La dichiarazione di questo versetto descrive l'invito rivolto da Dio al suo popolo riguardo una necessaria riflessione che avrebbero dovuto fare per ubbidire ad un ordine donato da Dio rispetto ad un riposo obbligatorio. Il richiamo alla schiavitù sembra essere utilizzato da Dio per dare un'importante metro di misura riguardo ad un compito che avrebbero dovuto prendere sul serio, non potevano vivere una seconda schiavitù che li avrebbe portati lontani da Dio e dal dedicare a lui il giusto tempo durante la settimana lavorativa. Dio desiderava per il popolo un giusto grado di consacrazione che permettesse all'individuo di vivere un' intera giornata servendo e adorando il Signore. Il monito di quel tempo sembra estendersi con grande attualità ai nostri giorni, viviamo continuamente sopraffatti da numerosi impegni e sembrano tutti importanti, imminenti e non rimandabili ma Dio è chiaro nel avvisare i suoi figli dell'importanza di consacrarsi a Dio durante il giorno del riposo. Quante volte pensiamo al giorno di riposo come alla giornata in cui possiamo dedicarci a tutte le attività più diversificate e riteniamo giusto il tutto ma Dio vuole che ognuno rifletta sulla necessità di vivere quel giorno con la giusta attitudine cristiana.

Un riposo ordinato viene in aiuto alla nostra negligenza spirituale "Osserva il giorno del riposo per santificarlo" Vers. 12

Spesso sopraffatti da numerosi impegni e progetti ci troviamo a vivere freneticamente ogni minuto della nostra giornata, ma Dio viene continuamente rimandato come se fosse un appuntamento di secondo ordine; questo verrà combattuto da Dio attraverso il suo comandamento.

Un riposo ordinato viene in aiuto alla nostra pigrizia spirituale "il settimo è giorno di riposo, consacrato a Dio" Vers. 14

La pigrizia nel servizio a Dio ci spinge a sottovalutare la pericolosità di non coltivare attivamente la nostra relazione con Dio, il rimandare la preghiera e la meditazione della Parola di Dio influenza negativamente la vita cristiana " dormire un po', sonnecchiare un po', incrociare un po' le mani per riposare... e la tua povertà verrà come un ladro e la tua miseria, come un uomo armato" Proverbi 24:33-34.

Un riposo ordinato viene in aiuto alla nostra estrema operosità " non fare in esso nessun lavoro ordinario" Vers. 14

Veniamo disciplinati da Dio per la nostra incapacità a essere selettivi nel vivere i momenti della nostra vita senza essere distratti da altre situazioni e impegni; approfittiamo del giorno di riposo per affrontare altri lavori omessi durante la settimana ma Dio ci chiede di evitare questo errore.

Un riposo ordinato viene in aiuto alla nostra testimonianza "affinché il tuo servo e la tua serva si riposino come te" vers. 14

Spesso l'unico modo per essere di testimonianza e vivere con pienezza il giorno di riposo in cui viviamo la nostra fede cristiana davanti agli altri e pubblicamente siamo visibili nel servire Dio.

Un riposo ordinato viene in aiuto alla nostra memoria diseducata "Ricordati che sei stato schiavo in Egitto" Vers. 15

Ci dimentichiamo quando Dio ha preso la nostra vita che era spesa al servizio dell'avversario ma oggi non deve più essere così. "Il tuo Dio, ti ha fatto uscire di là con mano potente e con braccio steso; perciò il SIGNORE, il tuo Dio, ti ordina di osservare il giorno del riposo" Dio ti benedica!

La dichiarazione di questo versetto descrive la chiamata rivolta al popolo d'Israele in occasione della conquista dei territori promessi nella terra che Dio aveva donato al Suo popolo, Mosè desidera che il riposo trovato da una parte della popolazione non diventi occasione di negligenza per l'aiuto che il prossimo sta ricercando. Una parte del popolo dovrà ancora raggiungere il riposo anelato e desiderato per numerosi anni, in questa battaglia però non sarà lasciato da solo, Dio farà in modo che possano realizzare la maturità cristiana che comporta l'altruismo nelle sue diverse sfumature. Il bisogno di essere aiutati è spesso sottovalutato, riteniamo che possiamo svolgere le diverse battaglie presentateci dalla vita senza il sostegno degli altri e a volte estendiamo questa verità verso i bisogni che sono presenti nel prossimo, pensando che possa farcela da solo lo abbandoniamo alle circostanze avverse. Dio attraverso Giosuè ordinerà al popolo di non riposarsi fino a quando tutti avranno raggiunto uno stato di tranquillità e riposo " In quel tempo, io vi diedi quest'ordine: Il SIGNORE, il vostro Dio, vi ha dato questo paese perché lo possediate. Tutti voi, uomini valorosi, marcerete armati alla testa dei figli d'Israele, vostri fratelli. Ma le vostre mogli, i vostri bambini e il vostro bestiame (so che di bestiame ne avete molto) rimarranno nelle città che vi ho date, finché il SIGNORE abbia dato riposo ai vostri fratelli, come ha fatto a voi, e prendano anch'essi possesso del paese che il SIGNORE, il vostro Dio, dà loro di là dal Giordano. Poi ciascuno tornerà nella proprietà che io vi ho data" Deuteronomio 3:18-20.

Un riposo altruista mette l'altro in un posto di privilegio "ai vostri fratelli" il prossimo nella vita di un cristiano che ha incontrato Gesù e ha deciso di assomigliare al proprio maestro non deve avere un posto di secondo piano, l'altro viene identificato come il dono di Dio alla nostra vita e quindi viene considerato degno di ogni attenzione che si merita; ci piace ricevere le cure ma oggi Dio ci chiama a donarle!

Un riposo altruista mette l'altro nella posizione di vivere la nostra condizione "come ha fatto a voi" Il desiderio di Giosuè è legato alla necessaria condizione che il prossimo deve raggiungere per essere aiutato veramente, il raggiungimento dello stato considerato da noi ideale sarà la metà che dovremmo tenere come indicatore di avvenuto successo.

Un riposo altruista mette l'altro nella condizione di essere il soggetto aiutato "prendano anch'essi possesso" È facile essere presi da facili entusiasmi, mossi dall'entusiasmo iniziale potremmo trovarci successivamente a perdere desiderio di aiutare, lasciando le situazioni a metà. Il prossimo ha bisogno di essere sostenuto fino alla guarigione, come nel caso del l'uomo aggredito dai ladroni e poi soccorso dal samaritano.

Un riposo altruista mette l'altro nella sicurezza della cura offerta "finché il Signore abbia dato riposo", Il raggiungimento del riposo anche nel prossimo potrà portare il cristiano che sta facendo del bene a ritenersi esentato da eventuali prosecuzione di servizio, ma fino a quel giorno dovrà impegnarsi per il bene della persona che Dio avrà messo sul suo cammino.

"Tutti voi, uomini valorosi, marcerete armati alla testa dei figli d'Israele, vostri fratelli", non viene lasciato nulla al dubbio, il Signore inviterà Israele ad essere un solo esercito, non possiamo accusare sempre e solo qualcuno di non eseguire questo servizio, la responsabilità è collettiva e non esclusivamente personale, oggi prendi la decisione di impegnarti per essere tu e le persone che ti circondano un aiuto per il raggiungimento dl riposo. Dio ti benedica!

Salmo 139: 1 Al direttore del coro.
Salmo di Davide.
SIGNORE, tu mi hai esaminato e mi conosci.
2 Tu sai quando mi siedo e quando mi alzo,
tu comprendi da lontano il mio pensiero.
3 Tu mi scruti quando cammino e quando riposo,
e conosci a fondo tutte le mie vie.
4 Poiché la parola non è ancora sulla mia lingua,
che tu, SIGNORE, già la conosci appieno.
5 Tu mi circondi, mi stai di fronte e alle spalle,
e poni la tua mano su di me.
6 La conoscenza che hai di me è meravigliosa,
troppo alta perché io possa arrivarci.
7 Dove potrei andarmene lontano dal tuo Spirito,
dove fuggirò dalla tua presenza?
8 Se salgo in cielo tu vi sei;
se scendo nel soggiorno dei morti,
eccoti là.
9 Se prendo le ali dell'alba
e vado ad abitare all'estremità del mare,
10 anche là mi condurrà la tua mano e mi afferrerà la tua destra.
11 Se dico: «Certo le tenebre mi nasconderanno
e la luce diventerà notte intorno a me»,
12 le tenebre stesse non possono nasconderti nulla
e la notte per te è chiara come il giorno;
le tenebre e la luce ti sono uguali.
13 Sei tu che hai formato le mie reni,
che mi hai intessuto nel seno di mia madre.
14 Io ti celebrerò, perché sono stato fatto in modo stupendo.
Meravigliose sono le tue opere,
e l'anima mia lo sa molto bene.
15 Le mie ossa non ti erano nascoste,
quando fui formato in segreto
e intessuto nelle profondità della terra.
16 I tuoi occhi videro la massa informe del mio corpo
e nel tuo libro erano tutti scritti
i giorni che mi eran destinati,
quando nessuno d'essi era sorto ancora.
17 Oh, quanto mi sono preziosi i tuoi pensieri, o Dio!
Quant'è grande il loro insieme!
18 Se li voglio contare, sono più numerosi della sabbia;
quando mi sveglio sono ancora con te.
19 Certo, tu ucciderai l'empio, o Dio;
perciò allontanatevi da me uomini sanguinari.
20 Essi parlano contro di te malvagiamente;
i tuoi nemici si servono del tuo nome per sostenere la menzogna.
21 SIGNORE, non odio forse quelli che ti odiano?
E non detesto quelli che insorgono contro di te?
22 Io li odio di un odio perfetto;
li considero miei nemici.
23 Esaminami, o Dio, e conosci il mio cuore.
Mettimi alla prova e conosci i miei pensieri.
24 Vedi se c'è in me qualche via iniqua
e guidami per la via eterna.

La dichiarazione di questo versetto descrive un momento della vita di Davide in cui la priorità era diventato il raggiungimento dell'obiettivo spirituale che aveva preso come uomo e come servo di Dio. La premura di vedere l'opera di Dio protendere verso una migliore condizione lo stimolerà ad attingere alle forze che il suo fisico gli concedeva e raggiungere una condizione di benessere per il popolo d'Israele e per tutta la testimonianza che sarebbe stata riservata alla persona di Dio. Per raggiungere obiettivi personali, aziendali e familiari siamo spesso improntati al maggior investimento per ottenere il miglior obiettivo possibile. Alcune volte ci si trova a perdere il sonno per le preoccupazioni che assillano la vita di ognuno , l'insonnia prende il sopravvento quando le nostre paure e preoccupazioni superano i livelli di tolleranza emotiva. Ma questa mattina riflettiamo che Davide ritarda il suo andare a riposare perché ha nel cuore l'opera di Dio, perché ha come priorità l'esecuzione della volontà di Dio e non riesce a intromettere nel suo percorso personale nemmeno il sonno alla luce del desiderio di edificare il tempio di Dio.

Il riposo viene rimandato perché stava cercando "un luogo per il Signore" Vers. 5, quanta premura abbiamo per sistemare tutti i nostri affari, per trovare ad ogni nostro oggetto il posto giusto, vengono ormai lette e studiate riviste che insegnano alle persone a disporre oggetti nel modo appropriato trovandogli la giusta collocazione, ma come figli di Dio ci dobbiamo assicurare che Dio abbia un posto di primo piano nella nostra vita.

Il riposo viene rimandato perché realizza lo stato di abbandono "l'arca era in Efrata: l'abbiamo trovata nei campi" Vers. 6 Quando Davide ritrova l'arca realizzerà lo stato di abbandono a cui fu riservata, nella nostra vita sono molteplici i campi in cui facciamo sostare l'arca come se fosse nel dimenticatoio; Dio nella nostra vita viene abbandonato nei campi della nostra esistenza e richiamato solo quando abbiamo bisogno.

Il riposo viene rimandato perché riconosce che deve rianimare il desiderio a pregare "Andiamo nella dimora del Signore adoriamo" ver. 7, Davide ribadirà al suo cuore e ad ogni lettore che solo il ritorno alla preghiera e alla adorazione porterà nella vita di un credente la pienezza dello Spirito Santo.

Il riposo viene rimandato perché desidera che Dio ritorni ad abitare in mezzo al suo popolo "Alzati, Signore, vieni" Vers. 8, dopo numerose considerazioni Davide esprimerà il desiderio di rivedere Dio all'azione nella vita del suo popolo, riconosce che al momento non è operante in mezzo a loro e dunque non riposa fino a quando quel Dio grande e potente potrà tornare ad agire in favore della sua chiesa.

Il riposo viene rimandato perché deve richiamare i sacerdoti a vivere secondo giustizia "I tuoi sacerdoti siano rivestiti di giustizia" vers. 9, Davide è deluso dal fatto che sono proprio i sacerdoti a dover ritrovare il sentiero della giustizia, i loro passi erano ormai allo sbando e solo un ritorno al Signore avrebbe permesso una riforma spirituale e duratura.

Questa mattina forse ti sei svegliato riposato ma con superficialità stai lasciando che l'arca di Dio risieda nel campo, forse è ora che ciascuno di noi prenda l'impegno di cercare il bene dell'opera di Dio e non della propria vita.

Aggeo 1:9 "«Voi vi aspettavate molto ed ecco c'è poco; ciò che avete portato in casa, io l'ho soffiato via. Perché?» dice il SIGNORE degli eserciti. «A motivo della mia casa che è in rovina, mentre ognuno di voi si dà premura solo per la propria casa".

Dio ti benedica!

La dichiarazione di questo versetto descrive un momento storico della vita di Israele, verrà descritto con notevole chiarezza la ritrovata stabilità di un popolo che per anni aveva dovuto affrontare guerre per proteggersi da numerosi nemici; la concentrazione degli ultimi anni era rivolta alla costruzione di un tempio che avrebbe dimostrato ad ogni persona che il Dio d'Israele è grande e potente. La bellezza del regno di Salomone era sotto gli occhi del mondo allora conosciuto e di conseguenza il popolo sentiva che erano arrivati a godere di grande pace grazie ad una protezione che Dio aveva riservato al regno di Salomone. Il versetto preso in esame ci mostra che durante la preghiera che Salomone eleverà a Dio, il suo ringraziamento si concentrerà sul riposo che lui e il popolo stanno realizzando grazie alla fedeltà di Dio "Poiché il SIGNORE è buono; la sua bontà dura in eterno, la sua fedeltà per ogni generazione" Salmo 100:5.

La realizzazione delle promesse di Dio concesse al popolo la gioia di appartenere ad un piano che sussiste e non può essere alterato da niente e da nessuno "Ci sono molti disegni nel cuore dell'uomo, ma il piano del SIGNORE è quello che sussiste" Proverbi 19:21.

Quando nella vita dell'individuo è presente il dubbio e l'attesa ci si ritrova ad essere sopraffatti dall'inquietudine e dalle paure, le riflessioni della mente vengono a minare la serenità del cuore, i turbamenti dell'anima riescono a controllare le espressioni del nostro viso, rendendoci tristi e pensierosi ma la Parola di Dio è chiara in numerosi brani biblici, Dio è fedele e non devi dubitare del Suo intervento "E tu, quando dici che non lo scorgi, la tua causa gli sta davanti; sappilo aspettare!" Giobbe 35:14.

Salomone è determinato nel ringraziare Dio rispetto al riposo ritrovato grazie alle promesse mantenute "Dio non è un uomo, da poter mentire, né un figlio d'uomo, da doversi pentire. Quando ha detto una cosa non la farà? O quando ha parlato non manterrà la parola?" Numeri 23:19.

A volte rimaniamo delusi perché attendiamo per anni qualcosa che ci siamo promessi da soli, siamo illusi dal nostro piano e non permettiamo a Dio di condurre le nostre vite ma ci ostiniamo a sottoporre a Dio gli ordini rispetto a ciò che è buono e giusto per la nostra vita, questa mattina vogliamo realizzare la Sua fedeltà rispetto alla Sua Parola e non alla nostra "E una voce gli disse: «Àlzati, Pietro; ammazza e mangia». Ma Pietro rispose: «Assolutamente no, Signore, perché io non ho mai mangiato nulla di impuro e di contaminato». E la voce parlò una seconda volta: «Le cose che Dio ha purificate, non farle tu impure». Questo avvenne per tre volte; poi d'un tratto quell'oggetto fu ritirato in cielo." Atti 10:13-16. Quante volte Dio deve parlare più volte alla nostra vita per condurci.

Non possiamo negare questa mattina la fedeltà di Dio, a distanza di periodi e anni siamo commossi nel riconoscere che Dio è sempre stato fedele e non è mai venuto meno nella nostra vita, allora questa mattina goditi il riposo prodotto dalla fedeltà di Dio "Egli è la rocca, l'opera sua è perfetta, poiché tutte le sue vie sono giustizia. È un Dio fedele e senza iniquità. Egli è giusto e retto." Deuteronomio 32:4 Goditi il riposo per le promesse già ottenute e cerca di realizzarlo anche durante l'attesa, Dio è fedele. Dio ti benedica!

La dichiarazione di questo versetto descrive una riflessione espressa dallo scrittore riguardo alla pericolosità dei periodi tranquilli, quei momenti in cui i diversi problemi sono irrilevanti, le situazioni complesse non presenti, il dolore per le diverse difficoltà non vissuto e di conseguenza questa pace trovata può produrre un pericoloso cambiamento nella vita dell'individuo. Non è raro incontrare persone che abbiamo conosciuto nel passato che nel tempo sono peggiorate riguardo a sentimenti e comportamenti, spesso accusiamo il tempo di averli cambiati e imbruttiti ma non vogliamo guardare le situazioni con l'onesta di un'occhio disciplinato dalla vita, le persone cambiano in bene e e in male ma questo può essere determinato dal singolo attraverso diverse strategie che possono proteggerci o imbruttirci. Non vengono nascoste al lettore le criticità del riposo raggiunto nella vita,

Un riposo diventa pericoloso quando precede il nostro cambiamento "ricominciano a fare il male" vers. 28, il raggiungimento di un buon equilibrio potrebbe illuderci riguardo alla nostra stabilità, la tranquillità raggiunta potrebbe condurci al peccato e alla disubbidienza; "Quando avevano pastura, si saziavano; quand'erano sazi, il loro cuore s'inorgogliva; perciò mi dimenticarono" Osea 13:6

Un riposo diventa pericoloso quando precede la separazione da Dio "perciò tu li abbandonavi" vers. 28, il camminare sul filo del rasoio in una continua condizione di doppiezza e ambiguità potrebbe condurci a una sicura caduta che rattristerà lo Spirito Santo che è in noi " Non rattristate lo Spirito Santo di Dio con il quale siete stati suggellati per il giorno della redenzione. Via da voi ogni amarezza, ogni cruccio e ira e clamore e parola offensiva con ogni sorta di cattiveria! Siate invece benevoli e misericordiosi gli uni verso gli altri, perdonandovi a vicenda come anche Dio vi ha perdonati in Cristo" Efesini 4:30-32.

Un riposo diventa pericoloso quando precede il ritorno dei nostri nemici "nelle mani dei loro nemici" vers. 28, pensare che la tranquillità raggiunta possa permetterci di rilassare il nostro combattimento spirituale è un pericoloso pensiero " nella stagione in cui i re cominciano le guerre, Davide...alzatosi dal suo letto, si mise a passeggiare sulla terrazza del palazzo reale; dalla terrazza vide una donna che faceva il bagno" II Samuele 11:1-2.

Un riposo diventa pericoloso quando precede il nostro orgoglio "essi s'inorgoglivano e non ubbidivano" vers. 29, spesso il riposo raggiunto può convincere la nostra persona che quello stato è stato raggiunto grazie alla nostra bravura ma la Parola di Dio è chiara nel ricordare che l'orgoglio è la via che conduce ogni individuo al male e alla caduta " L'orgoglio abbassa l'uomo, ma chi è umile di spirito ottiene gloria" Proverbi 29:23.

Un riposo diventa pericoloso quando precede la nostra sordità "essi non vollero prestare orecchio" Vers. 30, il riposo rende sordo il discepolo di Dio che inizia a camminare ascoltando la propria voce escludendo il consiglio di Dio " Dio fa loro conoscere...se l'ascoltano, se si sottomettono, finiscono i loro giorni nel benessere, e i loro anni nella gioia; ma, se non l'ascoltano, periscono trafitti dalle frecce, muoiono nel loro accecamento". Giobbe 36:11-12

Oggi è importante che ciascuno di noi eluda il proprio riposo evitando situazioni di eccessiva tranquillità che possano influenzare negativamente la nostra consacrazione "Tu sei stato giusto in tutto quello che ci è avvenuto, poiché tu hai agito fedelmente, mentre noi ci siam condotti empiamente" Vers. 33. Dio ti benedica!

La dichiarazione di questo versetto descrive una riflessione espressa dal salmista riguardo ad un ritorno nello stato di riposo che era venuto a mancare per diverse motivazioni, il versetto denota il benessere raggiunto dal protagonista e di conseguenza il riposo ritrovato. L'invito che rivolge il salmista a se stesso è un monito per ciascuno di noi in questa giornata che sta per iniziare, ciascuno di noi desidera poter estendere questo invito al proprio cuore per ritrovare la serenità e la pace perduta. Sono tante le situazioni che viviamo e che riescono a disorientare la nostra mente e la nostra anima, si viene inondati da eventi complicati che riescono a confonderci e a portarci in luoghi che il nostro cuore non vorrebbe vivere, dentro ad esperienze complesse che vorremmo evitare alla nostra vita ma arriva il momento, come nella vita del salmista, di rivolgere a noi stessi l'invito preso in esame "Ritorna anima mia al tuo riposo". Un ritorno ad una condizione che determina l'abbandono di altre posizioni e altri luoghi descritti dal salmista, non possiamo ritornare al nostro riposo se non abbandoniamo i luoghi che destabilizzano il riposo. Il salmista identifica alcuni luoghi che vengono abbandonati perché affrontati e sconfitti, vediamoli insieme.

Un riposo ricolmo di bene può essere permesso abbandonando "Poiché tu hai liberata l'anima mia dalla morte" Vers. 8 I legami della morte avevano legato il salmista nella paura estrema di cessare di esistere, questo lo limitava nel vivere pienamente ogni giorno donato dal Signore; le paure della morte devono essere controllate dalla grazia di Dio.

Un riposo ricolmo di bene può essere permesso abbandonando "Poiché tu hai liberata...gli occhi miei da lacrime" Vers. 8 Le lacrime riempiono la vita di quanti non riescono a superare lo stress delle circostanze avverse "Io sono esausto a forza di gemere; ogni notte allago di pianto il mio letto e bagno delle mie lacrime il mio giaciglio" Salmo 6:6.

Un riposo ricolmo di bene può essere permesso abbandonando "Poiché tu hai liberata...i miei piedi da caduta" Vers. 8 Quante angosce potremmo risparmiare alla nostra vita se allontanassimo dai nostri passi ogni via che Dio non vuole che percorriamo, quante scelte prendiamo che producono dispiacere nel cuore di Dio e nel nostro.

Un riposo ricolmo di bene può essere permesso abbandonando"Poiché tu hai liberata, io ero ridotto in misero stato" Vers. 6 La condizione che si raggiunge andando contro alla volontà di Dio è di grande pericolosità per ogni individuo, essa condurrà nel sentiero delle tenebre la nostra vita e ci troveremo a fare i conti con il fallimento e la fine di ogni benedizione.

Un riposo ricolmo di bene può essere permesso abbandonando "Poiché tu hai liberata..Io dicevo nel mio smarrimento: Ogni uomo è bugiardo." Vers. 11 Ritrova la strada riconoscendo che non sai più dove stai andando!!!

Questa mattina permetti a te stesso di rispondere a questo invito della tua anima, ritorna al riposo che Dio desidera per la tua vita, non rimanere nello stato in cui ti sei addormentato e forse svegliato questa mattina, permetti a Dio di riportare la tua vita nella ritrovata pace e serenità che forse ti sta mancando da troppo tempo. Oggi abbandona il luogo che ti ha tolto la pace e la serenità, nulla cambierà se tu rimarrai nel tuo dolore. Oggi è il giorno del cambiamento, il giorno in cui abbandonerai ogni luogo che ti ha bloccato e limitato, ritrova il riposo della tua anima; non pensare che perderai qualcosa, tutto ciò che ti toglie la pace non è perso ma determinerà la tua liberazione. Dio ti benedica!

La dichiarazione di questo versetto descrive una riflessione espressa dallo scrittore dell'ecclesiaste, il pensiero lo condurrà alla stesura di questa importante verità che potrà essere presa come monito da ogni lettore di ogni tempo. L'applicazione di questa verità trova in un periodo storico come il nostro una validità completa, siamo sommersi da numerosi impegni e da tantissime responsabilità, alcune volte frutto di una chiamata a svolgere il nostro servizio a Dio ma in altri casi gli impegni sono solamente profusi per massimizzare guadagni e prestazioni lavorative. Quando l'impegno profuso è strettamente legato ad avere più disponibilità economica o avanzamento di carriera, questo potrebbe determinare una pericolosa spirale discendente nel benessere personale e familiare. Dimenticare che le sollecitudine ansiose non sono una risposta ubbidiente al desiderio di Dio per la nostra vita potrebbe essere deleterio "Non siate dunque in ansia, dicendo: "Che mangeremo? Che berremo? Di che ci vestiremo?" Matteo 6:31. Nella vita dei credenti dovrà essere disciplinato il tempo che investiamo per il lavoro, in modo da non minare il riposo che Dio vuole e stendere ad ogni suo figlio, vivere nella continua rincorsa al guadagno e all'esecuzione delle innumerevoli attività lavorative non è da considerarsi una virtù cristiana, ma lo scrittore all'ecclesiaste ci rivela che potrebbe trasformarsi nella peggiore trappola per la nostra serenità psicofisica.

Un riposo disciplinato deve essere caratterizzato da alcune qualità fondamentali:

Questa mattina non correre dietro al vento ma permetti alla brezza del mattino di soffiare sul tuo volto, fermati e considera la bellezza della vita e la bellezza di quello che Dio ti ha donato; rifletti è si felice di quello che hai. Dio ti benedica!

La dichiarazione di questo versetto descrive un esperienza fatta dal salmista riguardo al panico realizzato nella propria vita, sono tante le situazioni stressanti e particolari che il protagonista sta vivendo; il lamento espresso dal salmista è logorante, non vi è fine al dolore vissuto e le situazioni prodotte dalle persone hanno minato la serenità del Salmista. Le emozioni sono colpite da scosse tremende, le paure diventano numerose e distruttive fino a dare inizio a quella che il salmista descriverà come un'attacco di panico. Questi versetti non sembrano delineare nessun tipo di riposo, anzi, ogni angolo della sua vita è piena di dolore. Il desiderio espresso in questo salmo ci porta a considerare che il riposo dev'essere ricercato dall'individuo, non bisogna rassegnarsi alle circostanze, ne essere sopraffatti dalle situazioni vissute ma ognuno deve prendere come obiettivo per la propria vita la ricerca del riposo.

Un riposo ricercato nel dileguarsi "Oh, avessi ali come di colomba, per volare via e trovare riposo!" vers. 6

Il desiderio di sparire sembra a volte essere l'idea più frequente quando si vivono circostanze stressanti, vorremmo diventare invisibili, scomparire dalla vista di tutti per non dover vivere le situazioni che la vita ci ha riservato.

Un riposo ricercato nella fuga "Ecco, fuggirei lontano" vers. 7, in altre occasioni scappiamo per non dover affrontare le situazioni, si pensa che questo possa alleviare il dolore ma non può far altro che aumentare e ritardare la pericolosità delle circostanze vissute.

Un riposo ricercato nell'isolamento "andrei ad abitare nel deserto;" vers. 7, in alcuni casi ricerchiamo il riposo isolandoci da tutti e da tutte le situazioni, cerchiamo di donare alla solitudine dei poteri taumaturgici. Quando si è delusi si tende a isolarsi per riuscire ad anestetizzare il dolore vissuto.

Un riposo ricercato nella prudente difesa " m'affretterei a ripararmi dal vento impetuoso e dalla tempesta" vers. 8

Altre volte per cercare di trovare il riposo si tende a vivere nella continua sollecitazione che cerca di precedere le innumerevoli situazioni e attacchi.

Un riposo ricercato nella vendetta "Annientali, Signore" vers. 9, in alcuni casi si cerca la liberazione dalla dolore e dalla delusione cercando attraverso la vendetta di mettere a tacere i sentimenti di odio e vendetta presenti nel cuore.

Ma il salmista alla fine del suo scritto riesce a indicare ai lettori la via per un riposo vero che viene ricercato e vissuto da lui stesso nel ritrovare la leggerezza di chi "GETTA IL PESO" su Dio e vive il riposo del confidare in Dio

Questa mattina non permettere alle emozioni presenti nel tuo cuore di offuscare il progetto che Dio ha per te, lui vuole per te il riposo e la pace " Io invocherò Dio, e il SIGNORE mi salverà...Darà pace all'anima mia...Dio ascolterà ..Getta sul SIGNORE il tuo affanno, ed egli ti sosterrà; egli non permetterà mai che il giusto vacilli." Vers. 16-22. Dio ti benedica!

La dichiarazione di questo versetto descrive un esperienza fatta dal salmista riguardo alla possibilità di godere di un riposo che può ristorare, alcune dichiarazioni che sentiamo pronuncia e dalle persone ci ricordano che può realizzarsi nella vita, un riposo che non riesce a darci sollievo. Svegliarsi al mattino dopo ore di sonno e sentirsi mentalmente stanchi è un'esperienza comune a molte persone, le diverse situazioni da affrontare riescono a turbare il sonno e a renderlo carico di emozioni negative. Sono tanti i consigli dispensati da amici, parenti e professionisti per affrontare la presenza di cattivo sonno, spesso i consigli trovano applicazione nel vissuto ma altre volte diventano di difficile attuazione o accettazione da parte di chi ha un cattivo riposo. La condizione della nostra mente e dei nostri pensieri nei momenti precedenti il sonno sono spesso determinanti per un buon riposo, il salmista nella stesura del suo salmo ci guiderà nel percorso che renderà il nostro riposo ristorante.

Un riposo ristoratore è prodotto da una vita di preghiera "O dico al SIGNORE: «Tu sei il mio rifugio e la mia fortezza, il mio Dio, in cui confido!» Versetto 2. Spesso le nostre ore che precedono il momento in cui ci addormentiamo sono vissute davanti a computer, smartphone, videogiochi, televisione o serie tv; la nostra vita cristiana che a volte si limita alla partecipazione dei culti non può bastare ad affrontare ogni notte del nostro vissuto, abbiamo bisogno di pregare e meditare la Parola di Dio prima di andare a letto.

Un riposo ristoratore è consolidato da una certezza fiduciosa "Certo egli ti libererà dal laccio del cacciatore e dalla peste micidiale" Versetto 3. Le paure che accompagnano il nostro addormentamento sono spesso delle trappole per la nostra mente e per i nostri sogni; la fiducia profonda in Dio e nel Suo intervento ci permetterà di riposare.

Un riposo ristoratore è confermato dall'esperienza "Egli ti coprirà con le sue penne e sotto le sue ali troverai rifugio. La sua fedeltà ti sarà scudo e corazza" Versetto 4. Spesso le diverse azioni che abbiamo provato a mettere in atto per riuscire a riposare meglio sono state fallimentari o solamente dei palliativi ma l'esperienza dei figli di Dio conferma che Lui ci protegge.

Un riposo ristoratore è custodito dall'opera di Dio " Tu non temerai gli spaventi della notte...Mille ne cadranno al tuo fianco ma tu non ne sarai colpito." Versetto 5-7. I timori del domani sono alcune volte i motori dell'agitazione presente nel cuore di chi vorrebbe prendere sonno ma non riesce, l'invito di Dio è di non temere gli spaventi perché noi vedremo i nostri nemici cadere.

Un riposo ristoratore è condizionato dalla nostra appartenenza "Poiché tu hai detto: «O SIGNORE, tu sei il mio rifugio», nessun male potrà colpirti. Versetto 9-10. Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare, a parole spesso pronunciamo che apparteniamo a Dio e lui è nostro padre ma nella nostra mente sembriamo sottovalutare la scelta di seguire Gesù, ma la Parola è chiara nel ricordarci che nessun male potrà colpirci.

La protezione che Dio promette alla tua vita deve condurti ad una realizzazione del meraviglioso riposo che ogni individuo sperimenta nel vivere vicino a Dio "Poich'egli ha posto in me il suo affetto, io lo salverò; lo proteggerò, perché conosce il mio nome. Egli m'invocherà, e io gli risponderò; sarò con lui nei momenti difficili". Versetto 14-15.

Oggi ritrova il valore di svegliarsi riposati, non nasconderti ma chiedi aiuto a Dio e vivrai il riposo ristoratore. Dio ti benedica!