Pisa, 1943; le sorelle Beatrice e Irene Giglioli, donne colte ed indipendenti, membri di una famiglia dai trascorsi risorgimentali importanti, vivono e risiedono in una villetta nella campagna di Cisanello, nella periferia est della città. Con cura e diligenza mandano avanti la loro casa di famiglia durante l'occupazione nazista, creando uno spazio vivo, liberale, e comunitario in cui troveranno rifugio antifascisti, ebrei, e partigiani, e che rimarrà, durante il tumultuoso biennio 1943-1945, il punto di riferimento di una piccola comunità locale di amici, lavoratori, e intellettuali, nonché di vari animali domestici e da fattoria. La Biblioteca Serantini, depositaria del fondo archivistico della famiglia Giglioli, racconta la storia di questi anni attraverso il libro Beatrice Giglioli: Diario 31 agosto 1943 – 1° gennaio 1945, a cura di Franco Betrolucci, Barbara Cattaneo, e Giorgio Mangini. Presenta Delia Casadei con interventi di Giorgio Mangini e Caterina di Pasquale.