ChatGPT migliora davvero l’apprendimento? In questo episodio esaminiamo i risultati di uno studio pubblicato su Nature Human Behaviour che analizza l’impatto del modello sugli studenti.Parliamo di performance accademiche, sviluppo del pensiero critico, percezione dello studio e delle sfide etiche che l’adozione dell’IA comporta in ambito educativo.Tra rischi di dipendenza, necessità di monitoraggio e opportunità di personalizzazione, emerge un quadro complesso che richiede formazione, progettazione didattica consapevole e una cultura digitale matura.Un episodio fondamentale per insegnanti, studenti e decisori.

Licenziamenti silenziosi, marginalizzazione di intere categorie e ruoli entry-level che scompaiono: l’IA sta davvero cambiando il mondo del lavoro? In questo episodio affrontiamo una crisi già in atto, analizzando il caso emblematico di Duolingo e l’impatto sistemico dell’adozione indiscriminata di modelli generativi.Approfondiamo i rischi legati alla narrazione “AI-first” come strategia di governance, le conseguenze sulla formazione dei giovani e le risposte possibili – normative, sindacali ed educative – per costruire un’innovazione sostenibile.Un episodio necessario per chi vuole capire il futuro (già presente) del lavoro.

Siamo davvero pronti a considerare l’intelligenza artificiale come una tecnologia “normale”? In questo episodio analizziamo il concetto di “normalizzazione” dell’IA, proponendo un parallelo con l’introduzione di tecnologie storiche come l’elettricità o Internet.Discutiamo le insidie del “tecno-pessimismo” e del “tecno-soluzionismo”, esaminiamo le sfide di governance e riflettiamo sul ruolo fondamentale dell’educazione critica e della costruzione di nuove istituzioni democratiche in grado di regolare l’uso dell’IA.Una puntata che invita a superare il sensazionalismo e a costruire basi solide per un’innovazione al servizio di tutti.

L’intelligenza artificiale non è solo uno strumento: può diventare parte integrante del nostro modo di lavorare, pensare e creare. In questa puntata introduciamo il concetto di superagenzia, un modello organizzativo in cui ogni professionista è potenziato da sistemi intelligenti, senza perdere il controllo umano sul processo decisionale.Parliamo di infrastrutture cognitive, nuovi ruoli, leadership distribuita e cultura della collaborazione tra uomo e macchina.Una riflessione concreta, strategica e visionaria su come progettare il lavoro di domani – e su come prepararci, oggi, a viverlo da protagonisti.Per chi crede che l’IA non debba sostituire l’umano, ma renderlo migliore.

Cosa rende l’esperienza umana unica e irriducibile? In questo episodio esploriamo i confini tra intelligenza artificiale e coscienza, ispirandoci alle riflessioni del fisico e scrittore Alan Lightman.Attraverso i temi della soggettività, dell’amore, del dolore e della spiritualità laica, ci chiediamo cosa possa essere imitato da un algoritmo e cosa invece resti esclusivo dell’interiorità umana.Una conversazione che intreccia scienza, filosofia e introspezione, per comprendere se – e come – la nostra umanità possa resistere in un mondo sempre più automatizzato.Un episodio denso, emozionale e necessario per chi vuole andare oltre la superficie dell’IA.

L’intelligenza artificiale può sostituire l’essere umano nel discernimento morale? Può partecipare alla spiritualità? In questo episodio affrontiamo un tema delicato e profondo: il rapporto tra IA e dimensione religiosa, partendo dal documento Antiqua et Nova del Vaticano.Discutiamo dell’incommensurabilità tra l’uomo e le macchine, del rischio di una delega etica agli algoritmi e del ruolo dell’educazione spirituale nell’era tecnologica.Un dialogo tra teologia, filosofia e innovazione, per interrogarsi su cosa significhi davvero “restare umani” quando le macchine iniziano a parlare il nostro linguaggio.Una puntata pensata per chi cerca risposte… ma anche per chi è disposto a farsi domande.

Per la prima volta nella storia dell’innovazione, la tecnologia non parte dai governi o dalle multinazionali, ma arriva direttamente nelle mani delle persone.In questo episodio analizziamo il “ribaltamento” dei modelli tradizionali di diffusione tecnologica: dai Large Language Models come ChatGPT, nati per l’individuo, fino all’impatto culturale e sociale di un’adozione dal basso.Parliamo di autonomia, creatività, educazione e potere decisionale, ma anche di rischi futuri: è davvero sostenibile questo momento di accesso diffuso? Oppure torneremo presto a un’IA riservata a pochi?Una riflessione approfondita su ciò che significa, oggi, mettere il potere della conoscenza nelle mani di tutti.

L’intelligenza artificiale sta riscrivendo le regole della comunicazione politica. In questo episodio di Generazione Futuro, esploriamo come l’IA stia trasformando le campagne elettorali, la propaganda e la percezione pubblica, tra personalizzazione spinta, microtargetizzazione e deepfake sempre più sofisticati.Quali rischi si nascondono dietro la capacità dell’IA di manipolare emozioni e orientamenti? E quali strumenti possiamo mettere in campo per difendere la democrazia? Analizziamo esempi reali, casi controversi e il ruolo delle tecnologie nel ridefinire la relazione tra cittadini e istituzioni.Una puntata fondamentale per chi vuole capire in che direzione sta andando la politica nell’era degli algoritmi.

L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il mondo dell’informazione. Le newsletter tradizionali perdono efficacia, mentre emergono nuovi formati che valorizzano la voce, l’autenticità e il coinvolgimento diretto. In questa puntata affrontiamo il futuro dei media nell’era dell’IA: dal declino dell’email marketing al ruolo strategico di podcast, video e community, passando per l’uso consapevole degli strumenti generativi.Approfondiamo come brand, software e relazioni possano costruire un ecosistema editoriale innovativo, capace di superare la saturazione dei contenuti e di offrire valore reale al pubblico.Una riflessione indispensabile per chi crea, cura o consuma contenuti digitali oggi.

In che modo l’intelligenza artificiale sta modificando il nostro modo di pensare? In questa puntata di Generazione Futuro esploriamo una trasformazione silenziosa ma profonda: il passaggio dal pensiero operativo al pensiero supervisivo. L’IA generativa sta spostando il valore del lavoro cognitivo dalla produzione alla valutazione, ridefinendo il ruolo dell’essere umano all’interno dei processi decisionali.Con il supporto di studi recenti e riflessioni metodologiche, analizziamo il rischio di appiattimento cognitivo, l'importanza della metacognizione e l'urgenza di sviluppare nuove competenze critiche per interagire consapevolmente con l’automazione.Una puntata da ascoltare con attenzione, per chi vuole mantenere il controllo sul significato nel tempo delle macchine.