darvi più ascolto".
Noi siamo il tempio di Dio, questa mattina se si trovasse nella desolazione chiediamo a Dio di splendere su di noi! Dio ti benedica!